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La procura ci riprova: il 20 gennaio udienza per discutere la riapertura del caso plusvalenze

L'organo della Figc si dice certo di possedere nuove prove riguardo agli scambi realizzati tra la Juventus e altre otto società: convocata anche tutta la dirigenza del Pisa

Non è bastata l'assoluzione piena di tutti i soggetti chiamati a rendere conto in tirbunale. La procura Figc ci riprova: l'organo federale ha chiesto ufficialmente la riapertura del caso legato alle plusvalenze realizzate dalla Juventus e altre otto società. Dopo il terremoto legato alla diffusione delle intercettazioni telefoniche che hanno scoperchiato le manovre 'disinvolte' della dirigenza bianconera in relazione al pagamento degli stipendi dei calciatori durante la sospensione del campionato di Serie A tra marzo e giugno 2020 (con il conseguente 'rimaneggiamento' del bilancio), la procura ha deciso di tornare alla carica.

Lo scorso maggio il primo grado della giustizia sportiva aveva decretato che la Juventus e le altre undici società tirate in ballo per la faccenda delle plusvalenze realizzate in sede di calciomercato non avevano commesso alcun illecito. Anche la dirigenza del Pisa Sporting Club (coinvolta con lo scambio Stefano Gori - Leonardo Loria avvenuto nell'estate del 2020: il portierone nerazzurra era stato ceduto per una cifra di circa 3 milioni di euro, in contropartita la Juventus aveva versato nelle casse del Pisa diverse centinaia di migliaia di euro insieme al cartellino di Loria, valutato circa 2 milioni di euro) era stata assolta in pieno.

Qualche giorno fa la procura federale ha annunciato di avere nuovi e significativi elementi per giudicare nuovamente l'operato esclusivamente della Juventus e delle 8 società che hanno stretto affari con il club torinese nel corso degli anni. Così l'organo della Figc ha richiesto ufficialmente la riapertura del processo ed è stata fissata l'udienza per la discussione del caso e la decisione in merito. Il prossimo 20 gennaio tutti i soggetti chiamati in causa si presenteranno in aula per assistere al dibattito e conoscere la decisione della Figc sulla richiesta avanzata dalla procura.

Lo scorso aprile, prima della piena assoluzione, la procura aveva richiesto le seguenti pene per la dirigenza nerazzurra: 90mila euro di ammenda alla società e inibizione di Giuseppe Corrado per 10 mesi; Giovanni Corrado 7 mesi e 10 giorni; Raffaella Viscardi 6 mesi e 20 giorni; Julie Michelle Harper, Alexander Knaster, Marco Lippi 6 mesi e 10 giorni; Mirco Paletti, Giovanni Polvani, Stuart Grant Thompson, Stephen Gaucci 6 mesi. Nell'elenco ci sono figure legate sia alla gestione Ricci sia all'attuale guidata da Knaster.

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