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Arzachena - Pisa: le pagelle | Confusione in alcune giocate e in alcune scelte, ma la vittoria è pesantissima

Pacchetto arretrato decisamente involuto. Ottimi sviluppi e miglioramenti in fase offensiva. Però c'è molto lavoro per mister Pazienza

E' successo di tutto al 'Nespoli'. Il Pisa è passato dall'aver vinto legittimamente la partita al rischiare di perderla nel giro di cinque minuti. A fronte di un primo tempo ottimo, da squadra autoritaria e conscia dei propri mezzi, c'è stata una ripresa caratterizzata da cinque minuti di assoluta follia. L'Arzachena è riuscita a trovare prima il pareggio, e poi soltanto Voltolini ha impedito la capitolazione finale su Vano lanciato tutto solo verso la sua porta. Da sottlolineare la decisa evoluzione positiva della fase offensiva del Pisa, ma l'involuzione in difesa e in alcune prove individuali non può essere messa da parte. Mister Pazienza deve trovare la chiave di volta giusta, perché la sensazione è che il campionato sia giunto al punto di rottura decisivo.

Cuore, orgoglio ma troppa inesperienza

Ruzzittu 6; Arboleda 6, Lisai 6 (dal 63' Bertoldi 6.5), Casini 6 (dal 63' La Rosa 5.5), Sbardella 5.5; Nuvoli 5.5, Piroli 6, Varricchio 5.5 (dal 63' Trillò 6); Curcio 7; Vano 6.5 (dal 85' Musto sv), Sanna 5.5 (dal 80' Cardore sv).

All. Giorico 6: il voto dato all'allenatore dei sardi è la media per la reazione e l'orgoglio messo in campo dalla sua squadra, e per la disattenzione e l'inesperienza palesate nel momento in cui il pareggio era il risultato più giusto da gestire e portare a casa. Dopo un avvio difficile, ed un primo tempo che complessivamente aveva fatto vedere tutta la differenza di organico fra le due formazioni, i biancoverdi sono riusciti a rimettere in piedi la gara con caparbietà e intelligenza. Curcio e compagni sono stati addirittura in grado di mettere in imbarazzo la migliore difesa del torneo, arrembando con molti uomini la metà campo nerazzurra. Quando però c'era bisogno di più praticità e pragmatismo nella gestione del pareggio, è uscita fuori l'inesperienza e la poca abitudine a certe pressioni.

Dottor Jeckyll e Mister Hyde. Ma la vittoria è fondamentale

Voltolini 5.5: il giovane portiere nerazzurro commette un grave errore in occasione del primo pareggio sardo. L'1-1 di Curcio è un mix di bravura del numero 10 biancoverde e ingenuità da parte dell'estremo difensore. Nella ripresa però si rifa con gli interessi sbarrando la strada a Vano ed impedendo un clamoroso ed assurdo 4-3.

Filippini 5.5: il numero 3 nerazzurro non sta attraversando un momento di condizione brillante. Il cursore di fascia fa fatica a proporsi con convinzione e continuità in attacco. In difesa inoltre quest'oggi partecipa, suo malgrado, al black out di cinque minuti che ha rischiato di vanificare gli sforzi compiuti nel primo tempo. Poco incisivo nel complesso.

Ingrosso sv: il centrale salentino è sfortunato. Per struttura fisica era l'unico difensore in grado di battagliare con il corazziere Vano, ma proprio in uno scontro con il numero 9 smeraldino è caduto male sulla spalla, ed è stato costretto ad abbandonare il campo dopo appena 24'. Nei prossimi giorni lo staff medico proverà a ridurre la lussazione e farlo rientrare quanto prima sul terreno di gioco. (Dal 25' Carillo 5.5: uno dei migliori stopper dell'intera Serie C sta attraversando un normale periodo di flessione. Lo palesa in occasione del rigore provocato a metà secondo tempo, dove sbaglia a scivolare con troppa fretta a terra inducendo il direttore di gara a punire la sua azione).

Sabotic 6: il montenegrino viene rispolverato dopo molti mesi dalla sua ultima apparizione in campo, e non sfigura grazie all'esplosività fisica e all'intelligenza tattica. Si rende meno di altri protagonista degli svarioni della ripresa.

Birindelli 6: altro assist vincente per il giovanissimo terzino destro, che con Negro sembra aver sviluppato un'affinità particolare. L'azione dell'1-0 sembra ricalcare in fotocopia il gol siglato domenica scorsa a Pontedera. Per tutto il primo tempo si presenta con continuità nella metà campo avversaria, mentre nella ripresa sbanda insieme ai compagni di reparto, facendosi saltare con irrisoria facilità da Curcio sul gol del 2-3. L'ammonizione lo obbligherà a saltare il derby di domenica 25 febbraio contro la Lucchese.

Gucher 6.5: l'austriaco, alla sua seconda partita consecutiva da capitano, ha recuperato una mole impressionante di palloni sia nel primo che nel secondo tempo. Anche nei momenti di maggiore difficoltà nella ripresa, il numero 27 riesce a prendersi sulle spalle i compagni riuscendo ad alzare il baricentro davanti all'arrembaggio sardo.

Izzillo 5.5: sicuramente meno appariscente rispetto al compagno di reparto. Il suo rientro fra i titolari non è stato scintillante. Mette la consueta geometria in mezzo al campo, nn disdegna il contatto fisico con gli avversari, ma incide meno di altre volte sul gioco nerazzurro. (Dal 75' Maltese sv).

Lisi 5.5: un passo indietro rispetto alle precedenti prove. L'esterno ha faticato ad entrare nelle azioni decisive del Pisa, e in uno dei molti ripiegamenti difensivi ha rimediato un giallo che lo estromette dalla sentita sfida con la Lucchese di domenica prossima.

Negro 7: il 'trottolino' leccese sta prendendo sempre più le misure e la confidenza al Pisa e al campionato. Con la doppietta in Sardegna sale a 5 gol nelle ultime 8 partite. Qualche settimana fa aveva dichiarato di voler giocare un proprio personale campionato nel girone di ritorno. Per il momento bisogna ammettere che è un uomo di parola. Determinante in ogni azione offensiva nerazzurra. (Dal 64' Eusepi 5.5: ci mette tanta, troppa foga agonistica, e finisce per aumentare la confusione nella quale era piombata la squadra dopo l'uno-due degli avversari. Fatica a rendersi pericoloso in area di rigore).

Di Quinzio 6.5: prestazione decisamente positiva per il numero 10 nerazzurro, che ha il merito di farsi trovare pronto per la ribattuta vincente in occasione del 2-1, e l'intelligenza di puntare l'uomo e provocare il calcio di rigore del momentaneo 3-1 giusto prima dell'intervallo. Questo è il giocatore decisivo che la piazza si aspettava sin dal suo arrivo. (Dal 75' Giannone sv).

Masucci 7 (il migliore): praticamente invisibile e impalpabile per tutta la partita. Poi, quando quasi tutti pensavano all'ennesima occasionissima gettata al vento, il guizzo da giocatore di categoria superiore. Meno combattivo e dinamico di altre volte, ma mortifero nell'unica - o quasi - palla pericolosa capitatagli nelle vicinanze. Qualche minuto prima aveva preso le misure, ed al 91' il terzo tempo sul corner calciato da Giannone ha fatto esplodere un'intera città. Speriamo che sia il gol che farà esplodere definitivamente anche la formazione nerazzurra.

All. Pazienza 5.5: propone ancora una volta uno schieramento inedito. Non nel modulo (confermato il 4-2-3-1), bensì gli interpreti. La scelta di proporre dal 1' Sabotic, Di Quinzio, Masucci e Izzillo rispetto alla partita di Pontedera sembra ripagare con corposi interessi nella prima frazione. Il Pisa appare autoritario, cinico e consapevole della propria forza, come forse mai era successo prima. Basta però un'accelerazione di Curcio intorno all'ora di gioco per far ricomparire le molte insicurezze caratteriali che, invece, eravamo soliti vedere. C'è tutto il Pisa targato 2017/2018 nella prova di Olbia: abbagliante per forza, qualità e tecnica nel primo tempo; imbarazzante per timore, indecisione e confusione nella ripresa. Il pareggio però sarebbe stata una punizione eccessiva per i nerazzurri, che per larghi tratti hanno fatto vedere un dislivello tecnico-tattico importante. E' servito un guizzo da parte di uno dei giocatori con più esperienza per riuscire a ribaltare nuovamente le sorti della gara. E chissà che l'inzuccata di Masucci non sia realmente la svolta positiva e decisiva per la stagione nerazzurra. Perché pur fra molte difficoltà tencniche e tattiche, con decisioni discusse e difficili sulle scelte dei singoli, il Pisa si ritrova a quattro lunghezze dal primo posto con due mesi abbondanti di campionato davanti a sé. Il momento è adesso.

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