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Pisa-Lecce 1-0 | La legge della capolista: affondata anche la corazzata leccese

Magia di Sibilli a inizio ripresa, poi la solita difesa perfetta del vantaggio. Pisa in vetta a quota 35, +2 sul Brescia

ça legge della capolista manda al tappeto anche la corazzata salentina. E' una gara tiratissima quella che il Pisa si aggiudica con un'altra prestazione clamorosa per abnegazione tattica, agonismo e tenuta difensiva. I nerazzurri rimangono in vetta con due lunghezze sul Brescia. Lecce ricacciato a quattro punti.

La prima frazione non soddisfa le aspettative in termini di spettacolo e occasioni. La gara è bloccattissima sul piano tattico, le due formazioni non lasciano nessuno spazio tra le linee e così le rispettive manovre faticano a decollare. Ci si affida praticamente alle giocate dei singoli, come al 4' quando Marin per pochissimo non approfitta di un errore di valutazione della coppia Gabriel - Lucioni. Il romeno si incunea tra i due e di pallonetto, dal limite dell'area, non trova lo specchio per pochissimo. Il Lecce si riversa con otto uomini nella metà campo pisana quando sviluppa il gioco ma la retroguardia nerazzurra è perfetta. Gli sforzi dei salentini si esauriscono in quattro corner ben disinnescati dal pacchetto difensivo guidato da Livieri. Il volto del Pisa che esce dal tunnel per la ripresa è completamente differente. I nerazzurri spingono con rabbia, pressano il Lecce sulla trequarti costringendolo a difendersi nella propria metà campo senza mettere mai il naso fuori. Si accende Sibilli sulla trequarti, in tandem con Beruatto e Marin sulla sinistra. Proprio il romeno conquista il primo angolo del secondo tempo, che batte Beruatto. La difesa salentina allontana, Sibilli raccoglie la sfera al limite e fa partire un razzo che gonfia la rete. L'Arena Garibaldi esplode. Il Lecce impiega una ventina di minuti per organizzare la reazione, che si concretizza soltanto con un colpo di testa di Gargiulo a centro area lento e fiacco che viene ben controllato da Livieri. Anzi, sono i nerazzurri che vanno vicinissimi al raddoppio con la ripartenza bruciante di Nagy, che libera al tiro ancora Sibilli: destro stavolta largo. Poi il quarto d'ora finale è un assedio sterile del Lecce: tanti palloni sparati senza senso in area, tutti rintuzzati senza paura e senza affanno.

La partita

Tutti gli occhi della Serie B, e anche oltre, puntati sul prato verde dell'Arena Garibaldi. Si sfidano la prima e la seconda della classe. La miglior difesa contro il miglior attacco. Due tifoserie colorate, passionali e rumorose. Se manca un ingrediente alla lista, aggiungetelo voi. Il piatto è ricchissimo. L'unica nota agrodolce è l'assenza di due gruppi organizzati della Curva Nord, in protesta contro l'introduzione del Super green pass negli stadi: sono rimasti fuori dall'Arena i Wanderers e gli Sconvolts. Prima mezz'ora di silenzio invece per Svitati, Kapovolti e Svitati, anche loro in dissenso con la nuova misura anticontagio. Parlando di campo invece la notizia che lascia di stucco è l'assenza di Nicolas: il portierone brasiliano alza bandiera bianca e al suo posto gioca Livieri. In avanti invece Masucci al posto di Lucca, inizialmente in panchina, supportato da Mastinu e Gucher.

Il Lecce tenta di partire forte ma incappa in una frittata dopo appena 4' che per poco non viene capitalizzata da Marin. Sulla sponda di Masucci, il mediano romeno si lancia in profondità anticipando al limite sia Gabriel che Lucioni: pallonetto fuori di poco. La posizione di mezza punta di Gucher e Mastinu, in alternanza con le sortite in verticale di Marin, danno fastidio alla retroguardia parecchio statica del Lecce. Che però quando ha la palla fra i piedi sviluppa una manovra avvolgente, da sinistra verso destra, zona dove staziona Strefezza. Lo sforzo offensivo dei salentini porta soltanto a due angoli nel primo quarto d'ora, ben controllati da Livieri e dal resto della difesa.

Il primo episodio veramente degno di nota del pomeriggio però è l'infortunio di Mastinu, costretto a lasciare il campo al 20'. Al suo posto Sibilli. La gara non decolla. La tensione domina i giocatori in campo e non ne beneficiano le manovre, spezzettate e caratterizzate da tanti scontri fisici in ogni zona del campo. E infatti il conto dei gialli prende corpo: Hjulmand e Barreca per gli ospiti, Gucher nel Pisa. I nerazzurri escono meglio dal tunnel degli spogliatoi e approcciano il secondo tempo con il piglio della capolista. Il Lecce non mette il naso fuori dalla propria metà campo per un buon quarto d'ora e capitola sulla sassata dal limite dell'area di Sibilli. L'attaccante raccoglie il corner calciato da Beruatto e poi fa partire un bolide che si insacca sotto alla traversa. 1-0 al 58'.

Il Lecce è costretto così a pescare dalla panchina per ritrovare il pari. Si alzano Gallo e Rodriguez per prendere il posto di Di Mariano e Barreca. I salentini ci mettono comunque una ventina di minuti per presentare il primo tiro nello specchio della porta di Livieri. Proprio Gallo sulla sinistra sfugge a Tourè e pennella a centro area: Gargiulo schiaccia di testa ma senza forza, Livieri ringrazia e blocca in sicurezza. E' il Pisa che invece ha l'occasionissima per chiudere la gara, quando all'80' Nagy spezza il campo per vie centrali e serve al limite ancora Sibilli: destro piazzato che esce di poco.

Il tabellino

Pisa-Lecce 1-0

Pisa (4-3-2-1): Livieri; Birindelli, Leverbe, Caracciolo, Beruatto; Tourè, Nagy, Marin; Mastinu (20' Sibilli), Gucher (65' Lucca); Masucci (65' Marsura). All. D'Angelo

Lecce (4-3-3): Gabriel; Gendrey (84' Calabresi), Lucioni, Dermaku, Barreca (61' Gallo); Gargiulo, Majer (79' Helgason), Hjulmand; Di Mariano (61' Rodriguez), Olivieri (79' Listkowski), Strefezza. All. Baroni

Reti: 58' Sibilli (P)

Ammoniti: Hjulmand (L), Gucher (P), Barreca (L), Nagy (P), Majer (L), Calabresi (L)

Note: arbitro Daniele Orsato; angoli 3-11 (1-4); recupero 2' e 4'

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