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Pisa - Venezia 1-2 | Nerazzurri senza idee, il Venezia ringrazia e conquista la vittoria

Il vantaggio di Masucci illude: il Pisa cade ancora all'Arena Garibaldi e piomba in zona playout. Il Venezia supera in classifica i nerazzurri con una prestazione migliore per concentrazione, cinismo e organizzazione

Prosegue la maledizione delle gare interne: contro il Venezia arriva la seconda sconfitta consecutiva dopo lo stop di Empoli. E stavolta fa molto più male: i nerazzurri sono senza idee, molli in mezzo al campo e arrivano puntualmente secondi sui palloni. Gli arancioneroverdi si dimostrano più solidi mentalmente, recuperano il vantaggio di Masucci e mettono la freccia con un Longo superlativo.

In un primo tempo molto equilibrato è il Venezia che parte meglio dei nerazzurri e sfiora il vantaggio con un rasoterra di Aramu dopo la bella combinazione al limite dell'area di rigore tra Longo e Capello. Il Pisa fatica a carburare di fronte alla pressione degli arancioneroverdi e si presenta dalle parti di Pomini soltanto dopo il quarto d'ora: il corner però porta al contropiede degli ospiti che vengono stoppati da Gori. Questa occasione scuote gli uomini di D'Angelo che prendono a spingere con maggiore convinzione. Minesso di testa schiaccia di testa ma la palla esce di pochi centimetri, qualche minuto dopo De Vitis va ancora più vicino al vantaggio con una botta da fuori area. I nerazzurri capiscono però che il momento è favorevole e centrano il bersaglio grosso al 37' con una gemma, l'ennesima della sua stagione, di Masucci: mezza rovesciata in area di rigore e palla all'angolino. Palla al centro e pareggio del Venezia: Longo scappa alla marcatura di Caracciolo e viene atterrato in area da Gori. Aramu dal dischetto cristallizza l'1-1 con il quale si va all'intervallo. Rientrati dagli spogliatoi, arriva la doccia freddissima per gli 8mila dell'Arena. Il Venezia dialoga al limite dell'area, con Aramu che smarca Longo: destro rasoterra a giro e palla nell'angolino. Il vantaggio degli ospiti non scuote i nerazzurri, che impiegano venticinque minuti prima di creare i presupposti per due punizioni dal limite. Gucher e Moscardelli però non trovano il pertugio giusto. Subito dopo l'austriaco si mette in proprio ma spedisce la palla fuori di pochissimo. Nei minuti finali aumenta la frenesia e non arrivano tiri in porta degni di nota.

La partita

Vincere per dimenticare la delusione di Empoli. Vincere per cancellare la striscia di cinque gare interne senza successi. Vincere per scavare un solco di cinque punti con il Venezia e conquistare il vantaggio degli scontri diretti a favore. Vincere per avvicinare il traguardo della salvezza. All’Arena Garibaldi si gioca una sfida molto delicata per il prosieguo della stagione del Pisa, chiamato a fronteggiare il primo confronto casalingo con una diretta concorrente per l’obiettivo finale. D'Angelo apporta due soli cambi rispetto alla formazione anti-Empoli: Birindelli sostituisce Belli sulla corsia laterali, Minesso occupa la trequarti al posto di Siega. In attacco invece confermata la coppia composta da Masucci e Marconi. Il Venezia risponde con lo stesso modulo: nel 4-3-1-2 di Dionisi occhi puntati su Aramu. La difesa arancioneroverde è rivoluzionata a causa delle assenze: Riccardi al centro al posto del capitano Modolo, Molinaro recuperato in extremis va sulla fascia sinistra. Tra i pali c'è Pomini al posto di Lezzerini.

Le due squadre danno vita ad un avvio di gara parecchio bloccato, con il Venezia bravo a stoppare le linee di passaggio dei nerazzurri e ripartire con gli scambi corti tra i tre del reparto offensivo. Proprio loro si rendono protagonisti della prima azione della serata al 13': Longo smarca Capello che serve Aramu al limite dell'area. Il numero 10 calcia rasoterra con il mancino e fa la barba al palo. Poco dopo il Pisa suona il primo squillo con una combinazione tra Birindelli e Caracciolo che porta al primo corner: il Venezia sfrutta un rimpallo fortunato al limite dell'area e uno scivolone di Minesso per lanciarsi in contropiede. Caligara si presenta davanti a Gori ma gli spara addosso. Il Pisa alza di qualche metro il suo baricentro per rispondere agli ospiti e al 26' sporca i guantoni del portiere veneziano. Gucher raccoglie a destra il cross di Pinato e rimette la palla a centro area: Masucci schiaccia di testa tra le braccia di Pomini.

La manovra nerazzurra aumenta i giri attorno alla mezz'ora e al 31' Minesso sfiora il vantaggio. Lisi e Pinato smarcano Masucci, che dal fondo pesca nell'area piccola Minesso: il numero 11 anticipa tutti di testa ma spedisce la palla di pochissimo a lato. Ancora Pisa al 37' con un'azione tambureggiante sulla destra, dove Gucher e Masucci in pressione sfilano la palla a Molinaro. L'austriaco scodella al centro, Minesso cicca l'intervento ma dietro di lui irrompe De Vitis: legnata di sinistro, palla di un soffio a lato. L'Arena impreca contro la mala sorte ma passano soltanto sessanta secondi e lo stadio esplode. I nerazzurri sfondano ancora sulla destra con Birindelli che crossa in mezzo: Masucci si coordina e in mezza rovesciata fulmina Pomini. Ma non c'è neanche il tempo di esultare che il Venezia guadagna calcio di rigore. Longo scappa alla morsa di Caracciolo e sposta la palla sull'uscita bassa di Gori: l'arbitro ci mette un po' a decidere ma poi indica il dischetto. Dagli undici metri va Aramu: Gori tocca ma non basta, è 1-1.

Il secondo tempo si apre con una doccia freddissima: il Venezia manovra sulla trequarti con Capello e Aramu, che di prima smarca al limite dell'area Longo. Controllo e tiro a giro di destro: palla nell'angolino e arancioneroverdi in vantaggio al 47'. Il Pisa accusa il colpo e si arriva all'ora di gioco senza nessun sussulto: la manovra si fa improvvisamente legnosa, insicura e confusionaria e il Venezia ha vita facile a controllarla. D'Angelo decide di richiamare Minesso per schierare Vido e aumentare chili e centimetri in attacco. La reazione si concretizza soltanto a un quarto d'ora dalla fine, quando prima Gucher e poi Moscardelli schiantano sulla barriera due ottime punizioni dal limite. Poi è ancora l'austriaco che va in slalom al limite dell'area e calcia di potenza: palla a lato di pochissimo.

Nei minuti finali il Venezia si ritira nei suoi venticinque metri per proteggere il vantaggio e il Pisa, a dire il vero, fa pochissimo per impensierirlo. Soltanto Vido al 95' ci prova dal limite, ma il rasoterra finisce fuori con le residue speranze dei nerazzurri.

Il tabellino

Pisa – Venezia 1-2

Pisa (4-3-1-2): Gori; Lisi, Benedetti, Caracciolo, Birindelli; Pinato (80' Siega), De Vitis, Gucher; Minesso (62' Vido); Marconi, Masucci (75' Moscardelli). All. D'Angelo

Venezia (4-3-1-2): Pomini; Molinaro, Ceccaroni, Riccardi, Fiordaliso (23' Lakicevic); Maleh, Caligara (88' Monachello), Fiordilino; Aramu (85' Lollo); Longo, Capello. All. Dionisi

Reti: 38' Masucci (P), 42' Aramu (V) rig., 47' Longo (V)

Ammoniti: Molinaro (V), Fiordaliso (V), Capello (V)

Note: arbitro Ivano Pezzuto; angoli 7-2 (3-1); recupero 3' e 5'

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