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Venerdì, 19 Aprile 2024
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U.S. Città di Pontedera: cessioni illustri? L'importante è valorizzare i giovani

La sessione di mercato appena conclusa sarà ricordata come quella degli addii inaspettati di Grassi e Caponi, ma in casa granata la filosofia resta la solita. “Puntare sui giovani e bilancio in ordine sono le nostre priorità” dice il presidente

Ricci, Paparusso, Della Latta, Allegra, Grassi e Caponi. Ecco la lista dei giocatori che hanno lasciato Pontedera nel mese di gennaio. Al loro posto sono arrivati Libertazzi, Anacoura, De Cenco, Ceciarini e i giovanissimi Bennati e Lombardo. Una sessione di mercato che sembrava davvero fredda per il club granata. Quasi una mini rivoluzione a campionato in corso. Ma per scaldarsi nella città della Vespa basta poco. Il tesoretto ricavato dalla cessione dei pezzi più pregiati (Grassi e Caponi) è stato reinvestito per gli acquisti, ma sarà fondamentale anche per programmare la prossima stagione. Perchè la gestione della società viene prima di tutto. Anche a costo di privarsi dei giocatori migliori.

“Non era nei nostri programmi lasciar partire Grassi e Caponi - dice il presidente Gianfranco Donnini - ma hanno ricevuto delle richieste importanti ed era impossibile trattenerli”. L'attaccante è stato ceduto all'Ascoli. L'ex capitano ai vicini del Pisa. “Non sono giocatori facili da rimpiazzare dal punto di vista tecnico, ma con il gruppo che abbiamo e i rinforzi scelti dal nostro direttore Giovannini dico che la salvezza resta un obiettivo ampiamente alla nostra portata”.

Il Pontedera confida proprio nell'abilità del dg Paolo Giovannini per assicurarsi i migliori giovani in circolazione nei club professionisti e tra i dilettanti. “E' il miglior direttore della Lega Pro - spiega Donnini - e ha appena rinnovato il contratto fino al 2017. Per una società come la nostra che punta sulla valorizzazione dei giovani è la persona ideale”. Alla voce 'entrate' infatti il Pontedera inserisce i contributi versati dalla Lega Pro alle società che schierano i cosiddetti 'under', ma punta a fare cassa anche attraverso le cessioni dei talenti fatti in casa. Come Arrighini e Regoli, ceduti lo scorso giugno in serie B all'Avellino, tanto per fare un esempio.

La società pontederese funziona proprio come un'azienda. Per questo è importante far quadrare i conti. “Siamo 13 soci e per noi è fondamentale avere bilanci in ordine. Non andiamo mai oltre il nostro budget e grazie alla competenza di Giovannini e all'abilità di un allenatore come Paolo Indiani e il suo staff possiamo essere competitivi anche senza spendere cifre folli”.
Per raggiungere la salvezza basta e avanza.    

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