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Preziosi come monumenti, ma verdi e con le radici

Le nostre regioni tutelano gli alberi monumentali, piante particolarmente preziose. Anche Pisa ha i suoi tesori, qui il censimento del Corpo Forestale dello Stato

Come grandi giganti silenziosi e gentili se ne stanno là a osservare immobili il tanto affannarsi umano. Gli alberi sono più che una cornice decorativa per i nostri paesaggi, e non soltanto per il loro contributo da fornitori di ossigeno, imprescindibile al miracolo della vita.

La chioma possente o affusolata, il tronco più o meno piegato dai venti, alcuni di loro sono stati testimoni senza parola di decenni e decenni di storia e nella loro rassicurante fissità longeva sono un po’ un’ancora alla frenesia dei tempi moderni, persino quelli più caotici metropolitani.

Per celebrare e salvaguardare questa bellezza che fa da argine alla cementificazione persino metaforica, una legge regionale sancisce l'obbligo di conservare e tutelare gli alberi monumentali del proprio territorio.

Fin dagli anni Ottanta e Novanta è stato effettuato un censimento di queste piante storiche, a partire dalle segnalazioni di associazioni e singoli cittadini e da rilevamenti e verifiche sul campo.

Per queste piante, a tutti i livelli considerate parte integrante del patrimonio naturale ma anche storico-artistico del nostro Paese, viene applicata una forma di maggior tutela: diventano assolutamente intoccabili sia per quanto riguarda la parte esposta sia per quanto riguarda le radici, viene individuata un’area di rispetto, pari almeno all’ampiezza della chioma, idonea ad assicurare la loro buona salute, si valuta di caso in caso la possibilità di interventi mirati al mantenimento del loro buono stato vegetativo e di difesa fitosanitaria, da attuarsi comunque previo parere vincolante del competente Servizio Fitosanitario regionale e sono previste specifiche sanzioni per eventuali danneggiamenti.
Anche la provincia di Pisa ha il suo tesoro di alberi monumentali, rigorosamente censiti (l’elenco viene costantemente aggiornato) dal Corpo Forestale dello Stato. Ve lo ripresentiamo qui - con comune, località (la provincia è sempre Pisa), genere, specie, circonferenza, altezza e nome comune - così che non capiti a nessuno di passare accanto a uno di questi preziosi tesori senza rendersene conto:

-    Crespina , Vallisonsi, Qurcus petraea Liebl., 4.5,  30, rovere
-     Crespina, Villa Guardavalle, Quercus ilex L., 3.85, 30, leccio
-     Crespina, Villa Guardavalle, Taxodium distichum Rich., 4.2, 28, cipresso calvo
-     Crespina , Vallisonsi, Quercus ilex L., 4, 25, leccio
-     Pomarance, Piano di Trossa, Quercus ilex L., 4.4, 10, leccio
-     Ponsacco, Burraia – tenuta  Camugliano, Quercus cerris L.,     4.42, 25, cerro
-     Ponsacco, Ragnaia - tenuta Camugliano, Qurcus petraea Liebl., 4.7, 30,    rovere
-     Pontedera, La Cava, Platanus orientalis L.,  5.1,  45, platano orientale
-     Terricciola, Pieve a Pitti, Qurcus petraea Liebl.,  5.1, 20, rovere
-     Volterra,  S. Anastasio,  Quercus ilex L., 5.2, 25,     leccio
-     Volterra, Prato d'Erara     Quercus Morisii Borzi, 5, 30, leccio – sughera
-     Volterra, Pignano, Qurcus pubescens Willd., 4.1, 18, roverella
-     Volterra, Molino d'Era, Quercus crenata Lam., 5.5, 30, cerro sughera

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