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Arezzo - Pisa 1-0: le pagelle | Gori determinante, Moscardelli non riesce ad incidere

Il portiere nerazzurro tiene a galla la squadra con tre belle parate nel primo tempo. Il capitano avrebbe a disposizione due buone occasione, ma le fallisce senza riuscire a sbloccarsi

Il Pisa non riesce proprio a carburare contro le big del proprio girone. Sul campo dell'Arezzo arriva un'altra sconfitta contro una formazione che occupa una delle prime otto posizioni. I nerazzurri disputano una prova discreta, giocando meglio dell'avversario per larghi tratti dell'avversario. Nel computo finale del match, però, pesa come un macigno l'ennesimo episodio che gira a sfavore di Gori e compagni. A livello di singoli ci sono delle note positive, ma c'è un grande punto di domanda al quale occorre trovare una risposta il prima possibile: dov'è finito il vero Davide Moscardelli?

Organizzazione e fortuna

Pelagotti 7, Pinto 6, Burzigotti 6.5, Pelagatti 6.5, Sala 6.5, Foglia 6.5, Salifu 7, Luciani 5.5, Serrotti 6, Cutolo 7 (dall'80' Persano sv), Brunori 6 (dal 93' Zini sv).

All. Dal Canto 6: l'Arezzo vince uno scontro diretto importantissimo per la classifica e per le ambizioni di società e tifoseria, ma non convince a pieno. La sensazione è che il quasi perfetto equilibrio visto in campo difficilmente sarebbe stato rotto a proprio favore senza il fortunato e fortunoso episodio del calcio di rigore. Buon per gli amaranto che sia capitato in un momento nel quale era il Pisa a dirigere il gioco e dettare il ritmo della gara. Nella prima frazione, dopo una fase iniziale in cui i nerazzurri si sono fatti preferire, sono stati i padroni di casa a costruire le migliori palle gol, con Cutolo sugli scudi. 

La scarsa precisione e gli episodi fanno la differenza

Gori 7 (il migliore): compie tre interventi strepitosi sullo 0-0, sbarrando la strada agli assalti di Cutolo e Brunori. Non riesce a ripetersi sul rigore che decide la partita.

Lisi 6: moto costante e perpetuo. Il ruolo di terzino è nelle sue corde, e riesce a interpretarlo con dinamismo e concentrazione. Meglio nel primo tempo, quando gli avversari faticano a prendergli le misure.

Benedetti 5.5: sfortunato quanto ingenuo nell'episodio del penalty. La palla prima gli tocca la testa, ma poi carambola sul braccio forse un po' troppo allargato. La coordinazione nel movimento non è delle migliori, e l'arbitro giudica la dinamica passibile di fallo. Peccato, perché nel complesso la sua è una prova discreta.

De Vitis 6.5: sembra giochi come centrale difensivo da inizio carriera. Tempi perfetti, letture delle azioni avversarie da manuale, personalità nell'impostare e partecipare all'azione. 

Buschiazzo 6: gioca nell'insolita posizione di terzino destro, ma non sfigura. Più bloccato rispetto a Lisi, quando si sgancia lo fa con buona personalità. (Dal 69' Birindelli 5.5: entra per dare spinta alla manovra e far alzare il baricentro alla squadra, ma incide poco. Il rosso è probabilmente inevitabile: salta la partita di domenica 27 gennaio contro il Piacenza).

Verna 6: la seconda gara nel giro di quattro giorni dopo molte settimane di panchina e tribuna a Cosenza si fa sentire. Finisce la benzina prima dell'ora di gioco, ma ci mette comunque la solita grinta. (Dal 60' Marin 5.5: non dà il cambio di passo sperato nella mediana nerazzurra).

Gucher 6.5: leggermente più impreciso in qualche appoggio per lui scolastico, ma nel complesso è uno degli ultimi che ammaina la bandiera. Mette la corsa e il fisico quando servono.

Di Quinzio 6.5: anche lui va meglio nella prima frazione rispetto alla seconda. L'Arezzo raddoppia sistematicamente la marcatura, e ne risente in quanto a inventiva e pericolosità. Calcia molto bene punizioni e corner.

Minesso 5.5: meno pungente e intenso rispetto a sabato scorso. Vale il discorso fatto per Verna riguardo alla condizione.

Masucci 6: solita corsa e consueto sacrificio per i compagni. Agisce soprattutto in fase di costruzione della manovra e si vede poco davanti alla porta avversaria. (Dal 56' Pesenti 6: va a pochi centimetri dal primo gol in maglia nerazzurra. La botta sulla ribattuta di Pelagotti è di quelle a colpo sicuro, ma il portiere aretino è bravo e fortunato a deviare in corner. Entra a partita in corso con buona personalità).

Moscardelli 5.5: più presente rispetto ad altre gare davanti alla porta avversaria. Il problema è che il capitano pare aver smarrito il furore agonistico e la fame che contraddistingue tutti i grandi bomber. Spreca una buona occasione nel primo tempo per la fretta di concludere a rete, e nel secondo tempo si fa rimontare da difensori e portiere quando tutti pregustano già la conclusione a rete. 'Barba' dove sei?

All. D'Angelo 6: rifilare un'insufficienza al Pisa e al suo allenatore sarebbe troppo. Sul difficile campo del "Città di Arezzo" sono i nerazzurri a fare la partita. L'Arezzo gioca praticamente tutta la gara sugli errori degli avversari, ma fatta eccezione per alcune fasi del primo tempo Gucher e compagni non soffrono particolarmente la pressione avversaria. Il problema è che la palla proprio non vuole saperne di entrare in porta (si veda l'occasione sventata sulla riga di porta). E quando agli errori individuali si somma anche la dose settimanale di sfortuna, il gioco è fatto. L'interrogativo però sorge spontaneo: se quello di Benedetti è fallo da rigore, perché quello sul tiro di Masucci contro il Siena non lo era? Detto questo restano comqunque i limiti della squadra. La personalità e la capacità di imporre il gioco sono sicuramente migliorate, ma resta la grande difficoltà a fare risultato con formazioni di pari valore, o comunque di uguale classifica. Anche ad Arezzo è andato in scena un copione già visto: buona gara, discreta tenuta del campo, ma alla prima ingenuità gli avversari piazzano il colpo decisivo. Urgono dei rimedi rapidi: la partita con il Piacenza di domenica 27 gennaio assume i contorni dell'ultima spiaggia per ambizioni di un certo tipo.

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