Cus Pisa Golf nell'Olimpo del "green": la Federazione dà l'ok
Il campo di Via Chiarugi sta riscuotendo un grande successo tra persone di tutte l'età: nonni e nipoti si cimentano in questo sport gli uni accanto agli altri alla ricerca del lancio perfetto
Il Cus Pisa Golf è stato riconosciuto, nella riunione della Federazione Italiana Golf come struttura ufficiale e riconosciuta per la pratica del gioco. La provincia di Pisa, in questo modo, arriva a contare ben quattro strutture dedicate al golf, seconda soltanto alla provincia di Firenze, che ne ha cinque.
Inoltre il Comune di Pisa, che ha già le due importanti strutture di Tirrenia, il Golf Club Tirrenia con un percorso di 9 buche, e il Cosmopolitan Golf con un percorso di 18 buche, si trova ad essere, grazie al CUS Pisa Golf, il comune in Toscana con maggior numero di campi e strutture dedicate a questa disciplina sportiva.
Visitando la nuova struttura del Cus Pisa Golf, si incontrano golfisti di ogni età: dalla bambina di sette anni, al professionista, al pensionato settantenne, tutti accomunati dalla stessa grande passione.
“Sembra che l’uomo trasferisca nel volo della pallina il proprio sogno di volare e, vederla partire con la giusta traiettoria nel celeste del cielo, è una sensazione unica” sostiene Massimiliano Schneck, responsabile della sezione, che ha fatto della passione per il golf una professione, da ormai venticinque anni.
Gli appassionati sono in continuo aumento, perchè si può iniziare a qualunque età, si gioca a contatto con la natura, in un contesto piacevole dove è possibile, diversamente da tantissimi altri sport, giocare e fare anche due chiacchiere tra un colpo e l'altro. Inoltre strutture come quella del Cus Pisa hanno finalmente modificato quel concetto di “sport di elite” che il golf si trascina dietro da sempre. Giocare al CUS costa molto meno che iscriversi ad una palestra, ed i corsi per neofiti sono economicamente accessibili a tutti.
Nicola Grande è un veterano e frequentatore della struttura di Via Chiarugi: “Il bello del golf è che la ricerca del movimento perfetto, ad ogni età, non ha mai fine. Quando senti che il corpo ha fatto il movimento giusto e il sibilo della pallina colpita ti entra nella testa prima di cercarla con la coda dell'occhio in cielo, è sempre una sensazione unica. L'unico rammarico è non aver iniziato a giocare in gioventù: ho perso una grande opportunità”.
