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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ac Pisa 1909: si pensa già a programmare il futuro

Il pareggio ottenuto con la Pro Vercelli riduce praticamente a zero le speranze di riagganciare la zona playout. Il Pisa ed il suo presidente si preparano a programmare l’immediato futuro: la prossima stagione in Lega Pro dovrà essere il trampolino di lancio per il ritorno immediato in cadetteria

Doveva essere la settimana del rilancio delle speranze di risalita della classifica. Ed invece le due partite ravvicinate con Trapani e Pro Vercelli hanno significato per il Pisa la quasi matematica certezza della retrocessione in Lega Pro. Un punto conquistato in due scontri diretti consecutivi obbligano gli uomini di mister Gattuso a dover prendere confidenza con questo amaro epilogo, e mettono di fronte la società all’obbligo di iniziare a pensare quali passi compiere nel prossimo futuro.

LA SQUADRA. Se nella trasferta di sabato 22 aprile a Trapani i nerazzurri sono apparsi scarichi mentalmente, affaticati e offuscati nelle trame di gioco, la prestazione offerta ieri in casa con la Pro Vercelli non è completamente da bocciare. I primi 45 minuti hanno ricalcato l’opaca prova in terra siciliana, tanto da far ammettere a mister Gattuso, nel post-gara, di essersi sentito in imbarazzo per quanto visto sul campo. Nella seconda frazione di gioco però Cani e compagni, spinti più da una reazione nervosa e d’orgoglio che da soluzioni tattiche, hanno fatto vedere a sprazzi la vecchia carica agonistica ammirata per tutto lo scorso campionato.

Proprio in virtù di questa dimostrazione aumentano i rimpianti per ciò che questo campionato avrebbe potuto raccontare, se fosse stato preparato normalmente, alla pari delle avversarie, ed invece si è rivelato essere nei fatti. Al netto di alcuni errori di valutazione tecnici e tattici in sede di mercato invernale, per le cui responsabilità ci sarà tempo di disquisire e ragionare, la partita di ieri ha reso lampante che lo scoglio su cui sono naufragate le speranze di salvezza della compagine rossocrociata è stata la fragilità mentale provocata dalla sconfitta di Vicenza. L’incapacità di cambiare passo, aggredire le partite e gli avversari nelle settimane successive, è figlia di quel 2-1 subito in rimonta nei minuti di recupero, dopo aver controllato senza difficoltà la partita sino a dieci minuti dal termine.

Il punto racimolato ieri contro i piemontesi porta il Pisa a quota 33, arginando l’emorragia di sconfitte consecutive, arrivata a tre con l’1-0 subito per mano del Trapani. La squadra è stata superata al penultimo posto dal Latina, vittorioso sul campo della Virtus Entella, e si ritrova dolorosamente all’ultimo posto. L’ultima parte della stagione dovrà servire per salvare la dignità mai venuta meno in questo campionato, anche nei momenti di difficoltà societaria più acuta. Gattuso ha concluso la sua conferenza affermando di non avere la minima intenzione di mollare la presa proprio adesso, rischiando così di andare incontro a delle brutte figure, per non utilizzare l’espressione citata dal tecnico nerazzurro. Le ultime quattro giornate, inoltre, saranno anche un utile banco di prova per la società per capire quali potranno essere gli elementi dai quali ripartire la prossima stagione e quali invece dovranno essere i giocatori che lasceranno il club.

LA SOCIETA'. Il presidente Corrado dopo il pareggio di ieri ha sgombrato il campo anche dai residui dubbi che aleggiavano in città circa l’immediato futuro del Pisa. “Se retrocederemo in Lega Pro, com’è probabile, ci adopereremo per allestire una squadra di primo piano, in grado di vincere il campionato e tornare immediatamente in Serie B”. Il numero uno nerazzurro ha lasciato intendere che la società non si farà trovare impreparata, e nonostante il passo indietro di categoria costituisca un grave danno in termini economici e d’immagine, l’intento sarà quello di essere soltanto di passaggio in Lega Pro.
L’imprenditore piemontese non ha voluto specificare se Gattuso anche il prossimo anno sarà l’allenatore del Pisa, posticipandone la comunicazione, giustamente, a campionato concluso. L’impressione che le sue parole hanno lasciato, però, è che da questo punto di vista la dirigenza nerazzurra abbia le idee molto chiare su quali saranno i passi da compiere per ricostruire un progetto tecnico e sportivo da subito vincente.

Dirigenza nerazzurra che vedrà in Raffaele Ferrara il ds, con il compito di assemblare un gruppo che verosimilmente vedrà pochi reduci dalla presente stagione. Alcuni dei 'senatori' dello spogliatoio sono in scadenza di contratto (Cani e Di Tacchio su tutti), e non è stata data una parola definitiva ed ufficiale sul loro destino. Anche in questo caso la sensazione è che il nuovo progetto sportivo farà a meno di molti degli artefici della promozione della scorsa estate e della 'resistenza' degli ultimi sei mesi del 2016.
Il punto di partenza, anzi di ripartenza, è stato però già segnato da Giuseppe Corrado: chi ha il contratto con il Pisa retrocede insieme alla società e qualora volesse andare via dovrà presentare una congrua offerta da parte di un soggetto terzo.
Gli stimoli giusti saranno alla base della ricostruzione del nuovo progetto sportivo: una programmazione che è iniziata in questi giorni e dovrà permettere ai colori nerazzurri di tornare il prima possibile in Serie B.

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