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Pisa-Cosenza 1-1 | Un punto amarissimo per i nerazzurri

Con la gara in mano per novanta minuti, la squadra di D'Angelo viene punita dagli undici metri nell'unico errore commesso da Nicolas

Stavolta forse è finita. L'unico briciolo di speranza di acciuffare la promozione diretta in Serie A è lasciato aperto dalla matematica. Ma, nei fatti, il Pisa dice addio all'obiettivo al termine di una partita sfortunata. Perché i nerazzurri hanno creato parecchio, e altrettanto hanno sciupato nei pressi della porta avversaria. E così il Pisa rimane al quarto posto a quota 64. Con l'ultima della stagione regolare, venerdì 6 maggio a Frosinone, che può ancora dire tantissimo.

Attacco 'leggero' e imprevedibile: proprio quello che aveva lasciato intendere Luca D'Angelo alla vigilia del match. Per abbattere il muro del Cosenza i nerazzurri scendono in campo con il 4-2-3-1 nel quale alle spalle di Torregrossa agiscono Benali, Sibilli e Cohen. E proprio da un pallone lavorato dal numero 5 libico e dall'attaccante partenopeo arriva l'azione del vantaggio. Beruatto, liberato sulla sinistra, calcia forte rasoterra verso il centro dell'area: Venturi, nel tentativo di anticipare Torregrossa, spedisce la palla in porta. Poi i nerazzurri controllano e quando schiacciano leggermente il piede sull'acceleratore mandano in tilt la difesa rossoblu. Il Cosenza però arriva alla mezz'ora sotto di un solo gol e per poco non capitalizza al massimo l'unica occasione avuta in area pisana. Caso, aiutato da un rimpallo fortuito con Birindelli, arriva all'altezza del dischetto ma spara altissimo. E un attimo prima dell'intervallo tocca a Cohen avere sul suo sinistro la palla del KO. Il numero 11, smarcato da Sibilli, aspetta troppo prima di calciare dall'interno dell'area e viene chiuso dalla retroguardia cosentina. In avvio di ripresa i nerazzurri costruiscono un altro paio di occasioni nitide per sferrare il colpo del KO al Cosenza, ma per sfortuna e imprecisione non centrano il bersaglio. Prima Sibilli dal limite centra l'incrocio dei pali, poi Cohen smarcato da Sibilli a un passo dalla porta non riesce a spingere in rete il cioccolatino di Benali. E come spesso accade nel calcio, il Cosenza guadagna coraggio dallo scampato pericolo, resta in gara e a un quarto d'ora dalla fine beneficia di un calcio di rigore generato da un erroraccio di Nicolas, che non riesce a bloccare un tiro centrale di Caso. Nella mischia Laura viene toccato da Beruatto, con Caracciolo che ha la peggio e deve uscire dal campo con un ginocchio dolorante. Dal dischetto Liotti non sbaglia e realizza il pareggio.

La partita

Mancano due curve al traguardo, eppure il meglio della corsa deve ancora arrivare. E dopo aver assistito a una serie di colpi di scena clamorosi e inaspettati lungo l'intero tragitto della stagione cadetta, è lecito aspettarsi che anche il penultimo turno di campionato porti con sé qualche effetto a sorpresa. Il Pisa, in questo delirio di imprevedibilità, vuole tornare a recitare il ruolo di protagonista. Per farlo ha bisogno di un solo risultato questo pomeriggio contro il Cosenza: la vittoria. D'Angelo vara una formazione tutta fantasia e imprevedibilità, con un 4-2-3-1 disegnato per innescare l'uno contro uno di Sibilli, Benali e Cohen alle spalle di Torregrossa.

Il Pisa ha le idee chiare: partire forte per indirizzare la sfida sin dalle prime battute. E al 7' rompe l'equilibrio sfondando sulla corsia mancina. Sibilli libera Beruatto al cross: palla radente al terreno nei pressi della riga di porta, con Venturi che la infila in rete. Autogol, Pisa avanti. La gara adesso è sui binari migliori per gli uomini di Luca D'Angelo, che attendono il Cosenza dietro alla linea mediana per poi sgasare a tutta forza in profondità. Nell'unica lieve sbavatura difensiva della prima metà del primo tempo però il Pisa paga un caro dazio: Caracciolo viene ammonito, era in diffida e salta la gara di Frosinone. I calabresi, spento l'ardore iniziale dei padroni di casa, tentano di risalire il campo sfruttando un paio di corner calciati in serie che però non creano grattacapi alla difesa.

Il primo vero brivido del pomeriggio arriva al 35' quando Caso converge dalla sinistra e, complice un rimpallo fortunato con Birindelli, entra in area di rigore. Il 10 avversario arriva all'altezza del dischetto del rigore ma spara un destro altissimo. Poi, prima dell'intervallo, tocca al Pisa avere l'occasionissima per chiudere virtualmente il match. Sibilli pilota il contropiede e smarca a destra Cohen. L'israeliano all'interno dell'area di rigore invece di calciare, sceglie di accentrarsi e viene chiuso. Sulla ribattuta va al tiro proprio Sibilli: bolide respinto da Matosevic.

Pronti-via, e il Pisa anche in avvio di ripresa cerca il colpo del KO. Sibilli dal limite spara un bolide pazzesco che si infrange sulla traversa con il portiere avversario ampiamente battuto. I nerazzurri vogliono chiudere i conti e al 55' arrivano a centimetri dal raddoppio. La combinazione sulla sinistra porta Benali a tu per tu con Matosevic: imbucata a un metro dalla linea per Cohen, che però si attorciglia e non trova l'impatto con la sfera. I nerazzurri sono in pieno controllo della gara ma al 76' un erroraccio di Nicolas provoca il calcio di rigore del Cosenza. Il tiro di Caso non viene bloccato, si avventa sulla sfera Laura che entra in contatto con un paio di giocatori nerazzurri: è calcio di rigore. Dal dischetto va Liotti: palla in rete, 1-1. Nell'azione si fa male anche Caracciolo al ginocchio destro ed è costretto ad abbandonare la gara.

Il tabellino

Pisa-Cosenza 1-1

Pisa (4-2-3-1): Nicolas; Birindelli, Hermannsson, Caracciolo (80' De Vitis), Beruatto; Nagy, Marin (80' Gucher); Sibilli (80' Mastinu), Benali (80' Masucci), Cohen; Torregrossa (68' Puscas). All. D'Angelo

Cosenza (3-5-2): Matosevic; Rigione, Camporese, Venturi; Bittante (46' Florenzi), Di Pardo, Palmiero (46' Liotti), Carraro (65' Zilli), Situm (46' Kongolo); Caso (86' Ndoj), Laura. All. Bisoli

Reti: 6' Venturi (C) autogol, 79' Liotti (C) rig.

Ammoniti: Caracciolo (P), Hermannsson (P), Caso (C), Beruatto (P), Ndoj (C), Masucci (P)

Note: arbitro Eugenio Abbattista; angoli 5-5 (2-3); recupero 1' e 5'

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