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Pisa 1909 e Petroni, ancora guai: sequestrate licenze e conti di Terravision

La misura preventiva è arrivata al termine di un'indagine della Guardia di Finanza di Roma iniziata nel 2013

Nuova tegola per Fabio Petroni, presidente del Pisa e patron della Terravision. Dopo gli arresti domiciliari il comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinata dalla Procura di Roma, ha infatti disposto, al termine una complessa attività d'indagine avviata nel corso del mese di settembre 2013 sulle aziende operanti sotto il marchio Terravision, il sequestro preventivo dell'intero complesso aziendale della società: sono state sequestrate così le licenze per i trasporti di linea Roma-Ciampino-Fiumicino, Pisa/aeroporto-Firenze e Orio al Serio-Milano, i conti correnti bancari, i contratti commerciali e 13 bus dell'azienda.

"Le indagini - affermano in una nota le fiamme gialle - hanno permesso di scoprire come gli amministratori di alcune società si siano sottratti al pagamento di ingenti debiti tributari e previdenziali, attuando manovre elusive volte a rendere sostanzialmente inefficace la procedura di riscossione coattiva. In particolare, la società titolare dei contratti con gli aeroporti, proprietaria anche degli autobus e delle licenze, era stata posta in liquidazione subito dopo aver ceduto ad una 'testa di legno' l'unico ramo d'azienda produttivo. Tale cessione era stata effettuata al solo fine di limitare, in capo alla società cedente, la possibilità di essere chiamata in causa sotto il profilo della responsabilità economica solidale, solamente con l'irrisorio valore del ramo d'azienda ceduto".

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