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Pisa - Carrarese: le pagelle | Trovare un senso è impossibile

La squadra di Pazienza conferma tutti i propri limiti strutturali e caratteriali, incassando una sconfitta meritata ed emblematica di un'intera stagione

Per descrivere il momento attuale del Pisa prendiamo in prestito una delle frasi più celebri cantate da Vasco Rossi qualche anno fa. "Voglio trovare un senso a questa storia, anche se questa storia un senso non ce l'ha". L'Arena Garibaldi ieri sera ha cercato in tutti i modi di stare vicina alla sua squadra, incitandola dal primo all'ultimo secondo di gioco. Ma il triplice fischio è arrivato come una liberazione per i 6mila cuori nerazzurri assiepati sui gradoni del vecchio stadio cittadino (erano circa 600 i tifosi ospiti): le bordate di fischi e le dure contestazioni indirizzate a tutta la squadra e alla sua guida tecnica sono suonate come il naufragio definitivo del progetto sportivo proposto dalla dirigenza.

Ha senso cambiare qualcosa?

Pisa 4: oltre all'ennesima figura magra rimediata fra le mura domestiche, il Pisa ha dato un'ulteriore conferma di un aspetto ben più preoccupante. I nerazzurri sono una squadra con dei limiti strutturali e caratteriali enormi. Dare delle votazioni singole dopo la prestazione di ieri sera sarebbe solamente un esercizio teorico. Arrivati a questo punto della stagione occorre invece badare decisamente al sodo, e affermare che questo organico, qualora non dovessero intervenire dei cambiamenti che - al momento - si fatica a vedere all'orizzonte, parteciperà ai prossimi spareggi per la promozione soltanto per onor di firma. Con la condizione psico-fisica mostrata nella sfida contro la Carrarese, il Pisa verrebbe estromesso dai playoff da qualsiasi avversario. Una consapevolezza che lascia molto amaro in bocca, se si prova a giudicare la situazione dal mero aspetto tecnico. 

I valori interni allo spogliatoio nerazzurro, presi in assoluto, sono altissimi. Evidentemente però qualcosa nel processo alchemico, che dalla scorsa estate avrebbe dovuto portare a sprigionare una supremazia netta sul campo, si è inceppato e non ha funzionato. Non si può neanche sostenere la motivazione più vecchia del calcio, che vorrebbe i calciatori giocare contro al proprio allenatore per costringere la dirigenza al passo dell'esonero. Lo ha confermato più volte mister Pazienza, lo ha sottolineato anche capitan Mannini nella funerea conferenza stampa post-partita di ieri sera. Lo spogliatoio non si è schierato contro al proprio tecnico, e non lo farà. Lo stesso allenatore ha nuovamente detto di non pensare alle dimissioni, perché è un atteggiamento che non rientra nelle sue corde. Adesso però siamo arrivati ad un punto che una mossa deve essere fatta. Se non è Pazienza a compierla, deve essere la società ad assumersi la responsabilità di tentare di dare la scossa finale, disperata, alla stagione. La sensazione che si è fatta via via sempre più concreta con il susseguirsi di prestazioni discrete come quella di Pistoia o in casa con l'Alessandria, ad altre oscene come quella con la Carrarese, il Gavorrano o la Lucchese, è che da questo organico non si possa chiedere e richiedere di più. Soltanto cambiando il 'manico' e dandogli carta bianca se ne potrà, o potrebbe (il condizionale al momento è d'obbligo, dal momento che non si sono sentite prese di posizione ufficiali da parte della società), avere una conferma o una smentita. La cosa certa, per il momento, è una: trovare un senso alla condizione attuale è veramente impossibile.

Personalità e idee chiare

Borra 6; Tentoni 6.5, Benedini 6.5, Possenti 6, Vitturini 6; Agyei 6.5, Rosaia 6+; Foresta 6.5 (dall'89' Cardoselli 6.5), Cais 6 (dal 58' Tavano 6+), Tortori 6 (dall'84' Bentivegna sv), Coralli 7 (dall'89' Biasci sv).

All. Baldini 7: la sua Carrarese è un piacere per gli occhi, ed un godimento per gli esteti e gli amanti del bel gioco. I suoi ragazzi non sbagliano niente: dall'approccio all'intepretazione della gara, passando per la gestione dei diversi momenti del match. Coralli e compagni suonano uno spartito che hanno ormai mandato a memoria. E se è vero che anche la migliore orchestra può incappare in qualche piccola stecca, è altresì innegabile che il passaggio a vuoto del turno precedente sul campo dell'Alessandria è già un pallido ricordo. Certo che il Pisa ci ha messo del suo per agevolare la grande prestazione dei marmiferi, ma questo aspetto non toglie niente alla prova della Carrarese. Baldini grazie al duro lavoro settimanale, misto alla sua pluridecennale esperienza in panchina e la personalità di tutto l'organico, ha saputo dare forma ad una formazione che negli spareggi playoff costituirà una mina vagante pericolosissima per qualsiasi avversario.

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