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Forza Pisa, la lotta per i playoff non è finita: regalaci un altro sogno

Venerdì 19 maggio, contro la Spal già retrocessa, i nerazzurri devono vincere e sperare in un passo falso di Palermo o Venezia

'Il vecchio cuore nerazzurro batte ancora. La nostra lotta comincia ora': ci aggrappiamo anche a uno degli striscioni che ha segnato l'epopea degli anni d'oro pur di ribadire l'importanza della sfida che attende i nerazzurri. Venerdì 19 maggio, all'Arena Garibaldi (fischio d'inizio alle 20.30), lo Sporting Club disputerà l'ultima giornata di campionato: arriverà la Spal già retrocessa in Serie C e in palio ci saranno tre punti pesantissimi.

I nerazzurri non vincono da due mesi (il 18 marzo l'ultimo successo, 2-0 al Benevento), ma restano aggrappati alla possibilità di centrare la qualificazione ai playoff che mettono in palio l'ultimo posto disponibile per la promozione in Serie A (hanno già staccato il pass la capolista Frosinone e il Genoa, secondo in classifica). Nonostante un ruolino di marcia disastroso nelle ultime sette partite (5 sconfitte e 2 pareggi), gli uomini di D'Angelo sono a una sola lunghezza dall'ottavo posto e due dal settimo: 47 i punti del Pisa, 48 per il Palermo e 49 quelli del Venezia. Segno che, se il Pisa da troppo tempo stenta a ritrovare qualità e sostanza nelle prestazioni e nei risultati, tutte le rivali non hanno manifestato una superiorità così netta.

E così, a novanta minuti dal termine della stagione regolare, le possibilità di rientrare nelle sei squadre che si giocheranno il tutto per tutto nell'appendice che partirà venerdì 26 maggio e si concluderà con la finale di ritorno il 10 giugno, ci sono e sono parecchio concrete. Tutto però passa da una condizione indispensabile: battere la Spal e chiudere a 50 punti.

Occhi puntati su Palermo e Parma

Affinché il Pisa possa centrare la qualificazione agli spareggi, devono verificarsi anche altri risultati favorevoli. Principalmente le attenzioni della squadra e dei tifosi, una volta messa in ghiaccio la vittoria contro la formazione estense, si dovranno focalizzare sul Barbera di Palermo e il Tardini di Parma. Di particolare interessa è la sfida tra Palermo e Brescia: se i siciliani non dovessero vincere, infatti, i nerazzurri sarebbero sicuri di partecipare ai playoff. La compagine siciliana deve necessariamente battere il Brescia per essere sicura degli spareggi; i lombardi, per contro, hanno bisogno di un punto per la matematica certezza di giocarsi la permanenza in B con i playout.

Se il Palermo non batterà il Brescia, i nerazzurri lo supereranno e saranno sicuri almeno dell'ottavo posto. Poco importa del risultato del match tra Parma e Venezia e dello scontro diretto tra Reggina e Ascoli. Se, inoltre, i lagunari non andassero oltre il pari al Tardini, verrebbero superati dai nerazzurri in virtù della miglior differenza reti complessiva. Va da sé che, nel caso in cui il Palermo riuscisse a battere il Brescia, le speranze si concentrerebbero interamente sull'esito di Parma-Venezia: in questa combinazione il risultato migliore per i nerazzurri è la sconfitta dei veneti, che li inchioderebbe a quota 49 e consentirebbe al Pisa di scavalcarli.

Perché sullo sfondo c'è Reggina-Ascoli. Le due compagini, appaiate a quota 47 con il Pisa, daranno vita a un vero e proprio anticipo di playoff: chi vince può sperare di accedere al primo turno degli spareggi, il segno 'X' estrometterebbe entrambe le formazioni dall'appendice a eliminazione diretta. Il pericolo da scongiurare è la classifica avulsa con un arrivo a tre. Vale a dire che se dovessero chiudere a quota 50 Pisa, Ascoli/Reggina e Venezia, i nerazzurri si classificherebbero al secondo posto: la combinazione che consentirebbe al Pisa di entrare nei playoff chiudendo all'ottavo posto sarebbe esclusivamente il pareggio o la sconfitta del Palermo.

In caso di arrivo a pari punti con una tra Venezia, Ascoli e Reggina, invece, i nerazzurri sarebbero sempre in vantaggio in virtù della migliore differenza reti (con il Venezia) o del miglior rendimento negli scontri diretti (con le altre due compagini). Le possibilità, quindi, ci sono. Tocca al Pisa trasformarle in realtà: non provarci sarebbe un vero peccato. Perché, al netto delle difficoltà palesate negli ultimi due mesi, il mini torneo dei playoff sfugge alle logiche e agli equilibri evidenziati nel corso del campionato. Lo sappiamo bene e ne portiamo ancora le cicatrici sulla pelle, dopo la dolorosa notte del 29 maggio 2022. E allora Pisa provaci: regalaci ancora un sogno.

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