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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Pisa - Arzachena 2-0: le pagelle | I nerazzurri hanno ripreso a correre trascinati da Di Quinzio

Prestazione ottima del numero 10 contro i sardi: gol e assist per lui, in una partita giocata molto bene da tutta la squadra

Il Pisa va: i nerazzurri sono tornati a correre, sia in termini puramente pratici che di classifica. Dopo i diversi passaggi a vuoto vissuti nel mese di novembre, la squadra di mister D'Angelo in soli tre giorni ha parzialmente raddrizzato una situazione che stava assumendo una pericolosa china. Nel 2-0 all'Arzachena di ieri sera c'è tutto: agonismo, cinismo, fisicità, intelligenza. Il Pisa è stato padrone del campo e con merito si è portato a casa tre punti pesanti alla luce dei risultati delle dirette concorrenti per i primi posti della graduatoria.

Di Quinzio sugli scudi

Gori 6: altra partita nella quale il portiere nerazzurro si meriterebbe un 'senza voto'. Nessuna parata all'attivo, ma molte buone uscite in presa alta che fanno bene alle coronarie dei tifosi nerazzurri e alla tranquillità dell'intero reparto difensivo.

Liotti 6: affronta senza grosse problematiche gli avversari che gli si presentano davanti. Dal suo mancino parte la punizione che al 3' viene trasformata in rete da Di Quinzio. Attento in fase difensiva: viene toccato duro e D'Angelo lo richiama in panchina per precauzione in vista della partita di domenica 16 dicembre a Pontedera. (Dal 60' Izzillo 6: entra in campo quando la partita ormai non ha più niente da dire. Presidia bene la sua zona di campo).

Masi sv: soltanto 5' all'attivo per il centrale genovese. Ci auguriamo che il problema muscolare avvertito non sia grave: per lui e per la sua sfortunata carriera, e per il Pisa che ha un disperato bisogno di centrali di ruolo. In forte dubbio per Pontedera. (Dal 6' Brignani 6: ruvidità ed eleganza. Finalmente si è rivisto il giovanissimo difensore che tanto aveva stupito per costanza di rendimento nelle prime settimane della stagione).

Meroni 6.5: complice forse anche l'avversario di non primissimo livello, l'ex Paganese disputa una delle sue migliori gare in nerazzurro. Preciso e attento in ogni fase di gioco.

Lisi 6: meno tambureggiante rispetto alla gara con la Juventus U23 o con il Novara in Coppa Italia. Ma è comprensibile visto che non si è mai riposato da inizio anno. 

De Vitis 6.5: cuore, grinta e intelligenza tattica. L'ago della bilancia del centrocampo nerazzurro sfodera un'altra prova da assoluto top player della categoria. Chiude per esigenze di formazione come terzo centrale di sinistra, e non sfigura.

Gucher 6.5: il regista austriaco detta i tempi e le accelerazioni della squadra nel primo tempo. Nel secondo tempo palleggia e tiene a bada il timido pressing avversario con intelligenza.

Birindelli 6.5: spinge con continuità nel primo tempo, quando la squadra è impegnata nel massimo sforzo offensivo. Nella ripresa gestisce bene il risultato e le situazioni più intricate.

Di Quinzio 7.5 (il migliore): in Inghilterra direbbero 'he is on fire'. Il numero 10 nerazzurro va a fuoco: tecnica, dinamismo, senso della giocata e finalmente quel pizzico di cinismo sotto porta che gli consente di segnare il secondo gol consecutivo nel giro di tre giorni. La cavalcata di 60 metri che conduce all'assist per il raddoppio di Marconi è una delle cartoline più belle della prima parte del campionato.

Masucci 6: più dentro al gioco rispetto alla partita con la Juventus U23. Dialoga bene con Marconi e Di Quinzio, ma raramente riesce ad avere dei palloni pericolosi in mezzo all'area di rigore. (Dal 78' Cuppone sv).

Marconi 6.5: terzo gol consecutivo in altrettante gare disputate nel giro di sette giorni. Stavolta ne segna uno facile facile, ma una delle doti più importanti di un centravanti è quella di farsi trovare pronto al momento giusto. Sprinta per 60 metri per andare a recuperare Di Quinzio, involato verso la porta: la fame di gol c'è, ed è bene che rimanga a lungo. Nel primo tempo giganteggia anche sui palloni alti.

All. D'Angelo 6.5: gradualmente il tecnico abruzzese sta ritrovando il suo Pisa. Quello che fino alla fine di ottobre aveva convinto più o meno tutti dei suoi punti di forza: dopo quasi due mesi è tornata la vittoria in casa, che fa il paio con il successo centrato con la Juventus U23 e rilancia la compagine nerazzurra nelle posizioni di testa. C'è di che mangiarsi le mani per alcune occasioni perse nelle scorse settimane e per gli episodi sfortunati che si sono accaniti sulla squadra. Ma il Pisa adesso è tornato in carreggiata e, anche se la buona sorte continua a dimenticarsi qualche volta dei nerazzurri (Masi infortunato dopo 5' e Liotti toccato duro, in un reparto che vede già l'assenza di Buschiazzo per il problema alla spalla), può guardare con fiducia e convinzione ai prossimi impegni. Se è vero che tre indizi fanno una prova, allora si può affermare che il modulo con un solo centravanti e due rifinitori alle sue spalle è lo schema che meglio esalta le doti dell'organico e dà più certezze anche in fase difensiva. Dopo la vittoria a Lucca e con la Juve, ecco che arriva anche il successo con l'Arzachena. Miglior viatico per preparare la delicata trasferta sul campo di un lanciatissimo Pontedera non poteva esserci.

Troppe assenze

M. Ruzittu 6, La Rosa 5.5, Baldan 5.5, Busatto 5.5 (dal 33' Manca 5.5), Arboleda 6, Porcheddu 5, Gatto 5 (dal 46' Onofri 5.5), Casini 6 (dal 68' Bruni 5.5), Pandolfi 6, Sanna 5, D. Ruzittu 5.

All. Giorico 5: l'Arzachena è sembrata davvero poca cosa al cospetto di un Pisa che ha disputato il miglior primo tempo della stagione. In favore dei sardi occorre però sottolineare le numerosissime assenze che stanno falcidiando la rosa smeraldina nelle ultime settimane. Una condizione di emergenza che sta impedendo al tecnico di lavorare con continuità e con tranquillità: impossibile preparare al meglio le partite quando manca oltre la metà della formazione titolare. Nei primi 45' i sardi danno l'impressione di essere impotenti e frastornati di fronte alla spinta nerazzurra: il divario del tasso tecnico e una punta di sfiducia non consentono ai biancoverdi di rimanere in partita, rendendo di fatto inutile la ripresa. Mister Giorico al termine della gara non ha fatto mistero di attendere con ansia la fine del 2018 per potersi concentrare sul recupero di tutti gli infortunati e sul potenziamento in sede di mercato della rosa: come dargli torto.

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