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Giana Erminio - Pisa: le pagelle | Squadra corta e compatta, con la voglia di vincere

Mister Petrone ha centrato un successo a tutto tondo nel suo esordio. Da Voltolini a Eusepi, tornato al gol: tutti hanno contribuito in maniera decisiva

Un Pisa corto, compatto, con la proverbiale 'bava alla bocca' tanto necessaria in Serie C per riuscire a conquistare punti anche nei campi più complicati. Diciamocela tutta: è stato un bel Pisa quello che ieri sera è coinciso con la gara d'esordio sulla panchina nerazzurra di Mario Petrone. Il tecnico campano nei tre giorni di ritiro a Novarello ha lavorato più sulla testa dei suoi giocatori che non sulle gambe. L'ex tecnico di Ascoli e Catania nelle dichiarazioni post partita, dall'esterno del 'Città di Gorgonzola', ha parlato chiaro: "Io sono venuto qui per portare il Pisa in B. E per farlo dobbiamo creare una mentalità da squadra vincente". Il primo passo, anzi i primi quattro, verso questo obiettivo sono stati compiuti. Addirittura capitalizzando con un cinismo ed una precisione inusuali, visto il trend dell'organico da inizio stagione, tutti o quasi i calci piazzati calciati nell'arco dei 95' minuti. Quattro reti su calcio da fermo sono merce rara dalle parti della Torre pendente. E se è vero che una rondine non fa primavera, forse quattro aiutano a pensare che momenti migliori siano un po' più vicini dalle parti dell'Arena Garibaldi.

Squadra in leggera flessione

Taliento 6, Seck 5.5, Montesano 5, Bonalumi 4.5, Perico 5.5, Iovine 5.5, Greselin 6, Marotta 5.5, Chiarello 5 (dal 77' Capano sv), Bruno 6.5, Perna 5 (dal 68' Okyere 5.5). 

All. Albè 5: non è stata sicuramente una delle migliori prestazioni della sua Giana Erminio. Ieri i lombardi sono apparsi in flessione, sia mentale che fisica, al cospetto di un Pisa finalmente più affamato dell'avversario nella ricerca del gol. I biancocelesti anche con un pizzico di fortuna erano anche riusciti a riequilibrare le sorti della gara, grazie ad uno dei tanti guizzi del 'sempreverde' Bruno. Sempre il numero 9 all'alba della ripresa ha provato a piazzare il sorpasso con un colpo di genio dei suoi, ma sulla parata di Voltolini si è spenta anche tutta la verve della Giana. Da lì in poi il Pisa ha ripreso il sopravvento in ogni zona di campo, e per gli uomini di Albè non c'è più stata partita. L'esperto tecnico lombardo ha anche la scusante delle troppe assenze condensate nelle linee offensive: una mancanza che per una piccola 'cenerentola' come la Giana Erminio è inevitabile scontare. L'obiettivo dei playoff resta in ogni caso alla portata.

Tutti per uno, Petrone ne ha per tutti

Voltolini 6+: sfortunato sul colpo di testa di Bruno che vale il pareggio, tradito sia dal campo che dai suoi tacchetti. Attento e concentrato in occasione del tiro precedente di Seck, e nel secondo tempo quando sbarra la strada ancora al calvo numero 9, e quando si oppone con gambe e mani alla carambola finale davanti alla sua porta prima del 2-4 firmato da Perico. Merita la conferma da titolare.

Birindelli 6+: qualcosa il dinamico terzino destro 'made in Pisa' concede qualcosa ad avversari atleticamente e tecnicamente più dotati di lui. Ma quando si tratta di spingere per accompagnare l'azione e fornire assist vincenti non si tira indietro. Si fa trovare puntuale sulla palla che serve a Eusepi per il gol dell'1 a 0. 

Lisuzzo 6.5: soffre forse qualcosa più del dovuto Bruno nel primo tempo. Si fa anticipare troppo facilmente in occasione del pareggio, sempre dal numero 9 biancoceleste, ma poi nella ripresa gioca da 'Sindaco'. Oltre al gol del nuovo e decisivo vantaggio, alza un muro invalicabile al limite dell'area di rigore nerazzurra. Come essere decisivi a 37 anni suonati.

Sabotic 6.5: partito fra le critiche e lo scetticismo di gran parte del suo pubblico, il centrale montenegrino con le settimane ha saputo ritagliarsi uno spazio sempre più grande all'interno della migliore difesa del girone. E se poi inizia anche ad essere pericoloso nell'area avversaria, l'immediato futuro non può che essere roseo.

Filippini 6+: sbaglia pochissimo nei 95' disputati al 'Città di Gorgonzola'. Dalla sua parte ha un cliente scomodo come Iovine, ma riesce a tenerlo a bada senza troppe difficoltà. Serve il cross del definitivo 4-2.

Gucher 6.5: mister Petrone gli chiede un maggiore dinamismo, e l'austriaco risponde con una prova a tutto campo. Imposta, corre e tampona là dove c'è bisogno. Senza mai abbassare i giri del motore o la tensione.

Maltese 6.5: finalmente il mancino regista scuola Palermo torna a giocare sui livelli tenuti nella prima parte della stagione. A differenze delle ultime uscite, non commette errori di palleggio, facilitando anche i compagni nella gestione del gioco. (Dal 70' Izzillo 6: subentra con il compito di schermare la difesa e proteggere il vantaggio acquisito. Lo fa nel migliore dei modi).

Lisi 7: soffre un po' Seck nella prima parte del secondo tempo, ma quando mette la quinta e parte in progressione riesce sistematicamente ad arrivare sul fondo e creare dei pericoli per la difesa lombarda. Dalle sue accelerazioni nascono il calcio d'angolo del secondo gol e la punizione del terzo. (Dall'88' De Vitis sv).

Di Quinzio 6+: rispetto al collega sulla fascia opposta, interpreta il ruolo di esterno con maggiore classe e tecnica, lasciando qualcosa invece sul piano della rapidità. Ma quando il giocatore lombardo gioca con le idee chiare e la mente sgombra da troppi ricami, diventa decisivo. (Dall'88' Sainz Maza sv).

Eusepi 7 il migliore): il numero 23 gioca su tutto il fronte offensivo, svariando da destra a sinistra per proteggere la palla e favorire la salita della squadra ed il pressing intenso del primo tempo. Imperioso lo stacco in occasione del primo gol: finalmente un movimento da bomber d'area vero. Cattivo e concentrato anche nel secondo tempo, quando sfiora prima la rete con un destro potentissimo dal limite, e propizia poi il quarto gol nerazzurro con un altro colpo di testa ben indirizzato. (Dal 77' Ferrante sv).

Negro 6+: dialoga con convinzione e continuità con Eusepi, giostrando il pallone anche sulla trequarti con classe ed esperienza. Da una sua apertura nasce il gol che sblocca la gara. Non arriva alla conclusione personale, ma disputa comunque una prestazione preziosa. (Dal 69' Masucci 6: il fatto che lo sgusciante attaccante campano sia rientrato in campo dopo due soli turni di stop a causa dell'infortunio al ginocchio è un'ottima notizia).

All. Petrone 7: poche idee innovative dal punto di vista tecnico-tattico, ma tutte tremendamente chiare e precise. L'allenatore sardo d'adozione ha lavorato e lavorerà da qui alla fine della regular season per inclulcare nella mente dei suoi giocatori quella consapevolezza tante volte auspicata ma mai trovata. Tecnicamente il Pisa è, senza dubbio, una delle migliori compagini di tutta la Serie C. Camplone ha pochissimo tempo per riuscire a far affiorare in superficie queste certezze che con il trascorrere delle partite erano affondate in profondità. In particolare la squadra dovrà fare tesoro di un concetto espresso dal nuovo allenatore dopo il fischio finale: guardare agli errori del passato è una cosa inutile. Ciò che conta per il Pisa è il presente e la volontà di migliorare costantemente nel futuro: i nerazzurri quindi devono fare tesoro di tutte le cose buone fatte vedere ieri a Gorgonzola, e su queste costruire ottimismo, positività e voglia di contunuare a vincere.

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