rotate-mobile
social

Capodanno, perché mangiare le lenticchie porta fortuna: la tradizione

Consumarle la sera dell'ultimo dell'anno porterebbe prosperità e denaro: vediamo le origini di questa credenza

La sera dell'ultimo dell'anno, a tavola, non possono mancare le lenticchie. Queste, se consumate nella notte di San Silvestro, contribuirebbero infatti a portare fortuna, prosperità e denaro in vista dei successivi dodici mesi. Una credenza già diffusa in epoca romana, quando era solito donare ad amici e familiari una borsa piena di lenticchie come augurio di buona sorte. E proprio dal nome lenticchia nasce la tradizione popolare: "lens", ovvero "lente", agli antichi romani ricordava la forma di una moneta.

L'antica Roma

Le radici della leggenda affondano nell'antica Roma, quando era abitudine regalare una borsa di cuoio chiamata "scarsella", solitamente legata alla cintura, piena di lenticchie. L'augurio era che si trasformassero in monete, questo perché il nome della lenticchia deriva dal latino "lens"("lente"), legato alla forma del legume che ricorda quella di una moneta.

La Bibbia

Secondo il libro della Genesi, Esaù, rientrato affamato dalla campagna, vide Giacobbe che aveva cotto un piatto di lenticchie. Quando gli chiese da mangiare in quanto sfinito, Giacobbe chiese in cambio la primogenitura ed Esaù accettò. Anche da questa scrittura, quindi, si sarebbe sviluppato l'elevato valore simbolico della lenticchia. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Capodanno, perché mangiare le lenticchie porta fortuna: la tradizione

PisaToday è in caricamento