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Pisa S.C. 1909: mercoledì in campo per la coppa, poi l'incertezza

Il 31 ottobre all'Arena Garibaldi i nerazzurri affronteranno l'Arzachena nel match valido per la Coppa Italia Serie C. Ancora nel caos invece il campionato

Si naviga ancora a vista in casa nerazzurra. Dopo lo stop imposto dalla Lega Pro in seguito alla sentenza del Tar che ha rimesso in corsa le società richiedenti il ripescaggio o la riammissione in Serie B, Moscardelli e compagni si stanno allenando con l'incognita della data di ritorno in campo per il campionato. L'unica certezza in questo scenario dominato dalla confusione e dall'incompetenza più volte mostrata dai vertici del calcio italiano è la partita di Coppa Italia di Serie C.

Halloween in campo

Il Pisa trascorrerà il pomeriggio di Halloween in campo. I nerazzurri ospiteranno all'Arena Garibaldi l'Arzachena nel match valido per i sedicesimi di finale (aperti i settori Tribuna Inferiore e Superiore). Alle 14.30 il fischio d'inizio di una partita che al termine dei 90' regolamentari dovrà esprimere una squadra vincente: se dovesse permanere l'equilibrio si procederà ai supplementari, e in caso di ulteriore parità si passerà ai calci di rigore. Questo impegno, dopo i recenti ribaltoni imposti dalla giustizia in merito al format che deve assumere il campionato di Serie B, da secondario è diventato improvvisamente molto importante. Mister D'Angelo infatti contro gli smeraldini proverà schemi e uomini con l'obiettivo di mantenere alta la concentrazione e la condizione psicofisica del gruppo.

Dopo le tre vittorie consecutive, la stagione nerazzurra sembrava aver preso il canale giusto. La sentenza del Tar di giovedì 25 ottobre ha invece nuovamente riportato l'orologio indietro di almeno un mese, scatenando un 'tutti contro tutti' che danneggia esclusivamente le società che con la Serie B non c'entrano niente. Il presidente Giuseppe Corrado nella giornata di venerdì 26 ha espresso il proprio pensiero in merito alla vicenda, arrivando persino a paventare il ritiro della squadra nel caso in cui non venga attuata una soluzione definitiva in tempi brevi. La reazione degli altri presidenti del Girone A, quello in cui milita il Pisa, non è stata però quella auspicata. Nel migliore dei casi la risposta è stata 'armiamoci e partite', con la maggioranza dei club che invece ha bollato come inopportuna questa ipotesi. Resta da vedere come reagiranno queste società quando ad essere improvvisamente rimandate saranno le loro partite.

Spiragli per il 4 novembre

La spessa coltre di nubi nere potrebbe però aprire un piccolo varco di luce. Dopo la sentenza del Tar, infatti, è arrivata quella del Consglio di Stato, al quale si è nuovamente appellata la Lega B per sostenere le proprie ragioni e confermare il format del campionato con 19 società. Il Consiglio ha nuovamente accordato parere positivo alle istanze del presidente Balata, numero uno della Serie B, sconfessando quindi ancora una volta il parere del Tar del Lazio, che invece aveva stabilito che la cadetteria sarebbe dovuta tornare immediatamente a 22 squadre. 

I nodi quindi sono ancora estremamente ingarbugliati, poiché c'è il rischio concreto che questo muro contro muro fra la Serie B e le società richiedenti riammissione/ripescaggio continui allo sfinimento. Domani, martedì 30 ottobre, la Figc ha però la possibilità di segnare un gol che potrebbe rivelarsi decisivo ai fini della definizione del caos. La Federazione si riunirà agli ordini del presidente Gravina per proporre una soluzione sulla base delle sentenze citate prima, e nelle utlime ore sta prendendo sempre più vigore un'ipotesi che potrebbe consentire al Pisa di tornare in campo già domenica 4 novembre.

Gabriele Gravina da mesi è uno dei più accesi sostenitori dell'illegittimità della Serie B a 19 squadre, e per questo potrebbe proporre una salomonica via di mezzo: sancire il reintegro della Virtus Entella in cadetteria, e risarcire profumatamente gli altri club che dovrebbero così restare in Serie C (Novara, Pro Vercelli, Siena, Ternana e Catania). Se domani questa proposta incontrasse il parere positivo della maggioranza, si potrebbe sbloccare anche l'impasse in cui vive da inizio campionato la Viterbese. La società laziale infatti verrebbe spostata dal Girone C al Girone A, prendendo proprio il posto del club di Chiavari, con la possibilità di scendere in campo per la prima volta domenica 4 novembre. E proprio i gialloblu del patron Camilli diventerebbero così il prossimo avversario del Pisa: il calendario infatti prevede la trasferta sul campo dell'Entella il prossimo fine settimana. La sostituzione dell'avversario sarebbe automatica, ed i nerazzurri potrebbero riprendere il loro cammino.

Tre sfide sicure a novembre

Come si può notare, però, il condizionale regna ancora sovrano. La vicenda potrebbe riservare ancora numerosi colpi di scena, e quindi ogni ragionamento sull'eventuale match del 4 novembre deve essere posticipato all'esito del consiglio federale di domani. Mister D'Angelo ed il suo staff però possono comunque lasciarsi andare ad un piccolo sorriso guardando alle gare che attendono il Pisa dalla prossima settimana.

Il calendario infatti non prevede altre sfide con società invischiate nel caos, e quindi tre appuntamenti del mese di novembre sono stati ufficializzati. Domenica 11 novembre in occasione dell'undicesima giornata il Pisa farà visita alla Lucchese (ore 16.30); domenica 18 novembre la dodicesima giornata verrà disputata all'Arena Garibaldi contro l'Olbia (ore 16.30); domenica 25 novembre per la tredicesima giornata i nerazzurri giocheranno a Carrara (ore 20.30).

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