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Cessione Pisa 1909: Carrara Holding accetta la proposta di Magico

Nel pomeriggio di mercoledì la comunicazione della proprietà, che riporta le condizioni a cui l'affare può dirsi concluso. I tifosi si radunano in Piazza Mazzini

Adesso sembra fatta, sul serio. Con un comunicato a firma Lorenzo Petroni e Giorgio Taverniti, la Carrara Holding, proprietaria del Pisa, "accetta la proposta di prezzo e condizioni essenziali per la cessione del 100% del capitale sociale dell'Ac Pisa 1909 formulata da Magico".

Fissate le clausole. Alla stipula del contratto finale dovrà essere stato approvato il bilancio al 30 giugno 2016 e depositata una nuova fidejussione presso la Lega, in sostituzione rispetto quella fatta dalla società venditrice. Poi ci sarà il pagamento, fissato in 1,8 milioni di euro.
Previsti bonus rilevanti da pagare per Magico in caso di promozioni: 2 milioni per la prima promozione in serie A e 1,5 milioni in caso di permanenza in serie A per il primo anno, o per una seconda promozione in caso di retrocessione. Questi bonus non hanno limiti di tempo e valgono anche per i nuovi compratori.

Per quanto riguarda invece le vicende in sospeso si legge che Carrara Holding pagherà quanto dovuto al Dg Lucchesi in base al vigente contratto in scadenza il 30 giugno 2017, ma che non corrisponderà altro per il lato debitorio. Al pari la proprietà uscente non potrà vantar diritti su ulteriori attivi o passivi relativi a provvedimenti giudiziari, lodi arbitrali e accordi legati alla vicenda Battini.
Si specifica a chiusura del comunicato che queste previsioni sono "le uniche obbligazioni e condizioni tra le parti, ed annullano ogni ipotesi pattizia o condizione prevista da qualsivoglia offerta precedentemente formulata".

Ora si attende l'ok definitivo da parte del gruppo Corrado per sciogliere definitivamente ogni dubbio sul passaggio della società.

TIFOSI IN PIAZZA MAZZINI. L'accettazione dell'offerta da parte di Petroni è arrivata praticamente in contemporanea al presidio che i tifosi avevano organizzato davanti alla Prefettura per protestare contro la famiglia Petroni. Tra gioia e incredulità, striscioni, bandiere e fumogeni hanno colorato il centro pisano.

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