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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Centro Storico / Largo Ciro Menotti

Giornata contro la violenza sulle donne: un fischietto per difendersi

E' l'iniziativa simbolica, ma non solo, promossa da Forza Italia Pisa in vista del prossimo 25 novembre

Un fischietto distribuito a tutte le donne. Un gesto simbolico ma che racchidue in sé anche qualcosa di concreto: la possibilità, tenendo in tasca il piccolo oggetto, di poter richiamare l'attenzione e chiedere aiuto in caso di aggressione. E' l'iniziativa organizzata dal coordinamento provinciale di Forza Italia Pisa, nella Giornata contro la violenza sulle donne (sabato 25 novembre), con un momento di incontro in pieno centro città, in Largo Ciro Menotti dalle 10.30 alle 12.30.

"Per essere davvero vicini e tutelare le donne bisogna essere dotati di sensibilità, capacità e formazione - afferma la coordinatrice provinciale di Forza Italia Raffaella Bonsangue - soprattutto su questo tema bisogna intervenire. Crediamo che sia lo Stato e i suoi uomini e donne, impiegati nelle forze di polizia e nelle forze armate, a dover utilizzare, in via pressoché esclusiva, le armi e che questi uomini e donne coraggiosi debbano essere messi in grado di poter compiere il loro dovere senza il, nemmeno troppo recondito, timore, di potersi ritrovare da organi di giustizia nell’esercizio del dovere di tutela e protezione dei cittadini nella paradossale situazione di imputati e indagati per aver adempiuto al loro dovere. Ancora più vergognoso e segno di fallimento di quello che è uno dei compiti prioritari dello Stato è la sempre più frequente situazione in cui è lo stesso cittadino a doversi difendere da sé, usando anche le armi, il cui utilizzo deve esser compiuto da chi è addestrato a tale scopo".

"Lavorare sulla formazione, vuol dire, innanzitutto, educare al rispetto, nelle famiglie, negli asili, nelle scuole, parrocchie, nelle agenzie ed anche nella politica. Educare un bambino oggi significa non dover punire un uomo domani e salvare una donna per sempre - prosegue - come terapia della più virulente delle patologie, la formazione è anche prevenzione. E’ certo anche necessario intercettare il fenomeno, nelle sue reali dimensioni, tenuto conto di quanto sia difficile per le donne denunciare la violenza subita, spesso perché inflitta nell’ambito familiare e di quanto sia spesso poco utile farlo, anche per gli insufficienti meccanismi e strutture di protezione messe a disposizione dal sistema".

"Ci vuole il coraggio di infrangere una cultura di violenza che non sembra essere ancora completamente tramontata ma che, anzi, le difficoltà economico-sociali delle famiglie e della comunità vedono, purtroppo, ancora rappresentata. Del resto - conclude Bonsangue - nonostante i fondamentali progressi e rivoluzioni legislative, nel nostro ordinamento giuridico, fino agli anni ’80 esistevano il delitto d’onore e il matrimonio riparatore; solo nel 1996 la violenza sessuale diventa un reato contro la persona. In questo contesto, vogliamo anche dire che le false denunce mancano di rispetto a quelle vere e mortificano le vittime".

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