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Pisa 1909 e domiciliari di Petroni, la società: "Non ci saranno ripercussioni"

La società con un comunicato difende il presidente e definisce le accuse come "errori di calcolo". Poi assicura che non ci saranno conseguenze sul lato sportivo

Dopo la notizia degli arresti domiciliari del presidente nerazzurro Fabio Petroni, la società Ac Pisa 1909 difende con un comunicato il presidente ed annuncia che non ci saranno ripercussioni sull'attività sportiva.

"Il dottor Fabio Petroni - si legge nella nota - persona incensurata, ha sempre operato osservando le regole del proprio ruolo. Il suo attuale coinvolgimento in questo procedimento cautelare, in cui le misure cautelari sono state richieste nel 2013, è frutto di errori di calcolo e di valutazione che saranno chiariti in tutte le sedi competenti. Nel ringraziare tutti coloro i quali hanno manifestato la loro solidarietà, si precisa come non vi sia alcuna relazione tra la vicenda processuale del Dottor Petroni e la vita sociale del Pisa Calcio, sicché non è possibile ipotizzare nei confronti della società calcistica alcuna ripercussione. L’azione della Società A.C. Pisa proseguirà quindi in modo ancora più incisivo rispetto a quanto realizzato dal 18 gennaio ad oggi".

"Il consiglio di amministrazione dell'Ac Pisa 1909 - si legge ancora - nell'esprimere al dottor Fabio Petroni i migliori auspici per una pronta guarigione e la massima solidarietà dal punto vista umano per l’annosa vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto, conferma l’assoluta serenità del club nel garantire la continuità aziendale e la realizzazione del progetto sportivo così come programmato".

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