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Sabato, 20 Aprile 2024
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Pisa - Triestina 7-5 d.c.r.: le pagelle | Subito la firma di Moscardelli, bene la difesa 'arrangiata'

Il bomber è mortifero: due palloni toccati in area corrispondo ad altrettante reti. La difesa tiene botta nonostante le numerose assenze. Bene il gioco, ottima la tenuta atletica dei nerazzurri

Buona la prima per il Pisa 'edizione 2018-2019'. Di fronte agli oltre 3500 dell'Arena Garibaldi i nerazzurri di mister Luca D'Angelo hanno impiegato più di due ore per avere la meglio di una coriacea e ben organizzata Triestina, ma alla fine della serie dei cinque calci di rigore hanno potuto festeggiare l'approdo al Secondo Turno Preliminare di Coppa Italia. La prestazione di Moscardelli e compagni è stata positiva sotto tutti gli aspetti: buone trame di gioco mostrate a sprazzi nell'arco dei 120', ottima tenuta atletica e grande predisposizione al sacrificio di tutti gli interpreti schierati sul terreno dell'Arena.

Tante sorprese positive e l'attesa conferma

Campani 7: il portierino (classe 2000) 'made in Pisa', visto che proviene dalla formazione Berretti, va oltre le aspettative. Si tratta dell'esordio ufficiale nel calcio vero, quello professionistico, ma il giovane Matteo lo vive con l'entusiasmo dei suoi 18 anni e la sicurezza delle ottime doti individuali che già lo avevano segnalato nel corso della scorsa stagione, chiusa al secondo posto in regular season alle spalle dei pari età del Livorno. Si regala una storia da raccontare e un sogno da custodire nel cassetto parando il rigore decisivo, il quarto, a Mensah, mettendo le mani sul passaggio del turno.

Bechini 6.5: l'altra bella storia da raccontare nella serata caldissima dell'Arena Garibaldi è quella di questo classe 2001, anche lui proveniente dalla Berretti, lanciato nella mischia a causa della clamorosa emergenza in cui si trova la difesa nerazzurra. Mister D'Angelo gli affida una maglia da titolare in virtù dell'ottimo ritiro svolto con la prima squadra, ed il numero 15 risponde con una prestazione praticamente perfetta. Non sbaglia quasi niente, sicuro sia negli interventi aerei che nelle chiusure palla a terra. Non si scompone neanche di fronte alla fisicità di Mensah e alla rapidità di Petrella. Chiude anzitempo distrutto dai crampi. (Dal 101' Meroni sv).

Birindelli 6.5: resta in campo fino al termine dei tempi supplementari senza crampi. E già questa sarebbe una notizia più che positiva, visti gli sfortunati trascorsi del numero 2. Ma quel che più ha lasciato sorpresi gli sportivi nerazzurri è che lo ha fatto giocando con consumata sicurezza nel ruolo di difensore centrale di una difesa a 3. Ruolo del tutto inedito fino all'inizio del ritiro di Storo, dove D'Angelo ha dovuto adattarlo in questa posizione per cause di forza maggiore. Il figlio d'arte sfodera una prova tutta concentrazione e tecnica, riuscendo a limitare al minimo le sgroppate degli sguscianti attaccanti giuliani.

De Vitis 6.5: altro giocatore fuori ruolo che però ha offerto una prestazione maiuscola. L'ex Latina è un giocatore dalla rara intelligenza calcistica, e lo si vede soprattutto quando, a corto di fiato e di benzina, nei tempi supplementari costringe sistematicamente al fallo l'attaccante avversario appoggiandosi con esperienza al suo corpo. La storia del calcio è ricca di esempi di calciatori reinventati in ruoli differenti. Chissà che non sia il caso del numero 30 nerazzurro.

Lisi 6.5: è un moto perpetuo. Un cavallo pazzo al quale è impossibile non riconoscere un impegno ed un'abnegazione encomiabili. Mostra una condizione fisica straripante a confronto con quella degli altri contendenti in campo. Ara entrambe le fasce con la sua consueta progressione muscolare, dando l'esempio ai compagni nei momenti di maggior appannamento. 

Di Quinzio 6: il voto è la media fra quanto fatto vedere nel primo tempo e quanto mostrato nel secondo. Nella seconda frazione il numero 10 si eclissa un po' troppo dal gioco, probabilmente a causa di un calo improvviso di energie. Esce nuovamente alla distanza nei tempi supplementari, pescando anche una bella conclusione dalla distanza che sfiora la rete. D'Angelo lo riporta nel suo ruolo di interno di un centrocampo a 5, e di colpo la qualità delle sue giocate si alza.

Gucher 6: l'austriaco inizia con qualche incertezza di troppo in fase di palleggio. Poi alla lunga escono la sua intelligenza tattica e la grande forza fisica. Finisce la gara tamponando ogni falla davanti alla difesa, evidenziando una buona lucidità nei passaggi anche nei tempi supplementari. Questo giocatore, se pienamente convinto, potrebbe rivelarsi fondamentale nel prossimo campionato.

Izzillo 6: dei tre centrali di centrocampo è il meno appariscente. Semplicemente perché D'Angelo gli richiede maggiormente di effettuare il lavoro 'sporco', andando ad inserirsi sulle traiettorie di passaggio degli avversari e rincorrere chiunque incroci nella sua zona di campo. Può comunque crescere in fase di costruzione della manovra. (Dall'81' Favale 6: il rigore del 2-2 arriva dalla sua parte. Si rende protagonista dell'episodio nell'unica sbavatura della sua personale partita, ma probabilmente è punito troppo severamente da arbitro e guardalinee. Nel complesso una buona prestazione per agonismo e carattere).

Zammarini 6.5: la terza bella sorpresa della notte dell'Arena Garibaldi è il numero 5, di ritorno dal prestito a Pordenone. I sei mesi lontano da Pisa gli hanno fatto bene: ha potuto ritrovare continuità e convinzione nei propri mezzi. D'Angelo lo schiera ancora una volta esterno destro a tutta fascia, e lui risponde con l'assist dell'1-1, tanta corsa ma soprattutto molta qualità nelle giocate, sia offensive che difensive. Chiude nel suo ruolo naturale di interno di centrocampo, premurandosi di garantire equilibrio alla squadra.

Masucci 6: la collocazione in un attacco a due, con una spalla come Moscardelli, sembra giovargli. Cerca con convinzione il dialogo con i compagni, guadagnandosi la consueta quantità industriale di falli. Peccato che non scarti il 'cioccolatino' consegnatogli dal capitano a pochi metri dalla porta, gettando al vento così una chiara occasione da gol. (Dal 60' Negro 6: entra in campo con il piglio e la decisione giusti. Al primo pallone toccato da il 'la' al pareggio con una sventagliata precisa al millimetro di 40 metri. Corre e rincorre fino al 120', propiziando anche il gol del momentaneo 2-1).

Moscardelli 7 (il migliore): due palloni toccati in area di rigore, due reti. L'equazione è semplice, e porta la firma del bomber vero. Il 'Barba' era l'uomo più atteso della serata, e da leader quale è non ha tradito le aspettative di un'intera tifoseria. Si muove con movimenti felpati che spesso mettono in difficoltà la difesa avversaria, spizza tutti i palloni alti che spiovono dalle sue parti. Ma soprattutto non finisce mai in fuorigioco e non interrompe il ritmo delle giocate offensive con falli inutili. Un giocatore così è mancato per tutta la scorsa stagione: adesso gioca con la maglia giusta, e intorno a lui si può costruire qualcosa di interessante.

All. D'Angelo 6.5: al netto del lavoro di preparazione e delle troppe assenze nel reparto difensivo, si può dire che la prima uscita ufficiale del suo Pisa abbia convinto. I nerazzurri hanno disputato una buona partita al cospetto di una formazione allestita per grandi obiettivi, scesa a Pisa con pochissime defezioni nell'impianto titolare. Il 3-5-2 provato e riprovato a Storo ha già evidenziato una buona predisposizione della squadra ad alternare con discreta continuità il palleggio corto con le accelerazioni e le giocate sugli esterni. La presenza di un terminale offensivo forte di testa come Moscardelli inoltre giova alla manovra di tutta la squadra, che sta gradualmente mandando a memoria anche i movimenti difensivi. Qualche piccola sbavatura in occasione dei due gol subiti c'è stata, ma chiedere di più ad una formazione che fra titolari e panchina presentava due soli difensori centrali di ruolo era troppo. Altra nota positiva l'ottima tenuta atletica.

Pisa-Triestina di Coppa Italia 29 luglio 2018 (foto PisaToday/Alessandro Scatà)

Buona prova dei giuliani

Valentini 6; Sabatino 6, Lambrughi 5.5, Malomo 5.5, Libutti 6; Maracchi 6 (dal 99' Codromaz sv), Coletti 6, Beccaro 6 (dal 70' Steffè 5.5); Bracaletti 6.5; Mensah 7, Petrella 6.5 (dal 57' Procaccio 5.5).

All. Pavanel 6.5: la sua Triestina cerca con continuità il fraseggio rapido con le ripartenze affidate agli attaccanti rapidi, imbeccati da un Bracaletti ispirato e sempre bravo a gestire la palla sulla trequarti. I giuliani sono una formazione costruita per traguardi ambiziosi, ed il tecnico ex Arezzo la sta plasmando a sua immagine e somiglianza: fase difensiva meticolosa ed imprevedibilità in attacco. Tutto sommato il pareggio al termine dei tempi supplementari è un risultato giusto per quanto fatto vedere.

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