Piazza Martiri della Libertà: un 'salotto' elegante voluto dai Lorena
La storia della piazza parte da un monastero profanato, ricondotto a nuova vita da Napoleone Bonaparte. L'edificio venne abbattuto dai granduchi per regalare alla città un luogo in cui ritrovarsi
2. Il ritorno del Granducato e l'avvio del progetto
Con la fine dell'impero napoleonico, ebbe inizio un nuovo periodo storico definito 'Restaurazione'. In Toscana, nello specifico, venne riportato in auge il Granducato, posto sotto il controllo della casata dei Lorena. Una delle prime azioni condotte dal granduca Ferdinando III fu l'abbattimento definitivo del monastero di San Lorenzo e la creazione, al suo posto, di una piazza dedicata all'utilizzo della popolazione pisana.
Ferdinando decise di donare gratuitamente il nuovo spazio alla città, organizzando un comitato adibito allo studio del progetto. Il 30 gennaio 1815 venne formata una 'deputazione' composta da esperti ed illustri pisani quali Lanfranchi, Ceuli, Venerosi e Pesciolini, con il compito di concertare insieme all'Ufficio Fiumi e Fossi e all'amministrazione dei beni ecclesiastici la fattibilità del progetto. L'anno successivo venne formata una seconda 'deputazione' con l'incarico di raccogliere fondi e donazioni pubbliche per la realizzazione effettiva del progetto.