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Influenza, più di 700mila italiani a letto negli ultimi giorni: quando è previsto il picco

Gli ultimi dati diffusi dal Ministero della Salute indicano chiaramente un nuovo aumento dei malati: le cose da sapere e qualche utile consiglio per superare l'influenza con slancio

Il picco ancora non è arrivato, ma gli ultimi dati diffusi dal Ministero della Salute sull'influenza indicano chiaramente un nuovo aumento dei malati. Nella settimana che va dal 21 al 27 gennaio i casi sono stati, su tutto il territorio nazionale, 725mila. Colpiti soprattutto i bambini al di sotto dei cinque anni. Nella stagione autunnale-invernale, da quando è iniziata l'abituale sorveglianza, i malati sono stati più di 3 milioni e 600mila. Il Ministero ricorda che la vaccinazione (la campagna per quest'anno è conclusa) è un metodo efficace per evitare di ammalarsi o, almeno, ridurre le complicanze. La pratica si rivela particolarmente utile per anziani e bambini.

Influenza 2019: sintomi e quanto dura

I sintomi dell'esordio dell'influenza sono quattro: brividi di febbre, dolori articolari, tosse e debolezza. Per chi ha rinunciato al vaccino, il consiglio ovviamente è quello di seguire le indicazioni del proprio medico. Riposo a letto, reidratazione con bevande calde, farmaci antifebbrili, calmanti della tosse e mucolitico, emollienti e balsamici, e poi è sempre una buona idea aver un po' di cautela per evitare di incorrere nelle complicanze come bronchiti, broncopolmoniti e otiti. L'influenza a meno di complicanze impegna l’organismo per un periodo che va da tre a cinque giorni, duranti i quali è bene riposare a letto evitando di esporsi a sbalzi di temperatura.

Picco influenza a febbraio 2019

Il picco dell'influenza dovrebbe essere a febbraio, nella prima metà del mese. Ci si avvicina al picco epidemico stagionale, avvertono gli esperti. Negli ultimi giorni oltre alla Provincia di Trento, sono Umbria, Marche, Abruzzo, Campania e Calabria le Regioni maggiormente colpite.

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Cosa mangiare quando si ha l'influenza: consigli utili

Aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l'apporto di vitamine, le difese immunitarie dal rischio dell'insorgenza dell'influenza favorita dal freddo gelido. E' quanto afferma la Coldiretti che ha messo a punto una 'dieta antivirus' con l'arrivo dell'influenza. Negli ultimi 15 anni - sottolinea la Coldiretti - le stagioni con il maggior numero di malati sono state quelle del 2017-2018, del 2004-2005 e del 2010-2011, mentre adesso la tendenza è in crescita ma non siamo ancora al picco massimo dell'influenza.

Per combattere l'epidemia oltre alle normali regole di igiene e ai farmaci in caso di necessità, anche la tavola gioca un ruolo strategico: oltre a frutta a verdura ricche di antiossidanti non devono mancare - continua la Coldiretti - latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi come il parmigiano e, per alcuni esperti, anche il miele e l'aglio, che contiene una sostanza, l'allicina, particolarmente attiva nella prevenzione. Con la discesa del termometro arriva anche il 'permesso' ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali. Importante assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti.
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