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Anche Pisa aveva il suo Ponte Vecchio: la curiosità che non tutti conoscono

Il ponte, andato distrutto nel 1637, ospitava su entrambi i lati banchetti e botteghe come quello di Firenze

Anche Pisa, così come Firenze, aveva una volta il suo Ponte Vecchio, con botteghe collocate su entrambi i lati proprio come avviene ancora oggi su quello del capoluogo toscano. Una curiosità, questa, talvolta sconosciuta agli stessi pisani, ignari della storia alle spalle di quello che è oggi noto come Ponte di Mezzo, frequentato ogni anno da migliaia e migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Ponte Vecchio a Pisa, la storia

Le due sponde dell'Arno, in epoca romana, erano collegate da un solo ponte, collocato grosso modo dove sorge attualmente la chiesa di S. Cristina. Solamente nel 1035 il ponte, realizzato in pietra e non più in legno come in origine, venne spostato più a est assumendo la denominazione di Ponte de Arno. Nel 1179, tuttavia, una violenta alluvione ne causò il crollo e quattro anni più tardi, oltre alla sua ricostruzione, venne deciso di installare un nuovo ponte in capo a via Santa Maria: fu allora che l'originario Ponte de Arno, in contrapposizione a quello più recente, assunze la denominazione di Ponte Vecchio. Qui vi erano collocati edifici, banchetti e botteghe, con il ponte che divenne così cuore pulsante della vita cittadina.

Nel 1637, a causa di una piena dell'Arno, il ponte crollò però nuovamente, con l'opera di ricostruzione, portata a termine da Francesco Nave, che si concluse solamente nel 1660 comportando una totale ristrutturazione della zona circostante. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infine, una nuova distruzione, stavolta causata dai bombardamenti, con il ponte, divenuto poi noto come Ponte di Mezzo, che fu ricostruito leggermente più a valle.

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