Il Radar ad energia per monitorare il traffico dei cieli

Non stiamo parlando di uno speciale congegno tratto da una puntata di Mazinga o GiG robot d'acciaio, ma del primo congegno radar, tutto italiano, che utilizza le particelle di luce per rilevare e monitorare il traffico aereo. Il progetto è il frutto di una lunga ricerca portata avanti grazie ad una collaborazione fra il Consorzio interuniversitario per le telecomunicazioni di Pisa (Cnit) e l'Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell'informazione e della percezione (Tecip) della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e il finanziamento del centro ricerche dell'unione Europea. Il dispositivo è tutt'ora in sperimentazione presso il Pisa International Airport. I test stanno già dando risultati positivi tanto che i ricercatori ipotizzano che questo tipo di radar potrà sostituire nell'immediato futuro i vecchi dispositivi in tutti il mondo.

''I test - ha spiegato Antonella Bogoni - costituiscono i primi passi verso una migliore gestione del traffico aereo intenso e proprio per questo abbiamo posizionato il nostro radar sul tetto dell'istitut Tecip, per sfruttare la vicinanza con l'aeroporto di Pisa. Ma il nostro dispositivo usa tecnologie che possono essere applicate sia in ambito portuale, per uso militare o per il monitoraggio ambientale e già hanno riscosso l'interesse di Enav e di aziende italiane ed estere".

Un'altra caratteristica non da sottovalutare di questo nuovo congegno radar risiede anche nella sua “eco-sostenibilità” - Date le minori dimensioni, infatti, ha bisogno di meno materiali per essere costruito e la sua meccanica ne riduce le emissioni radio ( e quindi l'inquinamento) a quelle di un comune telefono cellulare.