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Se il sindaco tutela i visitatori (almeno per l'estate)

Agricoltura e turismo si danno battaglia a Volterra e il primo cittadino vieta l'uso di escrementi animali per la concimazione dei campi sino al 15 settembre

È una guerriglia già da qualche anno, quella tra gli agricoltori volterrani e la popolazione cittadina rappresentata in particola modo dagli operatori turistici. Al centro della disputa l'usanza ben nota di utilizzare le feci bovine durante il periodo estivo per preparare e rinvigorire la “salute” dei campi coltivabili, dimezzandone così il normale tempo di recupero in vista della prossima semina. Be', questa estate il Sindaco di Volterra Marco Buselli ha deciso di intervenire con un'ordinanza ad hoc.

Volterra è in una situazione turistica invidiabile che vede la città come meta di passaggio di migliaia di turisti in visita alla campagne toscane, soprattutto durante il periodo estivo. D'altra parte quando il flusso dei visitatori torna a calare, l'agricoltura riveste un peso notevole per l'economia cittadina. 

Presto fatto, il Sindaco ha vietato per tutto il periodo estivo (sino al 15 settembre) l'utilizzo di concimi “naturali”, precisando nel testo dell'ordinanza i motivi di tale legge: «L’uso dei liquami e delle deiezioni animali su terreni agricoli, in particolare di quelle avicole, durante il periodo estivo crea disagi e disturbo alla popolazione, sia per le forti esalazioni odorose che per il proliferare delle mosche», si scrive nell’ordinanza. Si parla di «aumento delle mosche e di vapori maleodoranti nelle vicinanze dei terreni utilizzati per gli spandimenti ... Questo risulta dalle numerose proteste ricevute dall’amministrazione, identici disagi evidenziati poi dagli operatori turistici, in una fase di alta stagione e di consistente presenza di turisti italiani e stranieri». 

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