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Giovedì, 25 Aprile 2024
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A passeggio in Corso Italia e sui lungarni: tradizione e storia della città sulle rive dell'Arno

Dall'emozione di Leopardi, che non aveva 'mai veduto il simile', alla storia della principale arteria pedonale di Mezzogiorno. Il centro cittadino con i suoi lungarni ha da sempre ispirato meraviglia e stupore in chi li ha ammirati

2. Un patrimonio architettonico di valore

Sin dagli esordi quale nuovo palcoscenico delle passeggiate e del relax cittadino, Corso Italia acquisì un'importanza centrale per la cospicua presenza di palazzi dal grande trascorso storico, e dall'ingente valore architettonico. E' il caso, ad esempio, di palazzo Gambacorti. La potente famiglia, alla quale è legato soprattutto l'edificio all'interno del quale oggi viene amministrata la città, possedeva anche un palazzo in quella che allora era 'via San Gilio'. Qui vi vennero ospitati due imperatori: Enrico VII nel 1312 e Carlo IV nel 1355.

Lungo il corso si snodava anche una lunga serie di edifici religiosi, oggi quasi totalmente scomparsa. La chiesa di San Gilio era situata all'angolo con l'odierna via del Cottolengo. Esistevano inoltre ben due complessi conventuali, sviluppati attorno alle chiese di San Domenico e Santa Maria del Carmine. Il primo era abitato da suore dell'ordine dei Domenicani, come suggerisce il nome, e fu costruito sempre dai Gambacorti nel 1385: Pietro, il capofamiglia dell'epoca, lo donò alla figlia Beata Chiara (al secolo Teodora), che nella tradizione si voleva essere stata convertita da Santa Caterina.

La Chiesa di Santa Maria del Carmine, che si affaccia sull'omonima piazza impreziosita dalla statua di Nicola Pisano, lì collocata nel 1926 e proveniente dal Camposanto, fu costruita dai frati Carmelitani nel 1325. I religiosi avevano abbandonato il convento di Barbaricina, luogo tremendamente esposto alle inondazioni dell'Arno. Se ci si avvicina alla porta d'ingresso della chiesa si può leggere una targa apposta sul muro: il 10 dicembre 1869 le acque dell'Arno straripato raggiunsero in quel punto i due metri d'altezza.

La quarta chiesa che caratterizzava il corso era quella intitolata a San Sebastiano, alle spalle di Logge dei Banchi. Era un edificio molto piccolo e decisamente spartano, costruito nel 12° secolo. Una bomba alleata lo rase al suolo il 16 luglio 1944, e sui suoi ruderi venne costruita la Banca Commerciale Italiana.

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