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Nuova Arena Garibaldi, Corrado: "La ristrutturazione serve per ridare slancio a tutto il quartiere"

Il presidente del Pisa Sporting Club torna sulla questione della ristrutturazione dello stadio, sottolineando le sue perplessità sull'accorpamento della questione stadio alla vicenda della moschea. Convenzione in dirittura d'arrivo

A margine della presentazione del nuovo accordo commerciale che legherà per un anno il Pisa Sporting Club all'azienda Formaggi della Famiglia Busti, il presidente del club nerazzurro Giuseppe Corrado si è soffermato anche sulla questione della ristrutturazione dell'Arena Garibaldi e sulla firma della convenzione d'uso dello stadio. Sul tavolo imbastito dalla società di via Battisti e da Palazzo Gambacorti ballano i passaggi burocratici necessari e propedeutici alla traduzione delle parole in fatti concreti e gli interventi necessari per l'immediato futuro, che si chiama campionato di Serie B.

"Nel doppio confronto con la Triestina nella finalissima dei playoff - spiega Corrado - in un solo aspetto siamo stati battuti dagli avversari: lo stadio. L'impianto triestino deve essere uno dei modelli ai quali ci ispiriamo per la ristrutturazione dell'Arena Garibaldi. Non è un caso che, al fischio finale di quella splendida partita, Latrofa e gli altri politici che hanno seguito dal vivo o in tv la finale mi abbiano sottolineato l'importanza di un nuovo impianto per tutta la città". Riguardo alla decisione dell'amministrazione comunale di accorpare nella variante urbanistica per il quartiere di Porta a Lucca la questione del restyling dello stadio e quella dell'erezione della moschea, Corrado non nasconde i suoi dubbi: "Avremmo preferito di gran lunga che le due questioni viaggiassero su binari differenti. Temo che la burocrazia ci metta lo zampino per allungare ulteriormente i tempi".

Al momento attuale però non ci sono grossi ritardi rispetto al cronoprogramma definito e concertato con gli uffici tecnici di Palazzo Gambacorti: "Devo riscontrare la fattiva volontà di questa amministrazione comunale a collaborare con noi per arrivare al compimento di un'opera che porterebbe soltanto vantaggi all'intera città". "Questa collaborazione, devo ammettere, è un po' mancata con la precedente giunta - sottolinea Giuseppe Corrado - le elezioni erano vicine, e purtroppo non si è passati dalle parole ai fatti. Adesso, quanto meno, qualche risultato è stato portato a casa. Ma il traguardo più grande sarà avviare i lavori: nel momento in cui una gru abbatterà una porzione dello stadio, avremo la certezza che il nuovo impianto diventerà realtà".

Quando? Il presidente del Pisa non si sbilancia, facendo una previsione molto larga: "L'auspicio è di passare alla parte pratica del progetto entro 12 mesi. Nell'immediato, gli obiettivi da centrare sono altri due: dare al nostro pubblico una capienza adeguata e firmare la nuova convenzione". Quest'ultima dovrebbe arrivare, salvo colpi di scena al momento inaspettati, entro la fine del mese corrente. Riguardo al numero di posti a disposizione del tifo nerazzurro la faccenda è decisamente più complessa: "Purtroppo dalle riunioni fatte in Prefettura non sono emerse possibilità per aumentare definitivamente la capienza dell'Arena. I problemi strutturali sono i soliti. Una soluzione tampone che potrebbe essere adottata è quella che prevede la firma di una deroga da parte del sindaco Conti in occasione di ogni partita casalinga. In questo modo recupereremmo il curvino e un centinaio di posti in gradinata da destinare ai tifosi sprovvisti di abbonamento".

Proseguono, infine, con soldi della proprietà del club, alcuni lavori di manutenzione dello stadio: nei locali degli spogliatoi sono state ricavate nuove stanze richieste espressamente dalla Lega B, mentre tutti i seggiolini della tirbuna coperta verranno cambiati.

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