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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Pisa in serie B: il vicepresidente Freggia ringrazia tifosi e società

Entusiasta per la promozione il Direttore della Cooperativa Paim traccia un bilancio della sua esperienza e tributa a Gattuso e Lucchesi grandi meriti per il lavoro svolto

Il vicepresidente nerazzurro e Direttore della Cooperativa Paim Giancarlo Freggia commenta la stagione e la giornata di tensioni e gioia andata in scena fra Foggia e Pisa. "Ringrazio l'intera tifoseria pisana dalla quale ho imparato cosa significa passione e amore incondizionato per una squadra. Un grazie va a tutto lo staff e ai dipendenti del Pisa che hanno lavorato con grande professionalità a questo nuovo progetto: veri professionisti di grande livello dai quali c'è sempre qualcosa di interessante da imparare. Ringrazio tutti i nuovi amici che ho incontrato in questa mia avventura sportiva, i quali mi hanno fatto sentire concretamente la vicinanza per questa squadra e indistintamente tutti i giocatori che hanno dato il massimo per portarci in B".

"Ci tengo a sottolineare - continua Freggia - che questi atleti avrebbero potuto tranquillamente giocare in categorie superiori, ma per la storia e la tifoseria di questa città si sono sentiti onorati di appartenere al Pisa. Un grazie particolare a Rino Gattuso, un grande uomo che mi onora della sua amicizia; un uomo talmente grande che riesce a non farti mai percepire il peso del suo successo, con un'intelligenza e una sensibilità fuori dal comune; è stato un grande giocatore ed oggi è un ottimo allenatore. Parlando con lui ho capito cosa vuol dire essere un vero leader, cosa vuol dire la parola sacrificio, cosa vuol dire sudare, lottare, cadere, rialzarsi e vincere di nuovo: un'ottima lezione di vita".

Non poteva mancare Lucchesi: "E un grazie di cuore all'amico Lucchesi che volendomi al suo fianco mi ha dato la possibilità di avvicinarmi ad un mondo affascinante e complesso come quello del calcio di alto livello. Un professionista entusiasta per tutto ciò che fa, un uomo che non si arrende mai anche quando tutti intorno hanno perso le speranze e sono pronti ad abbandonare. Con una carriera così importante, ai massimi livelli del calcio europeo, avrebbe tutto il diritto di non dover più dimostrare niente a nessuno e invece è stato il primo a mettersi in discussione affrontando anche questa nuova avventura pisana con una grinta e con una carica che lo ha portato ad essere uno dei migliori dirigenti del calcio che conta. Stanotte, vivendo questa Arena, mi sento di ringraziare tutti coloro che hanno creduto nel Pisa accompagnandolo a coronare un sogno".

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