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Giovedì, 25 Aprile 2024
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'A Silvia' e l'ispirazione poetica: quando Giacomo Leopardi ritrovò l'amore a Pisa

Il celebre poeta recanatese trascorse in riva all'Arno circa sette mesi, dal novembre 1827 ai primi di giugno del 1828. Qui ritrovò la vena poetica e scrisse il canto dedicato al suo grande amore adolescenziale

2. "Mi pare di esser tornato al mio buon tempo antico"

Grazie ad un inverno molto più mite rispetto a quello di Firenze, città dalla quale proveniva, il soggiorno pisano si tramutò ben presto per Leopardi in un ritorno non soltanto ad una migliore salute, ma anche ad un'ispirazione poetica che pareva dimenticata per sempre. In una nuova lettera del febbraio 1828 alla amata sorella Paolina, il letterato scriveva "Ho qui in Pisa una certa strada deliziosa che io chiamo via delle Rimembranze: là vo a passeggiare quando voglio sognare a occhi aperti. Vi assicuro che in materia di immaginazione, mi pare di esser tornato al mio buon tempo antico". Un'immaginazione favorita e resa ancora più vivace dall'ambiente frequentato da Giacomo: l'accoglienza della popolazione più povera e delle famiglie aristocratiche della città fu molto calda. Ebbe modo di frequentare l'ambiente accademico e i salotti delle nobildonne, che all'epoca erano il fulcro culturale cittadino.

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