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Giovedì, 18 Aprile 2024
Calcio

Pontedera, DG Giovannini: "Non è mai semplice confermarsi sugli stessi livelli. Magnaghi resta con noi fino a giugno"

Intervista al deus ex machina dei granata, tra bilanci, calciomercato e prospettive future. "Soddisfatto di questa prima parte di stagione, ma dobbiamo avere più continuità di prestazioni"

Pontedera è ormai una realtà consolidata e ben definita nel panorama della Serie C: 9 stagioni consecutive nella terza serie professionistica (10, considerando la stagione 2012/13 in Lega Pro Seconda Divisione), 4 piazzamenti in zona playoff e un 14° posto nella Lega Pro 2016/17 come "peggior" risultato; il tutto distinguendosi a livello regionale, e non solo, come piazza in grado di lanciare talenti o rilanciare calciatori mai sbocciati del tutto, operando con progettualità ed oculatezza. Deus ex machina del sodalizio granata è il Direttore Generale Paolo Giovannini, il quale si è concesso ai microfoni di PisaToday per un punto della situazione in casa Pontedera, tra andamento della squadra (attualmente al 12° posto nel girone B di Serie C), calciomercato e prospettive future, nell'anno del 110° anniversario della società.

Salve Direttore, come giudica questa prima parte di stagione del Pontedera?

Per il punteggio ottenuto direi soddisfacente, in quanto abbiamo 24 punti e siamo nella pancia della classifica. So benissimo che tutte le stagioni non possono essere uguali: veniamo da due annate in cui abbiamo ottenuto i playoff, ma è lecito attendersi, in un cammino così lungo come quello del Pontedera in questi anni in C, un campionato con un pizzico in più di difficoltà, fermo restando che il primo obiettivo del Pontedera è sempre prima di tutto la salvezza. 

Quali miglioramenti si aspetta dalla squadra per il prosieguo del campionato?

Sicuramente dei passi avanti sul piano della continuità delle prestazioni. Finora siamo incappati in alcune giornate sottotono: preventivabili in un gruppo così giovane e in una realtà come la nostra, ma a mio parere ce ne sono state un paio di troppo. Io parlo soprattutto di prestazioni, mi interessa l'andamento genale della squadra, non di risultati, perchè l'alternanza nei risultati è un po' una caratteristica di questo girone che ha toccato un po' tutte tranne le prime della classe. Non ci possiamo permettere di sbagliare la prestazione, di pensare di avere dei bonus, anche perché il livello del campionato rispetto a qualche anno fa si è alzato, quindi ancor di più ogni partita va interpretata come se fosse l'ultima.

Oggi si è aperta la sessione invernale di calciomercato. Come si muoverà il Pontedera?

Non è mia intenzione intervenire. Nei miei 10 anni a Pontedera, ma anche nelle esperienze a Lucca, a Massa, in genere con la squadra che comincia la stagione mi piacerebbe arrivare alla fine. Poi ovviamente ci sono anche situazioni fisiologiche, come può essere qualche giovane che non trova spazio e allora va a giocare. Credo che il mercato partirà molto a rilento non solo per noi, ma per tutta la Serie C, perchè già la ripartenza del campionato è slittata e poi c'è la situazione Covid che inevitabilmente influisce nell'economie dei club. Certamente il numero elevato di focolai e dunque di giocatori perennemente a rischio quarantena, se la situazione non migliorerà, porterà alla necessità di rinforzi più che dal punto di vista tecnico, dal punto di vista numerico.

Il Pontedera, assieme al Montevarchi e alla Viterbese, detiene la difesa più battuta del girone B. Se si presentasse qualche buona occasione per il pacchetto arretrato la coglierebbe?

Bisogna scindere l'aspetto numerico dalle prestazioni. Tanti gol li abbiamo presi in 3/4 partite, delle goleade, ma non sono stati distribuiti in tutte le partite. Quando parlo di prestazione e atteggiamento sbagliati non riguarda solo la difesa ma tutta la squadra. Credo sia ingiusto puntare il dito contro la difesa, anche perché ritengo che disponiamo di ottimi giocatori. Mi spiace per qualche errore da parte dei portieri, però anche questo è da mettere in preventivo per l'età e per il ruolo delicato che ricoprono: sicuramente possono fare meglio di quanto fatto finora, giocando con maggiore serenità, ma alla base di tutto c'è la prestazione di squadra, dall'attaccante al portiere.

L'arrivo di Magnaghi si è rivelato l'ennesima sua scommessa vincente. Rimarrà al Pontedera fino a giugno? 

Sì, non ci sono sentori diversi nè da parte del Pordenone (proprietario del cartellino), nè da parte del ragazzo e del suo entourage. Il ragazzo si trova molto bene a Pontedera e ha intenzione di raccogliere il maggior successo personale possibile, anche perché coinciderebbe con le fortune della squadra. Si tratta di un giocatore in grande ascesa, che si era un pochino perso ma sulle sue doti in tanti avrebbero scommesso: diciamo che abbiamo avuto fortuna e bravura nell'andare a prendere il giocatore giusto nel momento giusto, così come fu per Pesenti e Scappini in passato, ad esempio.

Il 2022 è l'anno del 110° anniversario per il Pontedera. Cosa si augura per i colori granata?

Dobbiamo prima di tutto mantenere la categoria, su questo non c'è il minimo dubbio, e prepararsi al meglio, programmando, perché si va verso le riforme, che ancora non so quando ci saranno ma sicuramente ci dovremo far trovare pronti. Poi, se per il terzo anno di fila raggiungessimo i playoff sarebbe fantastico per tutti: società, squadra, tifosi. Sarà un anno determinante non solo per ottenere l'ennesima salvezza, ma anche per pianificare il futuro.

Ringraziamo Paolo Giovannini per la disponibilità.

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