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Pisa S.C. 1909: nell'ultimo giorno di mercato arriva soltanto Alberto Masi

Il calciomercato nerazzurro si chiude con le rescissioni di Negro e Sabotic e l'acquisto del centrale difensivo proveniente dal Bari. Adesso Gemmi pescherà tra gli svincolati?

Il Pisa Sporting Club 1909 archivia il calciomercato, e si concentra definitivamente sul calcio giocato e sul campionato, che dista ancora due settimane. Saranno quindici giorni densi di lavoro per la truppa di Luca D'Angelo, il quale è chiamato ad amalgamare in maniera ottimale al resto dello spogliatoio gli ultimi arrivati. Una finestra di trattative che ha indubbiamente rivoluzionato il volto della squadra (19 partenze a fronte di 11 arrivi), chiamata dal proprio pubblico a disputare un campionato di tutt'altro tenore agonistico rispetto alla passata stagione. Sin dal suo insediamento Roberto Gemmi aveva sottolineato con concetti chiari e concisi di voler esaminare con attenzione la posizione di tutti i calciatori sotto contratto, per capire le reali intenzioni di ciascuno di loro e confermare esclusivamente chi si fosse dimostrato convinto di poter contribuire alla causa dello Sporting Club.

Il risultato di queste valutazioni portate avanti dalla dirigenza e da mister D'Angelo è stata l'epurazione completa dei 'senatori' dello spogliatoio, con Lisuzzo dirottato sulla panchina dei Giovanissimi nerazzurri e Mannini accasatosi a Pontedera. Via anche gli ingaggi pesanti in attacco che rispondevano ai cognomi di Negro ed Eusepi, al pari di Verna e Ingrosso, che avevano esplicitato il desiderio di giocare in Serie B. A livello numerico però qualche contro nella squadra costruita dall'ex direttore dell'Arezzo non torna: gli Over sono soltanto 11 su un massimo di 14, ed in particolare la situazione del pacchetto difensivo lascia più di qualche dubbio nella tifoseria.

L'ultima giornata di mercato

Le ultime 24 ore di trattative si sono aperte con la rescissione del contratto che legava Negro ai colori nerazzurri. L'esperienza dell'attaccante classe '88 si è conclusa quindi con un bottino decisamente deludente rispetto alle aspettative con cui ne era stato annunciato l'arrivo sotto la Torre: 37 presenze complessive e soltanto 7 reti. Ha detto addio al Pisa anche il centrale montenegrino Minel Sabotic: per lui stessa sorte di Negro, con la risoluzione del contratto che lo legava al Pisa.

Si vociferava che questo taglio fosse il preludio ad un doppio colpo in entrata nel pacchetto difensivo, il più sguarnito a livello di alternative. Chiuso l'ingaggio di Masi nella serata di giovedì, e comunicato ufficialmente ieri, l'arrivo di Michele Franco era dato per fatto nel primo pomeriggio. Col passare delle ore però quello che sembrava un affare già virtualmente scritto ha subito un brusco ed inaspettato stop, le parti si sono allontanate e l'accordo non è stato più trovato.

Masi è un difensore centrale classe 1992 cresciuto nelle giovanili della Sampdoria, e poi acquistato dalla Juventus. I bianconeri lo hanno girato in prestito prima alla Pro Vercelli e poi alla Ternana, che ne ha rilevato il cartellino. Il giocatore vanta 92 presenze e 7 reti in carriera in serie cadetta, e 28 gettoni in Serie C. Nell'ultima stagione ha disputato poche partite con lo Spezia a causa di una brutta frattura alla gamba. L'unico neo su un curriculum di tutto rispetto è la tenuta fisica del giocatore: a causa della frattura di tibia e perone il ragazzo ha dovuto fronteggiare diversi diversi stop forzati da fastidiose ricadute.

Arriveranno due svincolati?

Facendo un semplice elenco dei giocatori che compongono attualmente la rosa nerazzurra, ci si può rendere conto della mancanza di alternative nel reparto arretrato. Gli Over ammontano a 11, su un massimo consentito di 14. Di questi soltanto uno fa parte della linea dei difensori, ed è appunto Alberto Masi: tecnicamente e tatticamente l'elemento è indiscutibile (parlano i numeri della sua carriera), purtroppo però la fragilità fisica evidenziata negli ultimi anni costituisce un punto interrogativo da prendere in considerazione. Accanto a lui una batteria di giovani dalle belle speranze, che già hanno fatto vedere ottime cose nei primi due mesi di ritiro e partite ufficiali di Coppa Italia, ma privi di esperienza in un campionato complesso come quello della Serie C. Meroni, Brignani, Buschiazzo completano il reparto: i primi due sicuramente salteranno la prima partita di campionato per infortunio, Brignani probabilmente anche la seconda. La coperta, per un Pisa che giocherà con una linea arretrata composta da tre centrali, è terribilmente corta

Ecco perché con insistenza nell'ultima settimana di mercato si era parlato dei possibili arrivi di Franco, Marchese o Liotti: tutti giocatori in grado di giocare sia da cursori di fascia che da centrali. Adesso Gemmi ha quindici giorni di tempo per definire l'arrivo di almeno un calciatore attualmente senza contratto nel reparto difensivo. Da valutare l'innesto di un secondo svincolato. Per il modulo di gioco impostato da mister D'Angelo e per l'interpretazione che ne richiede (intensità e aggressività per tutta la gara) le alternative sono ossigeno puro.

All'occorrenza il tecnico nerazzurro potrà adattare un centrocampista nella linea difensiva (Gucher o De Vitis), ma dovrà essere una soluzione dettata dall'emergenza del momento, e non l'ordinarietà. Nel complesso il mercato condotto da Roberto Gemmi è più che sufficiente, ma non prendere una decisione forte in merito all'innesto di un paio di svincolati per definire la difesa e completare il pacchetto degli Over sarebbe un'incertezza che poi i nerazzurri rischierebbero di pagare nel corso di una lunga stagione. 

Decisamente ottima, invece, la gestione del pacchetto dei portieri (Gori titolare, con Cardelli e D'Egidio a giocarsi le loro chance), del centrocampo e dell'attacco. Sono stati tagliati gli ingaggi pesanti di Verna, Eusepi e Negro, ed è stata mantenuta un'intelaiatura che con il modulo proposto da D'Angelo potrà portare degli ottimi frutti. In particolare Gucher e Di Quinzio in mezzo al campo sembrano essere completamente rigenerati dal nuovo modo di giocare del Pisa, e sugli esterni Lisi e Zammarini appaiono già in forma strepitosa. Interessanti anche le possibili varianti della coppia di attaccanti, con Moscardelli punto di riferimento, contornato da giocatori con caratteristiche differenti e complementari: Marconi, Masucci e Cernigoi. 

In estrema sintesi, quindi, il mercato del Pisa è promosso ma non a pieni voti. Il neo della carenza numerica e di alternative in difesa è vistoso, e costituisce un fattore di rischio importante nel caso in cui la dirigenza decida di non intervenire sul mercato degli svincolati nelle prossime due settimane. Nel complesso la rosa nerazzurra non sembra presentare valori equivalenti a formazioni come Novara (verrà ripescato in B?), Virtus Entella e Siena (tutti club che dovrebbero finire nello stesso raggruppamento del Pisa nel caso in cui i vertici del calcio italiano il prossimo 7 settembre dovessero decidere di non autorizzare ripescaggi in cadetteria). Questo fatto però di per sé potrebbe anche non costituire un handicap, ma uno stimolo a colmare il gap strada facendo a suon di ottime prestazoni e vittorie. Lo scorso anno tutti sappiamo come è andato a finire, dopo che per un'intera estate gli addetti ai lavori all'unanimità indicarono nel Pisa di Gautieri la corazzata da battere del Girone A.

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