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Pisa 1909, caos societario: spunta una cordata milanese, Lucchesi all'addio

Primi contatti fra un gruppo di imprenditori vicini a Gattuso con l'entourage di Petroni, ma il prezzo è alto: 8 milioni. Intanto il Dg incontra gli ultras ed afferma che andrà via

Una cordata milanese e Lucchesi pronto a dimettersi. Ma per entrambe le novità il condizionale è d'obbligo.
Quella di ieri, giovedì 4 agosto, è stata un'altra ennesima giornata di ordinaria follia in casa Pisa dove tutto è successo, su tutti i fronti: e il primo impegno ufficiale si avvicina, considerando che domenica 7 agosto è in programma la sfida di Tim Cup del 'Rigamonti', che opporrà i nerazzurri al Brescia. Ma con quale allenatore la squadra, o quello che di essa rimarrà, affronterà la trasferta in Lombardia? Perché un primo nodo da sciogliere è proprio questo, chi sarà la prossima guida tecnica di una squadra dove qualche calciatore starebbe pensando alla rescissione, il neo acquisto Gennaro Scognamiglio su tutti: il difensore ieri non dovrebbe essersi allenato, e sarebbe quanto mai lusingato dall’offerta del Novara, anche se su di lui è in forte pressing il Benevento.

Qualora però mister Gattuso torni, il classe ’87 potrebbe fare un passo indietro. E le possibilità che il mister torni ci sono, dato che è spuntata una cordata milanese di persone vicine all’ex campione del mondo pronta a rilevare il club. Peccato però che la buona offerta della stessa non collimi con l’eccessiva richiesta della sponda romana attualmente al capo del Pisa: 8 milioni la cifra per la quale Petroni venderebbe il club. Non si può quindi al momento parlare di trattativa vera e propria, ma un primo interesse verso la società c’è stato, e sembra non essere l’unico.

A ogni modo chi potrebbe salutare la piazza è il dg Fabrizio Lucchesi, ieri da solo in una sede svuotata dai romani che hanno trasferito tutto nella capitale, rendendo quindi impossibile lo svolgimento della normale amministrazione in Toscana. Stanchi delle sue promesse mai mantenute, e delusi dal fatto che Petroni è stato portato a Pisa proprio da lui, gli ultras nerazzurri hanno avuto un confronto teso con il direttore, sul quale hanno poi offerto il resoconto in un comunicato:
“I gruppi organizzati della Curva Nord, dopo la giornata di ieri nella quale ancora una volta la tifoseria nerazzurra ha dimostrato una totale compattezza nel voler mantenere il solido gruppo della passata stagione, nella giornata odierna hanno appreso con entusiasmo l'esistenza di una cordata vicino a Gattuso intenzionata ad acquistare la società, mantenendo così l'attuale gruppo. Siamo oltremodo incazzati per l'enorme e sproporzionata cifra richiesta dall'attuale proprietà, cifra che sembra ancora di più una presa di culo ed una sfida nei confronti di una città che ha ampiamente dimostrato di non volere più questi banditi. Invitiamo con vigore le istituzioni a riflettere su questa ulteriore ridicola provocazione e che le stesse si facciano da garante nell'assicurare un immediato passaggio dell'attuale società. Poche ore fa, dopo numerosi giorni di latitanza del direttore sportivo Fabrizio Lucchesi lo abbiamo 'beccato' in sede e gli abbiamo espresso il parere nostro e dell'intera città, che lo ritiene un bugiardo doppiogiochista. Più volte abbiamo ribadito che nel ruolo di D.S. egli è ritenuto valido, ma la cosa che noi non possiamo tollerare è che lui, oltre ad avere sempre mentito all'intera piazza al punto di non essere più creduto da nessuno (dall'estate scorsa più volte ha giurato sui figli che avrebbe lavorato onestamente e con trasparenza) è la persona che pur di mentire ci ha portato in casa questi banditi, cosciente che lo fossero. Messo davanti ai fatti e, rendendosi conto che non può più lavorare a Pisa, ci ha assicurato che in un modo o in un altro si dimette dal proprio ruolo. Ribadiamo che i tempi sono brevi e la nostra pazienza è finita, invitiamo la città ad continuare ad essere unita per raggiungere un obiettivo sempre più vicino: VIA I BANDITI DA PISA”.

Non resta quindi che attendere quelli che saranno gli sviluppi odierni.

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