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Pisa e le case torri: lungo l'Arno sorgevano i primi 'grattacieli' della Toscana

Le più potenti famiglie della Repubblica tra l'11° ed il 13° secolo punteggiarono il profilo della città con moltissime case torri. Erano la loro dimora, ma anche il simbolo della loro ricchezza

2. Particolarità ingegneristiche

Probabilmente le case torri pisane erano fra tutte le più eccezionali, e forse anche il prototipo originale: la forte spinta verso il basso provocata dal peso della pietra con cui questi edifici venivano realizzati rese necessario l'utilizzo di speciali archi, la cui curvatura non fosse regolare ma a punta, così che il peso che ogni arcata doveva sopportare, man mano che la torre cresceva in altezza, venisse scaricato lateralmente lungo i costoloni portanti dell'edificio. E qui viene il bello: gli strani archi terminanti a punta che si possono osservare lungo le alte case torri rimaste in piedi furono costruiti con centine ricavate dalle 'costole' delle navi (galee) con cui i commercianti-crociati pisani solcavano i mari alla volta di Damasco, Jaffa, Gerusalemme. Molto spesso due case torri adiacenti erano di proprietà della stessa famiglia, e venivano unite a diverse altezze tramite dei camminamenti di legno, che serivano anche per ampliare la superficie abitabile dell'abitazione.

Se le navi pisane erano in grado di sopportare il potente attrito dell'acqua, si pensò bene che gli stessi elementi di una nave potessero ugualmente sopportare l'enorme peso della pietra. Tanto che le case torri pisane assomigliavano a vere e proprie navi in un mare di pietra. La maggior parte di questi edifici si poteva trovare lungo il corso dell'Arno, già nel 1200 vero fulcro della vita cittadina.

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