Ciclabile del Trammino, "serve più sicurezza": la lettera di una cittadina che va sempre in bici
Venerdì 15 ottobre, con quella bella giornata di sole, nel pomeriggio, con mio marito decidiamo di andare a fare un giro verso Marina di Pisa in bici sulla pista ciclabile. Sensazione bellissima, sole, luce, aria fine e la bici che scorre leggera e sicura sulla nostra pista ciclabile del Trammino, si perché per noi pisani quella è finalmente la nostra pista ciclabile. Arrivati all’altezza del semaforo, dove la pista interseca la strada che porta a San Piero a Grado, accostiamo la mano al semaforo e dopo alcuni secondi da rosso arriva il verde. Ci inoltriamo verso l’attraversamento facendo un po’ di gincana tra i due dissuasori gialli, guardiamo la strada e ci avviamo sulle strisce per l’attraversamento. Sulla destra vi è un furgone che sta arrivando, era a distanza e doveva fermarsi, ma probabilmente l ‘autista era distratto e si stava avvicinando, a quel punto mi metto ad urlare e a gesticolare per attirare la sua attenzione affinché si fermasse, come poi è avvenuto sul lambire delle strisce pedonali. Per la paura ho continuato ad urlare , non mi sono uscite parolacce ma “… guardi che è rosso … è rosso”, intanto noi stavamo avanzando nell’attraversamento , io voltata gli continuavo ad urlare che doveva fermarsi. L’autista alza la mano, a me non basta e continuo ad urlare che doveva fermarsi. Tutto è accaduto in pochi secondi, e per fortuna è andata bene.... ma perché spaventarsi , arrabbiarsi durante una bella biciclettata sulla nostra pista. Quel semaforo va messo ancora di più in protezione per pedoni e ciclisti, magari facendolo precedere da un dosso.
Una cittadina che va sempre in bici