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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pisa S.C. 1909: Giuseppe Corrado chiede chiarimenti a Lega e arbitri

Il numero uno nerazzurro è furibondo per il trattamento riservato al Pisa da parte dei direttori di gara. Ultime di mercato: Zammarini verso Salerno, imminente anche la partenza di un Over

Il presidente Corrado non ci sta. A dir la verità, è l'intero ambiente nerazzurro a non voler più subire supinamente delle decisioni arbitrali che penalizzano oltremodo il lavoro di D'Angelo e dei suoi giocatori. Il Pisa visto nelle prime tre partite del 2019 è decisamente diverso – in meglio – rispetto a quello che aveva chiuso il 2018. Ma la classifica attuale 'piange' ancora, e la squadra si ritrova ben lontana dalle posizioni di testa e con un morale tutt'altro che alto.

Arbitraggi indecifrabili

Giuseppe Corrado al termine della sfida con il Piacenza di domenica scorsa ha parlato di metodo arbitrale difficilmente comprensibile. Ed ha anche aggiunto che probabilmente, al cospetto di altre squadre del suo stesso girone, i nerazzurri sono visti come una 'squadretta'. Il malumore del numero uno del club di via Battisti è la rappresentazione perfetta dello stato d'animo della squadra e dell'intera tifoseria, decisamente indispettita da trattamenti non equi da parte dei direttori di gara. Se è vero che alcuni degli 8 penalty subiti da inizio campionato dal Pisa sono giusti, un'altra grande parte è, quantomeno, dubbia.

Il rigore assegnato al Piacenza tre giorni è assolutamente fuori da qualsiasi logica regolamentare, poiché sia in tempo reale che al replay si è potuto apprezzare l'anticipo dell'intervento di Gori sulla palla rispetto allo scontro con Sestu, attaccante emiliano. L'episodio è da ascrivere a "normale scontro di gioco", poiché il giocatore biancorosso stava correndo verso la palla, il portiere del Pisa lo ha anticipato e nessuno dei due poteva 'smaterializzarsi' per evitare il contatto. Bene fa, quindi, Giuseppe Corrado a rivolgersi ufficialmente ai dirigenti della Lega Pro e della CAN di Serie C, nella fattispecie al designatore Danilo Giannoccaro, per chiedere dei chiarimenti. Come ha sottolineato il presidente dello Sporting Club, "il Pisa non chiede di essere trattato con i guanti di velluto. Si aspetta semplicemente di ricevere un trattamento uguale a quello riservato alle altre formazioni".

Episodi determinanti

Chi sceglie di dare agli episodi sopra elencati il giusto peso in relazione all'intero arco della gara ha ragione. Ma soltanto in parte, non totalmente. Chiunque abbia preso parte ad una competizione, di qualsiasi tipo, diretta da un arbitro, conosce bene il grado di scoramento e di nervosismo che decisioni dubbie e contestate possono creare. Soprattutto se queste sono prolungate nel tempo. E' il caso del Pisa, che con il Piacenza ha avuto l'intera seconda frazione per amministrare il gol di vantaggio e conquistare così una vittoria pesantissima.

Il risultato finale, ed il modo con il quale si è materializzato, sono la somma di alcuni fattori. L'insicurezza della squadra, che da oltre un mese non riesce a vincere (0-2 a Pontedera il 16 dicembre). L'attesa ancora più lunga di un successo in casa (2-0 all'Arzachena il 12 dicembre). Alcune carenze caratteriali che riemergono periodicamente nelle fasi del match più delicate (si veda anche la leggerezza del rigore concesso all'Arezzo, per quanto possa essere dubbio anche questo). Il quarto fattore è la pressione psicologica causata dagli arbitraggi, che da inizio campionato hanno tolto ai nerazzurri più di quanto non abbiano 'regalato'. C'è un episodio su tutti che può far gridare vendetta, e risale al minuto 74 della gara di domenica 27 gennaio. Zammarini fa la sponda per Pesenti, che taglia dal centro dell’area verso il primo palo. Pergreffi, superato dal centravanti nerazzurro, con una spallata lo spedisce a terra impedendogli di raggiungere la palla. Sia ben chiaro: a termini di regolamento siamo al limite, forse anche qualche centimetro prima. Non è un penalty solare, e un arbitro può serenamente lasciar correre. Ciò che però non coincide con quanto visto fino a quel momento è la decisione presa dal signor Sozza, il quale ha evidentemente utilizzato due metri di giudizio differenti, in sincronia con il guardalinee lato Tribuna coperta. Se infatti il contatto fra Gori e Sestu era stato valutato punibile con il penalty, anche quello subito da Pesenti doveva essere sanzionato con la massima punizione.

Zammarini con le valigie in mano

I due punti raccolti nelle tre partite disputate nel nuovo sono, in estrema sintesi, frutto soltanto degli episodi o anche di un livello della rosa nerazzurra non ancora al pari con quello delle altre formazioni di testa del Girone A? A giudicare dalla qualità del gioco espresso in queste tre gare e dalle occasioni create, verrebbe da sostenere la prima ipotesi. La squadra di mister D'Angelo sul terreno di gioco è sicuramente più propositiva e incisiva rispetto a qualche settimana fa. La qualità e l'esperienza dei giocatori in campo sono aumentate, e ne ha giovato anche la manovra. Per uscire dal tunnel imboccato da più di un mese, quindi, l'unica medicina utile è quella più antica e utilizzata nel mondo del calcio: la vittoria, a qualunque costo e in qualsiasi modo, purché sia una vittoria.

Il calciomercato invernale fortunatamente è alle porte. Dopo le ore 20 del 31 gennaio si potrà pensare esclusivamente al calcio giocato. Prima di questa scadenza il Pisa potrebbe concretizzare alcune operazioni di mercato. Sul taccuino di Roberto Gemmi e Giovanni Corrado ci sono almeno due operazioni da concludere. Una riguarda la cessione a titolo definitivo di Zammarini: per il centrocampista classe '96 ha portato l’affondo decisivo la Salernitana. L'altra è la partenza di un Over, poiché al momento la lista è composta da 15 nomi: uno è di troppo, e le attenzioni dei dirigenti nerazzurri si sono focalizzate su Izzillo in mezzo al campo e Masi in difesa. Se dovesse partire il secondo, potrebbe arrivare un profilo Under in grado di ricoprire sia il ruolo di centrale che di esterno difensivo. Fermo restando che con il rientro di Liotti (seconda metà di febbraio), la retroguardia nerazzurra acquisterà, di fatto, un nuovo rinforzo.

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