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Ac Pisa 1909, è mistero sulla cessione: società ligure avrebbe la prelazione

Quando sembrava tutto fatto per la cessione a Lucchesi, ecco che la Ansap Service Srl afferma di vantare una prelazione e una proposta d'acquisto formalizzata. I tifosi: vogliamo chiarezza. Domenica assemblea cittadina per decidere cosa fare

La cessione del Pisa è sempre più un mistero. Quando ormai la città era concentrata sulla trattativa d’acquisto che vedeva protagonista Fabrizio Lucchesi, ecco che la società ligure Ansap Service Srl attraverso le colonne de Il Tirreno afferma di vantare una prelazione datata 27 luglio (con 200mila euro versati) e una proposta d'acquisto formalizzata mercoledì 12 agosto. Intanto i tifosi, che sono soci del club (con l'1% delle quote), vogliono vederci chiaro e hanno convocato per domani 16 agosto un'assemblea pubblica.

LUCCHESI E I TIFOSI. Lucchesi nei giorni scorsi ha trovato un accordo di massima con Battini per la cessione dell'Ac Pisa. Ieri mattina il Comitato presieduto dall'avvocato Andrea Bottone ha incontrato i tifosi, con un esito interlocutorio.

"Il comitato vecchio cuore Nerazzurro - scrivono i tifosi a fine incontro - comunica di avere incontrato alla presenza dell'assessore Sanzo, il signor Fabrizio Lucchesi che ha illustrato la propria posizione in ordine alla trattativa con Battini. Precisiamo che Lucchesi ha solamente illustrato la propria idea di progetto sportivo, non siamo quindi in grado di giudicare la reale solidità economica di questo progetto. Ciò detto, al fine di determinarsi in ordine alla rilascio dell'eventuale gradimento ed alla rinunzia alla prelazione, l'assemblea pubblica organizzata dai gruppi della Nord è anticipata a domenica 16 alle 21,30. La sede dell'assemblea verrà comunicata".

ASSEMBLEA PUBBLICA. I gruppi della Curva Nord sono poi nuovamente intervenuti per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda. "Facendo parte del Comitato - proseguono i tifosi - siamo stati chiamati da Lucchesi per avere il famoso via libera con gradimento e rinuncia alla prelazione, e poter così eventualmente chiudere trattativa con Battini. Noi siamo andati alla riunione con l'obiettivo di sapere i nomi dell'imprenditore (o imprenditori) che acquisterebbe il Pisa, per poi, come Comitato, fare i normali controlli sulla sua reale sussistenza economica e renderli pubblici. Era anche nostro desiderio conoscere la reale situazione contabile del Pisa e il reale costo di questa operazione. Chiaramente la famosa firma di delibera era legata alla reale condizione di questi imprenditori. Quindi, non essendo stati messi al corrente durante la riunione dell'identità di questi imprenditori, ad eccezione dello stesso Battini che rimarrebbe con quote minoritarie, non possiamo firmare al buio. E anche i famosi conti (e il famoso bilancio della Ac Pisa) non li abbiamo visti neanche in questa occasione".

"Abbiamo deciso - concluono i gruppi della Curva Nord - di prendere la decisione finale insieme a tutta la tifoseria domenica all'assemblea cittadina. Come Curva stiamo pensando anche all'eventualità di restituire la quota dell'1%, dato che alla fine serve a poco e noi non possiamo fare da garanti di persone di cui non conosciamo nemmeno il nome. Lucchesi ha parlato quasi esclusivamente del suo ipotetico progetto sportivo e di come intenderebbe gestire la società. Tutte queste tematiche verranno affrontate alla riunione di domenica. Chiunque ha a cuore questo problema e tiene veramente alle sorti del Pisa deve partecipare all'assemblea. Troppo facile giudicare sempre a sproposito senza metterci mai la faccia e senza sapere come realmente stanno le cose".

I LIGURI. La società ligure Ansap Service Srl attraverso le colonne de Il Tirreno ha reso pubblico un comunicato in cui si afferma di aver sottoscritto il 27 luglio scorso, una scrittura privata con il presidente Battini, con la quale le due parti istituivano la prelazione sull’eventuale cessione di quote da parte del presidente.

In virtù degli ultimi accadimenti la proposta formale di acquisto è del 90% delle quote. Questo nonostante non siano giunti documenti ufficiali certificanti la situazione debitoria dell’Ac Pisa. L'azienda si impegnerebbe a coprire, dal momento della sottoscrizione del preliminare avanti notaio, il 90% delle prossime imminenti scadenze, e si renderebbe disponibile ad accollarsi il debito che dovrebbe essere di poco superiore ai 2 milioni di euro. Infine riconoscerebbe, al 30/9, una buona uscita di 200mila euro a Battini.

Il problema è che la somma è già stata messa a disposizione di Battini sotto forma di sponsorizzazione di modo che potesse coprire il pagamento degli stipendi scadenti al 31/7. L’Ansap, inoltre, sottolinea nel suo comunicato che la proposta di acquisto è stata formalizzata e subito accettata da Battini in data 12/8 e che ieri sarebbe stato in programma un appuntamento dal notaio, poi arbitrariamente annullato dal presidente nerazzurro.

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