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Arezzo - Pisa: le probabili formazioni | Petrone: "La prestazione con il Pontedera deve essere la nostra guida per i playoff"

Domani, sabato 28 aprile, ad Arezzo i nerazzurri faranno rotazione nell'undici titolare. Lo spogliatoio è in forma, e Petrone ha recuperato anche capitan Mannini

Ultima di campionato per il Pisa. I nerazzurri domani, sabato 28 aprile, scenderanno in campo al 'Comunale' di Arezzo per affrontare gli amaranto nell'ultimo derby della stagione regolare (ore 16.30). Mister Petrone molto probabilmente presenterà un undici titolare con diversi cambi rispetto agli ultimi match disputati: un po' per ovviare alle squalifiche, un po' per consentire a quanti più elementi possibile di mettere minuti nelle gambe e mettersi in mostra in previsione dei playoff. Davanti al Pisa ci sarà un Arezzo tramortito dai 15 punti di penalizzazione racimolati a causa di una gestione societaria scellerata: l'ambiente amaranto però è carico, e vuole giocarsi tutte le chance che ancora gli rimangono per evitare i playout.

Continuità e concentrazione

Nella consueta conferenza stampa pre-gara mister Petrone affronta per primo l'argomento del calore e della spinta della tifoseria in vista dell'avventura nei playoff. "Da dopo Arezzo fino alla vigilia della prima gara degli spareggi  spiega il tecnico - metteremo i giocatori a disposizione della stampa e del pubblico, perché è giusto che tutti conoscano anche il pensiero della squadra prima dei playoff".

"Mi aspetto continuità - continua poi Petrone, parlando della trasferta di Arezzo - giocheremo con una squadra affamata e ferita, e quindi sarà l'occasione giusta per vedere all'opera anche chi in queste settimane ha giocato meno. Voglio vedere tutto il mio organico mettersi in gioco: non è un turn over, lo sottolineo, ma una volontà precisa di testare la condizione di tutto il gruppo". Nessuna paura quindi neanche per i cartellini e le diffide che pesano su alcuni elementi: giocherà chi deve trovare minutaggio, indipendentemente dalla situazione delle sanzioni. "I ragazzi stanno bene, la prestazione del match con il Pontedera non nego che ha fatto bene a tutti e ha trasmesso la giusta fiducia - continua l'allenatore del Pisa - nei prossimi 15-20 giorni faremo un lavoro specifico, personalizzando gli allenamenti in base alle diverse condizioni dei singoli".

Petrone ritiene che il fatto di trascorrere due settimane piene di pausa dalla fine della stagione regolare all'inizio dei playoff sia positivo. "Abbiamo una settimana in più per fare un lavoro molto mirato, e mi piace pensare agli aspetti positivi". Il tecnico nerazzurro conclude la sua conferenza analizzando l'avversario amaranto: "Sono una formazione decisamente importante, che non vale la classifica attuale. Il loro organico vale le prime dieci posizioni, ma purtroppo per loro sono incappati in problematiche non dipendenti dallo spogliatoio e dallo staff tecnico".

Vincere per continuare a sperare

Ad Arezzo è andata in scena l'ennesimo atto dell'opera 'Giocare sulla passione dei tifosi e sulla pelle dei lavoratori', che i grandi potenti del calcio hanno promesso più volte di voler cancellare per sempre dal panorama italiano. Il risultato di una gestione folle della società è che adesso la squadra, rimasta a lungo senza un briciolo di organizzazione e di remunerazione (a tutti i livelli), si ritrova a dover combattere per evitare i playout con il pesantissimo fardello dei 15 punti di penalizzazione

Per questo motivo nella sfida di domani Moscardelli e compagni si giocheranno, verosimilmente, l'ultima possibilità di tenere in vita la speranza della salvezza diretta. Soltanto un successo consentirà agli amaranto di giocare l'ultima partita di campionato con l'auspicio di evitare gli spareggi, tenendo conto ovviamente dei risultati delle altre concorrenti. Se invece il Pisa dovesse strappare almeno un punto al 'Comunale', per l'Arezzo ci sarà la matematica certezza dei playout. Mister Pavanel è ben consapevole della realtà dei fatti, al pari dello spogliatoio e della tifoseria. Per i nerazzurri si profila un clima infuocato, sia dal punto di vista climatico che della carica agonistica. L'Arezzo è alla ricerca di una vera impresa sportiva, e per centrarla domani scenderà in campo con quasi tutta l'artiglieria pesante a disposizione. 

Le scorie delle otto partite giocate in poco più di tre settimane si stanno facendo sentire nella mente e nei muscoli dei giocatori di Pavanel, ma gli amaranto stirngeranno i denti per l'ultimo sforzo. Dentro quindi Moscardelli e Cutolo in attacco dal primo minuto, supportati da un centrocampo a 5 che ha in Foglia e De Feudis i due elementi tecnicamente più pericolosi.

L'arbitro e alcune curiosità sulla partita

La direzione del derby, valido per la 37° giornata del Girone A di Serie C, è stata affidata al signor Daniel Amabile di Vicenza. Fischietto esperto per la sfida fra amaranto e nerazzurri, dal momento che è giunto alla sua quarta stagione in categoria. Per l'arbitro veneto sono cinque i precedenti con i padroni di casa (una vittoria, due pareggi e altrettante sconfitte), e tre con gli ospiti (una vittoria, un pareggio e una sconfitta).

L'Arezzo arriva al match reduce dal 'tour de force' di otto partite in 24 giorni. Una marcia forzata obbligata dai recuperi delle partite che erano state rinviate quando in ballo c'era ben più del calcio giocato, cioè la sopravvivenza della società stessa. Nell'ultima gara interna gli amaranto hanno ceduto di misura al Monza, e poi sono andati ad impattare sullo 0-0 lo scontro diretto con il Prato. Nonostante questi due ultimi risultati, però, gli uomini di Pavanel rimangono una buona squadra, che al 'Comunale' ha 'fatto la festa' al Livorno e al Siena nel giro di dieci giorni. Il Pisa di Petrone, da par suo, si presenta alla sfida con un'ottima condizione psico-fisica. I nerazzurri sono stati rinfrancati dalla bella e convincente vittoria con il Pontedera, e hanno blindato matematicamente il terzo posto in classifica. Lisuzzo e compagni stanno anche mutando pelle dal punto di vista tattico, passando dalla squadra prevedibile e monocorde che è stata fino a marzo, a formazione in grado di dare spettacolo (10 gol fatti e 7 subiti dall'arrivo in panchina di Petrone).

La prima partita ufficiale fra Arezzo e Pisa disputata in terra amaranto risale al campionato di Prima Divisione 1932-1933. Si imposero di misura i padroni di casa, che bissarono il successo in Serie C nel primo campionato del dopoguerra. C'è stata poi una pausa: Pisa e Arezzo sono tornati ad incrociarsi sempre in C negli anni '60 e '70, con un chiaro predominio nei risultati a favore degli amaranto. A cavallo degli anni '90 e 2000 la partita è stata sempre giocata in Serie C, e proprio al 2002 risale l'ultimo successo pisano. Era il 15 dicembre, ed i nerazzurri trionfarono con un gol di Ambrosi. Il bilancio complessivo mette in evidenza come il 'Comunale' sia un campo realmente stregato per il Pisa: 25 precedenti, 2 sole vittorie nerazzurre, a fronte delle 13 dell'Arezzo e di 10 pareggi.

Le probabili formazioni

Arezzo (3-5-2): Perisan; Varga, Muscat, Semprini; Yebli, Lulli, De Feudis, Foglia, Luciani; Moscardelli, Cutolo. All. Pavanel

Pisa (4-4-2): Voltolini; Filippini, Sabotic, Ingrosso, Birindelli; Sainz Maza, Maltese, De Vitis, Giannone; Negro, Ferrante. All. Petrone

pisa probabile formazione 28 aprile 2018

arezzo probabile formazione 28 aprile 2018

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