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Alessandria - Pisa 0-2: le pagelle | E' la vittoria della squadra. Piemontesi nel grigiore più totale

Michele Pazienza chiede ai nerazzurri poche cose, puntando sulla semplicità, la personalità e l'attenzione. Finalmente Eusepi si sblocca, mettendo il suo sigillo finale sul nono risultato utile consecutivo

Verrebbe da esclamare: "Serviva soltanto un po' di Pazienza!". Ma sarebbe una battuta scontata e fin troppo inflazionata dopo la bella vittoria di ieri sera, che ha visto il Pisa letteralmente risorgere dopo la settimana terribile vissuta attraverso il pareggio con il Gavorrano prima e la sconfitta in coppa contro il Pontedera poi. La partita in Piemonte era di quelle 'da ultima spiaggia': per confermare l'obiettivo della lotta per il vertice, c'era bisogno esclusivamente di una vittoria. E così è stato, nonostante il fresco esonero di mister Gautieri che di fatto ha lasciato la squadra priva della guida tecnica a soli tre giorni dal match. Michele Pazienza, promosso dalla formazione Berretti, ha avuto l'unico, ma enorme, merito di mettere gli uomini a loro agio, disegnando sulle loro caratteristiche uno schieramento che ha permesso al Pisa di sfoderare una prestazione quasi perfetta.

Un 2-0 che significa nono risultato utile consecutivo, e che conferma il particolare feeling dei nerazzurri con il Piemonte. Nella regione nordoccidentale il Pisa ha centrato due successi in altrettante partite: prima a Cuneo, e poi ieri sera ad Alessandria.

Il 'Re', finalmente!

Petkovic 6.5: fa praticamente da spettatore non pagante per l'intera partita. Si guadagna il mezzo punto in più in pagella grazie alla strepitosa parata sul tiro a botta sicura di Branca a metà primo tempo. Fa buona guardia sui molti palloni alti piovuti dalle sue parti.

Filippini 6.5: si riscopre il pendolino dal moto perpetuo e preciso ammirato nelle scorse settimane. Spinge costantemente sulla fascia sinistra, propiziando anche il gol dell'1 a 0 con il cross spizzato da Masucci. Salva la propria porta con un riflesso prodigioso sulla riga nell'unica azione costruita dai grigi in tutta la partita.

Carillo 6: pecca leggermente in precisione nelle uscite sulla propria trequarti nella prima frazione. Ma garantisce la consueta affidabilità sia sulle palle alte che sui tagli dagli esterni.

Lisuzzo 7: letteralmente monumentale. Il 'Sindaco' non sbaglia niente. Non concede nulla a nessuno degli attaccanti grigi avvicendatisi dalle sue parti. E' uno dei leader dello spogliatoio, e si vede in campo.

Birindelli 6: arriva sul fondo con il contagocce, ma fino alla sostituzione offre una prestazione molto buona in fase difensiva. (Dal 62' Sabotic 6: dopo il suo ingresso in campo la difesa passa a tre. Il montenegrino è attento, chiudendo su tutti i palloni che gravitano nella sua zona di competenza. Non bada a fronzoli, sparando in tribuna la sfera in alcune occasioni).

Di Quinzio 6.5: Pazienza gli cuce addosso probabilmente il suo abito preferito. Parte da mezzala sinistra, con licenza di svariare su tutto il fronte esterno offensivo. Gestisce una discreta quantità di palloni, dando precisione e dinamismo alla manovra. (Dal 70' Maltese 6: si limita a coprire la difesa senza concedere nulla al bello stile).

Gucher 6.5: è tornato la calamita di palloni e idee della squadra. A tratti sembrano due i Gucher in campo, da tanto che riesce con intelligenza e personalità ad offrire un appoggio ai compagni. 'Ci pensa Robert' quando le cose si fanno ingarbugliate.

De Vitis 7: canta e porta la croce. E lo fa senza batter ciglio sino a quando i crampi lo costringono ad uscire dal campo. Come nella precedente trasferta in Piemonte, a Cuneo, ha il merito di sbloccare il parziale con un inserimento dalle retrovie perfetto per tempismo e precisione. E' già un elemento imprescindibile per la squadra. (Dal 74' Izzillo sv).

Mannini 6.5: si esibisce in meno accelerazioni del solito sulla corsia di destra, ma non sbaglia mai né in chiusura né in fase di costruzione. 

Eusepi 7.5 (il migliore): il 'Re' lotta, si sbatte, sgomita, corre, aiuta gli avversari e finalmente riesce a giocare con più continuità con la fronte rivolta verso la porta avversaria. Non è un caso che sfiori il gol sul finire della prima frazione. E poi finalmente può sprigionare tutta la sua gioia e la sua rabbia sotto il settore dei tifosi pisani dopo lo strepitoso gol del 2 a 0 finale. (Dal 70' Negro 6+: timidi segnali di miglioramento anche da parte dell'attaccante salentino. L'azione personale conclusa con il palo è da vedere e rivedere per tecnica e precisione. Fa la guerra con tutti, contribuendo a far rifiatare tutta la squadra).

Masucci 7: inizia la partita caricando la squadra avversaria di falli, gestendo con intelligenza e astuzia la palla nella metà campo grigia. Giostra molto più all'interno del campo, a pochi metri da Eusepi. E ne beneficia l'intera manovra nerazzurra. Ha il merito dei due assist nei due gol segnati: uno di testa, l'altro di piede. Rigenerato. (Dal 62' Giannone 6: come Negro, entra in campo e si prodiga per dare ossigeno alla squadra cercando di amministrare il pallone lontano dall'area nerazzurra).

All. Michele Pazienza 6.5: gettato nella mischia senza preavviso alcuno, riesce a rendere semplice la serata più complicata del Pisa dall'inizio della stagione. Mette gli uomini al loro posto, optando per un piano di gioco impostato sulle caratteristiche di chi scende in campo, e non viceversa. Inizia con la difesa a 4, chiude a 3, mutando pelle in corso d'opera e dimostrando che questa squadra ha le capacità e le caratteristiche giuste per interpretare al meglio i diversi momenti di un match. Tiene costantemente sull'attenti il gruppo, incitando e consigliando i suoi giocatori per 94'. Come esordio tra i professionisti non c'è male.

Dramma grigio

Agazzi 5.5; Gozzi 5.5, Piccolo 5, Celjak 6; Casasola 5.5, Branca 5 (dal 54' Gonzalez 5.5), Gazzi 5.5, Cazzola 5.5, Sestu 5.5; Bellomo 5 (dal 67' Rossini 5), Bunino 5 (dal 67' Marconi 5).

All. Cristian Stellini 5: continuando così, l'Alessandria dovrà giocare con l'obiettivo della salvezza. L'ex difensore non ha ancora dato una personalità ed un'idea di gioco ai suoi ragazzi, apparsi spesso spaesati e sfiduciati in campo. I grigi sono ancora preda dello shock subito nella scorsa stagione, quando sono stati capaci di dilapidare ben 12 punti di vantaggio sulla Cremonese, perdendo una promozione diretta in B che sembrava in cassaforte. La coda dei playoff e l'inizio di questo campionato sembrano il prolungamento di un'agonia interminabile. Tocca a Stellini, se la società piemontese gliene darà ancora la possibilità visti gli 8 punti ottenuti in 10 turni, trovare la via d'uscita. Il dramma sportivo grigio però sembra ben lungi dalla conclusione.

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