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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Pescara – Pisa 3-0: le pagelle | Marconi ci prova, Gori respinge un rigore; il resto dei nerazzurri crolla

Prestazione decisamente negativa da parte degli uomini di Luca D'Angelo, travolti dal maggior tasso tecnico del Pescara

Il Pisa incappa nella peggior prestazione dall’inizio del campionato e torna sotto la Torre con tre reti al passivo senza aver mai praticamente dato l’impressione di essere in partita. I nerazzurri approcciano male la gara e la finiscono peggio, irretiti dal palleggio abruzzese e quasi impotenti di fronte alla manovra avversaria.

Il Pescara

Kastrati 6, Zappa 6, Scognamiglio 6, Bettella 6.5, Masciangelo 6, Palmiero 6 (dal 61’ Drudi 6), Busellato 6 (dall’80’ Palmucci sv), Memushaj 7, Machin 7.5, Galano 7 (dall’80’ Pavone), Borrelli 6.5. All. Zauri 6.5

Impotenti

Gori 6.5 (il migliore): il portierone nerazzurro prova a tenere a galla i suoi respingendo al mittente il rigore di Galano. Però viene lasciato solo di fronte agli affondi che portano il Pescara a segnare tre gol.

Belli 6: prova a spingere con continuità sulla fascia destra. A fine primo tempo però deve alzare bandiera bianca per un fastidio muscolare. (Dal 44’ Liotti 5.5: viene schierato da terzo centrale difensivo e finisce nel calderone finale insieme ai compagni).

Benedetti 5.5: quando di fronte a lui incrociano i rapidissimi Machin e Galano sono dolori. Va un po’ meglio sulle palle alte.

Ingrosso 5.5: si perde clamorosamente Borrelli in occasione del primo gol. Poi tenta di rimettersi in carreggiata sfruttando l’esperienza.

Lisi 5.5: più confusionario del solito sulla fascia sinistra, dove fatica terribilmente a incidere.

Gucher 5: impalpabile in mezzo al campo e scherzato da Memushaj quando il capitano albanese lo salta nettamente per lanciare in porta Galano in occasione del secondo gol pescarese.

Verna 5.5: ci mette tanta corsa e tantissima volontà, ma intorno a lui i compagni lo seguono poco.

Di Quinzio 5: il numero 10 vive un pomeriggio del tutto negativo, sia in fase di filtro che di costruzione della manovra dove non trova mai la giocata che potrebbe accendere la luce.

Siega 5: parte trequartista con il compito di infastidire i costruttori del gioco biancoceleste, termina esterno destro. In entrambe le posizioni però non si mette mai in mostra. (Dal 64’ Marin 5.5: prova a dare la scossa ai compagni con la sua elettricità. Ma l’elettrocardiogramma rimane piatto).

Fabbro 5.5: ha sul destro la palla del possibile pareggio un attimo prima dell’intervallo, ma è bravo Kastrati in uscita a fermarlo. Nel secondo tempo è fra gli ultimi ad ammainare la bandiera nerazzurra.

Marconi 6: è l’unico che cerca di portare pericoli alla porta pescarese. Scalda i guantoni di Kastrati dopo 58 secondi, poi sfiora la traversa a cavallo dell’intervallo in due occasioni e colpisce di testa troppo centralmente sul cross di Lisi. (Dal 67’ Moscardelli 5.5: la gara ormai è già indirizzata e il punteggio pesante non aiuta i compagni a fargli arrivare palloni giocabili).

D’Angelo 5: il suo Pisa viene spazzato via dal campo in una partita che il Pescara ha amministrato senza dover sudare troppo. I nerazzurri al cospetto di un avversario più dotato tecnicamente si ritrovano troppo spesso a correre a vuoto, finendo così per soccombere. Il dato delle tre trasferte consecutive concluse con la sconfitta è sintomatico del momento attraversato dai ragazzi di D’Angelo: il maggior tasso qualitativo degli avversari sta imponendo a Gucher e compagni il pagamento di un conto salatissimo, ma il Pisa del pomeriggio dell’Adriatico è stato letteralmente irriconoscibile.

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