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4 novembre 1966: il ricordo dell'alluvione dell'Arno

54 anni fa il fiume ruppe gli argini e invase la città, portando disperazione e distruzione

Il 4 novembre 1966 la piena dell'Arno, provocata da una lunghissima serie di giornate eccezionalmente piovose e da condizioni di vento che non favorirono la fuoriuscita della corrente fluviale in mare, travolse la città di Pisa. L'onda più alta transitò nel pomeriggio dopo aver travolto Pontedera e aver lasciato una scia di distruzione a Firenze.

Le paratie (o 'panconcelli') montati sulle spallette dei lungarni non riuscirono a resistere alla furia del fiume, che inondò quasi tutti i quartieri pisani. Un evento drammatico come nessun altro dopo la fine della seconda guerra mondiale, con gravi conseguenze che rimangono vive nel ricordo di chi c’era e visse in prima persona quelle ore e quei giorni e ha ancora negli occhi le devastazioni compiute dall’Arno.

Ma i danni più gravi di quell’alluvione di cinquant’anni fa si manifestarono in seguito: la mattina del 13 novembre crollò il Ponte Solferino e dal 2 al 7 febbraio 1967 si spalancò una enorme voragine nel Lungarno Pacinotti, minato alle fondamenta dalla prolungata pressione della piena di tre mesi prima.

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