rotate-mobile
Calcio

Chi è Rolando Maran, il nuovo allenatore del Pisa

Il tecnico trentino 58enne raccoglie l'eredità di Luca D'Angelo: entro martedì 21 giugno sarà presentato ufficialmente

Mancano soltanto le firme, che nel calcio sono un particolare fondamentale quando si parla di trattative e contratti. Però con buona sicurezza possiamo mettere da parte il condizionale e affermare che tra poche ore Rolando Maran sarà annunciato e presentato ufficialmente come il nuovo allenatore del Pisa Sporting Club. Tocca al tecnico nato a Trento il 14 luglio 1963 raccogliere la pesante eredità lasciata da Luca D'Angelo, un allenatore che in un quadriennio di lavoro è riuscito a risollevare il sodalizio nerazzurro dalla polvere della Serie C e condurlo fino alle porte del sogno Serie A. Un uomo che è stato capace di entrare in piena sintonia con tutto l'ambiente, riscuotendo il pieno di elogi e commiati emozionati alla notizia dell'esonero decisa dalla dirigenza capitanata dal patron Alexander Knaster.

L'intenzione del magnate americano, sposata dal presidente Giuseppe Corrado, dal diesse Claudio Chiellini e dall'amministratore delegato Giovanni Corrado, è stata quella di dare una sterzata verso l'alto al progetto sportivo, mantenendolo però sul solco scavato dall'allenatore pescarese: precedenza ai valori umani, pieno affiatamento tra ambizioni personali e obiettivi di squadra, duttilità tecnico-tattica nell'allestimento della rosa e nella preparazione delle partite di campionato. I vertici dello Sporting Club hanno condotto numerosi colloqui nei giorni trascorsi dopo l'addio a D'Angelo e alla fine hanno ristretto il numero dei candidati alla sua sostituzione a tre profili: Eugenio Corini, Daniele De Rossi e Rolando Maran.

Alla fine l'ha spuntata l'ex allenatore, tra le altre, del Genoa. Il mister trentino non siede su una panchina dalla fine di dicembre del 2020, proprio quando la società rossoblu gli dette il benservito. Ma attenzione, non ci si lasci ingannare dall'esonero subito un anno e mezzo fa: Maran è un professionista dall'altissimo spessore, con una preparazione e un'esperienza che nella serie cadetta che verrà avrà pochi eguali. Dal 2012 infatti Maran ha allenato continuativamente in Serie A, passando da piazze importanti e blasonate come Catania, Chievo, Cagliari e appunto Genova, sponda rossoblu. Sono ben cinque le salvezze ottenute con queste formazioni nella massima serie, un biglietto da visita niente male che si arricchisce con la finale playoff di B persa con il Varese nel 2012 e altre quattro salvezze collezionate agli esordi della carriera con Triestina e Vicenza.

Rolando Maran complessivamente vanta 277 gettoni in Serie A, 259 in Serie B e oltre 100 in Serie C. Insomma, si tratta di un allenatore che ha visto e vissuto di tutto finora, e ha il forte desiderio di avviare un progetto solido e di medio-lungo termine con una società ambiziosa. Ecco perché le intenzioni delle due parti hanno combaciato e a lui sarà affidato il compito di trainare il club e la tifoseria sul gradino mancato per un soffio da Luca D'Angelo: l'approdo in Serie A. Sul piano tattico, Maran durante il suo percorso professionale ha dimostrato duttilità nell'utilizzo degli uomini a disposizione con alcuni, semplici, pilastri: reparto difensivo affidabile, una cerniera tra regia di centrocampo e trequarti forte fisicamente e ricca di inventiva, terminale offensivo in grado di abbinare gioco di squadra e finalizzazione. Scorrendo i nomi attualmente in lista nella rosa nerazzurra, la partenza è più che discreta. Il pacchetto difensivo sarà confermato praticamente in blocco, considerato anche il riscatto appena effettuato del cartellino di Pietro Beruatto dalla Juventus, con la società bianconera che molto probabilmente non eserciterà il diritto di controriscatto. Al centro del campo Nagy, Marin e Mastinu possono eseguire egregiamente i compiti richiesti dal nuovo tecnico. E' l'attacco che dovrà, probabilmente, essere ritoccato maggiormente.

Perché Lorenzo Lucca, nonostante una stagione caratterizzata da molte ombre, continua a essere sui taccuini di mezza Serie A e potrebbe finire nuovamente al centro delle trattative. Torregrossa e Puscas invece non sono stati riscattati da Chiellini e, quindi, nel caso in cui Maran esprimesse il desiderio di riaverli in nerazzurro, si dovrà procedere ad aprire una nuova trattativa. Restano Sibilli e Cohen, in cerca di riscatto dopo un'annata poco positiva sul piano personale: ma sono due seconde punte, che non possono risolvere il nodo centravanti. La dirigenza nerazzurra, dopo aver presentato Maran, lavorerà ventre a terra con il tecnico per allestire velocemente la rosa che dovrà affrontare la stagione cadetta 2022-2023.

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chi è Rolando Maran, il nuovo allenatore del Pisa

PisaToday è in caricamento