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Nerazzurri ancora sospesi tra valutazioni e suggestioni: più lontani Chiellini e D'Angelo

I vertici societari nei prossimi giorni scioglieranno i nodi relativi alle posizioni del direttore sportivo e del tecnico. Avanza l'ipotesi Baroni per la panchina

I primi nodi dovrebbero essere sciolti in concomitanza con il primo week end di giugno. Esattamente due settimane dopo la conclusione della stagione regolare, culminata con la delusione e la contestazione successive alla sconfitta interna con la Spal, che ha posto la pietra tombale sulle ambizioni playoff. Sono stati giorni di intensi colloqui e confronti in casa Sporting Club, con i vertici societari impegnati a individuare la strada migliore per rilanciare il progetto sportivo dopo il mezzo fiasco vissuto nell'annata 2022-23.

Sul piano dell'organigramma si andrà verso la conferma dei quadri attuali, con Alexander Knaster pronto a rinnovare la fiducia a Giuseppe e Giovanni Corrado. Il direttore generale è al lavoro per disegnare la parte tecnica che si dovrà occupare dello sviluppo del nuovo progetto sportivo: si va verso l'addio a Claudio Chiellini e Luca D'Angelo.

Il direttore sportivo ha il contratto in scadenza a fine mese e con tutta probabilità non verrà rinnovato. L'allenatore invece è legato al nerazzurro fino al 2024, ma anche la sua posizione dopo gli ultimi confronti nella stanza dei bottoni in via Battisti non è così salda come poteva sembrare all'indomani della conclusione del campionato. La società pare intenzionata a voltare pagina ma, dopo il clamoroso passo falso compiuto esattamente un anno fa con l'ingaggio di Rolando Maran (anche lui a libro paga fino al 30 giugno 2024), non vuole correre il pericolo di fallire nuovamente la scelta del profilo a cui affidare la panchina.

In tre per la panchina nerazzurra

In lizza per raccogliere l'eredità del secondo allenatore più presente nella storia dello Sporting Club (D'Angelo ha superato le 200 partite, dietro soltanto al mito Ging) al momento ci sono tre alternative. Una rappresenta un 'usato sicuro', la seconda è il più classico degli allenatori in rampa di lancio, il terzo è il profilo mediaticamente (e finanziariamente) più roboante.

Marco Baroni, 60 anni a settembre, è uno degli allenatori più preparati e vincenti in Serie B. Dopo aver trionfato nella scorsa stagione con il Lecce, passando in A con il primo posto in classifica, quest'anno ha condotto i salentini alla salvezza con una giornata di anticipo. Il suo vincolo contrattuale con la società pugliese scadrà a fine mese e da più parti rimbalzano voci e spifferi della volontà di non proseguire l'avventura in Salento. Sullo sfondo ci sarebbe proprio il Pisa, pronto a presentare un'offerta formale nel momento in cui il tecnico e il club giallorosso ufficializzeranno l'addio.

Aimo Diana, 45 anni, ha traghettato la Reggiana in Serie B vincendo il campionato di Serie C. Nella scorsa stagione, dopo un lungo duello con il Modena, aveva concluso al secondo posto per poi uscire subito di scena dai playoff. Quest'anno si è migliorato battendo la concorrenza di Virtus Entella e Cesena, ma subito dopo i festeggiamenti per la promozione, di comune accordo con il club granata, ha comunicato la separazione delle strade. Anche lui è un profilo molto gradito alla società nerazzurra, ma sulle sue tracce ci sono anche diversi club ambiziosi di Serie C. Senza dimenticare la Sampdoria, 'amore' sportivo di Diana, che ripartirà dalla Serie B con i nuovi proprietari Radrizzani e Manfredi. I blucerchiati stanno rifondando per intero il progetto sportivo e, come il Pisa, sono a caccia di un tecnico a cui affidare le rinnovate ambizioni.

Andrea Pirlo, 44 anni, non ha bisogno di presentazioni. Dopo la prima esperienza alla Juventus, con cui ha conquistato Coppa Italia e Supercoppa italiana, in questa stagione ha guidato i turchi del Fatih Karagumruk: dopo 33 giornate il club lo ha esonerato. Rappresenta indubbiamente la candidatura mediaticamente più di rilievo, ma anche quella economica: il suo ingaggio infatti è molto alto e imporrebbe uno sforzo ulteriore alla società di via Battisti.

Decisamente più nebulosa invece la questione relativa al nuovo direttore sportivo. Ma anche in questo caso la soluzione al rebus dovrebbe arrivare non più tardi della conclusione della prossima settimana. Intanto la società ha preso le prime decisioni relative al calciomercato: i cartellini di Olimpiu Morutan e Tomas Esteves non sono stati rinnovati e così hanno fatto ritorno rispettivamente al Galatasaray e al Porto. Troppo alta la cifra complessiva, 11,5 milioni di euro, richiesta dalle due società per l'acquisto definitivo. E' tornato alla base invece Lorenzo Lucca: l'avventura all'Ajax ha avuto più ombre che luci e il club olandese non ha esercitato l'opzione per il riscatto del suo cartellino, fissata a circa 10 milioni di euro. Sul centravanti, probabilmente, si riaccenderanno i riflettori del mercato in piena estate.

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