Degrado urbano a Pisa in Viale delle Cascine
Ecco la segnalazione ironica di un lettore per il degrado vissuto a Barbaricina:
"Pisa, una perla tra le perle italiane, conosciuta all'estero principalmente per la sua storia, i suoi monumenti e la sua civiltà. Ma siamo proprio sicuri che siamo i degni eredi di cotanto blasone? Beh, non sempre si possono vantare queste pesanti eredità, in particolare agli occhi dei turisti che alloggiano in una delle strutture alberghiere e di soggiorno della zona di Barbaricina.
Tanto per fare chiarezza ed alcuni esempi ripercorriamo una giornata tipo di un turista durante un fine settimana qualunque... Se dal proprio alloggio volesse recarsi a piedi alla Piazza dei Miracoli e, magari, stesse percorrendo il tratto di strada di via delle Cascine, dovrebbe attraversare l'Aurelia affidandosi esclusivamente alla vista lunga e alla buona sorte, non essendoci passaggi pedonali nel raggio di centinaia di metri, a meno che non decida di passeggiare fino all'incrocio con via Andrea Pisano e poi tornare indietro (senza marciapiedi) e proseguire nel suo "regolare" tragitto. Se poi quegli stessi stranieri decidessero di rientrare, sempre durante il fatidico fine settimana, dopo le 20 e sempre sulla via delle Cascine, avrebbero dei piacevoli incontri con meretrici di colore al ciglio della strada intente a curare i loro affari. Certo, è il mestiere più antico del mondo e Pisa, quale città fondata in periodo ante cristiano, ci tiene a mostrare le giuste radici storiche.
Infine, se quegli stessi turisti avessero anche la ventura di volersi concedere una passeggiata nel quartiere, magari dopo l'ora di cena o, comunque, prima di riposare le stanche membra, si imbatterebbero nella migliore gioventù locale intenta a trovare, nella quiete dei giardini e dei parcheggi, la desiderata serenità e la giusta latitanza di controlli per realizzare il sospirato desiderio erotico-automobilistico o, in alternativa, un momento di agognato sballo con un po' di sostanze stupefacenti di varia natura. La mattina successiva, sempre negli stessi posti, potrebbero ritrovare quale "marchio di presenza" sia vari arredi casalinghi improvvisati alla bisogna per rendere più confortevole l'attesa del "giusto" cliente, sia gli avanzi di siringhe, flaconi o elementi contraccettivi di varia foggia e colore che con il verde dei prati crea quel giusto contrasto cromatico e scenografico per riempire i vuoti e allietare gli animi.
Certo, l'ironia è solo il modo satirico per denunciare ciò che avviene a Barbaricina e che, purtroppo, è davvero agli occhi degli stranieri e dei residenti ma che sembra non apparire a chi ha l'onere di intervenire in queste contraddizioni di cattivo gusto e di scarsa sicurezza". MV