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Pisa S.C. 1909, parla Corrado: "L'Arena Garibaldi non può più sopravvivere con le deroghe"

Il presidente del club nerazzurro ha riassunto i passi compiuti verso la realizzazione del progetto di restyling dello stadio, ed ha stilato un bilancio personale sull'anno ormai agli sgoccioli

"Il Pisa e Pisa non possono più permettersi ritardi nella questione stadio". Il presidente Giuseppe Corrado non utilizza mezzi termini nell'esposizione del suo pensiero riguardo al tema della ristrutturazione dell'Arena Garibaldi e del bilancio del 2017.

Il progetto va avanti

"Nonostante alcuni piccoli intoppi che abbiamo trovato sul nostro cammino, posso ritenermi soddisfatto circa lo stato di avanzamento del progetto per il restyling dello stadio", commenta il numero uno nerazzurro. Il presidente spiega che l'impianto cittadino già dal 1 gennaio 2018 potrebbe incorrere in ulteriori problematiche che soltanto con nuove deroghe non impediranno ai tifosi di accedere ai diversi settori. "Pisa corre il rischio concreto di dover migrare già dal prossimo anno per poter assistere alle partite interne di campionato - spiega Corrado - per noi come società e per la città intera sarebbe un danno enorme. Non possiamo e non vogliamo arrivare a questo punto: la ristrutturazione dello stadio è un tema ormai improrogabile, e siamo sicuri di percorrere la strada giusta verso questo obiettivo". "Entro dodici mesi dovremo installare i seggiolini in tutto lo stadio - spiega il presidente - perché queste sono le indicazioni appena pervenute dalla Federcalcio. Il piano di risanamento potrà andare incontro a qualche piccola deroga soltanto se daremo garanzia della ristrutturazione di tutto lo stadio. Ecco perché non possiamo ritardare questo percorso". Nel giro di circa dieci mesi, dal momento della partenza dei lavori - che il presidente si augura sia fissata per l'estate 2018 - l'Arena Garibaldi potrà opsitare già 9000 posti, tutti a sedere e integralmente coperti.

Corrado si sofferma poi sulla parte sportiva, esprimendo la sua totale fiducia verso l'organico e su quanto finora ottenuto dall'allenatore e dai calciatori. "Potevamo avere un pizzico in più di fortuna in alcuni frangenti di campo, e anche nella gestione di qualche infortunio. Purtroppo però il calcio è fatto di episodi, e bisogna accettarli senza neanche commentarli troppo". La classifica parla di un Pisa attualmente al terzo posto, a undici punti dalla vetta. "Forse qualche singolo avrebbe potuto darci di più. E' il caso di Negro per esempio. Il ragazzo stesso lo ha ammesso, e come lui tutta la squadra vuole accelerare il passo nella seconda parte dell'anno. Niente è precluso, bisogna continuare a lavorare".

"In ogni caso la nostra formazione ha un potenziale enorme - commenta Corrado - non nascondo che in sede di allestimento della rosa credevamo di dover fare la corsa sull'Alessandria. Il Livorno ci ha sorpreso, perché ha dato prova di enorme solidità. Ma non è un risultato che nasce dal caso: hanno l'impianto dello scorso anno, perciò sono al primo posto in maniera meritata. Stanno viaggiando ad un ritmo decisamente importante, ma noi proveremo a dare loro fastidio fino in fondo. Poi se dovessimo giocarci i playoff, lo faremo per vincerli".

Non c'è soltanto il campo a tenere banco nel bilancio del presidente nerazzurro sull'anno che sta per terminare. "Abbiamo speso tanto, forse troppo, per rilevare la società. Tutti ci hanno indicato in Fabio Petroni il capro espiatorio del disastro che abbiamo trovato nei conti quando siamo arrivati, ma mi preme sottolineare che gran parte delle problematiche che abbiamo affrontato sono il frutto di gestioni errate anche nelle annate precedenti a quella targata Petroni".

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