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L'anno nerazzurro: il 2020 del Pisa Sporting Club

I rinforzi sul mercato a gennaio, il lockdown, la vittoria contro il Livorno a porte chiuse, le notti magiche dell'estate. E poi la nuova stagione: cadute e risalite. Tutto il 2020 dei nerazzurri

Peccato non aver potuto vivere una meravigliosa annata con la spinta ineguagliabile del pubblico pisano. Il 2020 sta per andare in soffitta con un bilancio positivo ma anche con un retrogusto amaro. Il Pisa Sporting Club ha chiuso il primo campionato di Serie B dell'era Corrado sfiorando i playoff e ha quasi completato la prima parte della seconda stagione consecutiva in cadetteria con ottimi risultati. Di mezzo però ci si è messo il Coronavirus, che ha completamente stravolto la routine settimanale del tifo nerazzurro e obbligato la società a fare i conti con l'assenza totale di incassi dai botteghini e l'anonimato di partite, anche delicate, disputate di fronte a spalti vuoti. 

Ripercorriamo insieme la cavalcata nel 2020 del Pisa riassaporando alcuni dei momenti più importanti.

 Rinforzi dal mercato: la squadra decolla

presentazione soddimo, vido, caracciolo, pompetti, dekic, pisano pisa sporting club 5 febbraio 2020

Il mercato di gennaio, come accaduto anche un anno prima, porta la firma di Roberto Gemmi e Giovanni Corrado. La coppia dirigenziale piazza diversi colpi in entrata che alzano notevolmente la qualità e l'esperienza del gruppo, e così D'Angelo dalla panchina può guidare una squadra più ricca di alternative di valore. Arrivano Luca Vido e Danilo Soddimo in attacco: due che farebbero la fortuna di qualsiasi compagine in Serie B. In difesa i rinforzi di spessore sono Antonio Caracciolo e Eros Pisano. Completano gli acquisti i giovani Vladan Dekic e Marco Pompetti. Salutano la Torre Davide Di Quinzio, Nicolas Izzillo, Ramzi Aya e Raul Asencio.

Le scelte danno ragione alla dirigenza e al tecnico: al rientro in campo dopo la sosta natalizia il Pisa impatta (1-1) sul campo della supercapolista Benevento e sfiora, dopo averla messa alle corde per 90', la vittoria con la Juve Stabia (altro 1-1). Poi l'estasi della vittoria con una rimonta pazzesca, culminata al 94', sul campo della Cremonese a fine gennaio (3-4). A febbraio i nerazzurri bloccano sul pari (1-1) anche il Chievo e costringono l'Empoli agli straordinari: la sconfitta (2-1) arriva soltanto sul gong, al termine di una gara giocata alla pari in casa di una delle corazzate del torneo. La sconfitta interna con il Venezia è soltanto un piccolo inciampo in un percorso che ritorna subito convincente grazie alla vittoria sul Perugia.

Nessuno sa che quella partita sarà anche l'ultima del 2020 vista dal vivo: è il 29 febbraio, all'Arena Garibaldi ci sono 8mila spettatori pronti a spingere i nerazzurri in uno scontro diretto delicatissimo per la corsa alla salvezza. La sfida la risolve proprio uno dei nuovi arrivati più attesi: Luca Vido spara un missile all'incrocio dei pali dalla distanza e consegna al Pisa l'ultima vittoria casalinga con il pubblico sugli spalti.

Derby in lockdown

francesco lisi maglie ufficiali adidas pisa sporting club stagione 2020 2021

Iniziano a rincorrersi le prime voci di chiusure e partite giocate a porte chiuse per scongiurare la diffusione del Coronavirus. Le notizie che giungono dalla Cina non sono rassicuranti, l'insicurezza serpeggia anche a Pisa dopo che in Lombardia e in Veneto vengono ufficializzati i primi casi di positività. Poi, improvvisamente, il castello di carte crolla: la gara di Crotone del 3 marzo, persa ancora una volta a tempo praticamente scaduto (1-0), è l'ultima disputata con i tifosi allo stadio. Da lì in poi le partite diventano 'semplici' esibizioni per pochi, fortunati addetti ai lavori.

Ironia della sorte, la prima partita interna da disputare a porte chiuse è anche la gara più attesa dell'anno, che in pochissime ore di prevendita aveva già fatto registrare il tutto esaurito: Pisa - Livorno. La società nerazzurra rimborsa i soldi spesi per l'acquisto dei biglietti. Il derby diventa il simbolo del lockdown nerazzurro: decine di tifosi affollano le finestre e i balconi che circondano l'Arena. In campo i nerazzurri per un tempo avvertono la pressione di dover vincere per piazzare il colpo letale alle speranze di salvezza degli amaranto, ma poi finalmente Francesco Lisi a metà ripresa fa esplodere tutta Pisa e provincia con una magia all'incrocio dei pali.

Dopo l'ubriacatura di gioia, la durissima realtà si impone: il campionato viene fermato. Il lockdown totale per appiattire la curva dei contagi impone anche allo sport un passo indietro. I nerazzurri, dopo il primo ciclo di tamponi e test sierologico, torneranno ad allenarsi soltanto a fine maggio. E da lì in poi i controlli saranno periodici e ferrei: un tampone ogni tre giorni e l'esame del sangue ogni due settimane.

Notti magiche: playoff sfiorati

Michele Marconi pisa sporting club - RFotogiornalismo

L'estate è da cuore in gola. Il campionato riparte il 20 giugno e fino al 31 luglio è un rincorrersi di emozioni, sogni, ansie, gioie e, per ultimo, un pizzico di delusione. Il Pisa torna in campo per conquistare matematicamente la permanenza in cadetteria: al termine del percorso si trova a nutrire molti rimpianti per aver soltanto accarezzato il sogno dei playoff. Intorno ai nerazzurri si stringe la città: striscioni, cori dai balconi, scorte con duemila motorini fino allo stadio. Le notti magiche iniziano con il pareggio in rimonta di Salerno e passano dalla vittoria al 95' con il Pescara. La salvezza sembra davvero a portata di mano e si concretizza nella seconda partita più sentita di tutta la stagione.

Al Picco va in scena 'il delitto perfetto': lo Spezia, lanciatissimo verso la rincorsa alla Serie A, prende a sberle per un tempo il Pisa. I nerazzurri però non vanno al tappeto e riescono ad andare al riposo sull'1-1, grazie all'inzuccata di Michele Marconi che torna al gol dopo sei mesi di astinenza. Nel secondo tempo gli uomini di D'Angelo resistono agli assalti sempre meno convinti dei liguri, e poi piazzano il colpo del KO ancora con Marconi a pochi minuti dal termine. E' l'apoteosi: in città la parola salvezza non viene più pronunciata. Si sussurra "Playoff".

In società e dagli spogliatoi predicano calma, ma è soltanto apparenza: gli spareggi per la Serie A sono il nuovo obiettivo da centrare. All'Arena cade anche il Cittadella. Altro scontro diretto in trasferta: in casa del Pordenone, più che i meriti degli avversari, è la sfortuna che obbliga il Pisa alla sconfitta. E pochi giorni dopo nella trasferta di Chiavari gli errori sotto misura e l'unica disattenzione nel finale costringono Gori (nel frattempo ceduto alla Juventus) e compagni a lasciare per strada due punti che, poi, si riveleranno fatali nella corsa ai playoff.

Archiviato l'1-1 con l'Entella, si torna a casa. Altra vittoria sofferta ma esaltante: 3-2 al Trapani: gli spareggi sono veramente vicinissimi. La sconfitta di Cosenza, anche questa maturata nei minuti di recupero, sembra scombussolare tutti i piani. Ma pochi giorni dopo, grazie anche alla spinta degli oltre duemila tifosi che scortano il pullman della squadra fino all'Arena Garibaldi, la vittoria con l'Ascoli rimette tutto in discussione: il Pisa si presenta all'ultimo appuntamento con il Frosinone da settimo in classifica.

Gli incroci dei risultati degli ultimi 90' di stagione regolare purtroppo sono crudeli: il Pisa gioca una partita clamorosa per orgoglio, coraggio e qualità in casa di un avversario fortissimo. Il palo nega a Masucci la gioia della vittoria e l'approdo ai playoff. I nerazzurri chiudono a quota 54 a parimerito proprio con il Frosinone e l'Empoli: delle tre, chi rimane fuori dal sogno della Serie A è il Pisa.

Rinforzi di qualità, grandi ambizioni e grandi batoste

sorteggio calendari serie b 9 settembre 2020

La stagione 2020-21 parte in ritardo rispetto al solito. D'altronde il precedente campionato si conclude soltanto a metà agosto. Le restrizioni rimangono: i tifosi restano fuori dagli stadi, fatta eccezione per un paio di gare nelle quali è concesso l'ingresso a mille fortunati; gli allenamenti sono blindati e tutti i tesserati sono sottoposti a controlli periodici.

Sul mercato Gemmi e Corrado piazzano altri colpi da novanta: tornano in nerazzurro Luca Vido e Marco Varnier, arriva anche Luca Mazzitelli e dalla Lazio approda sotto la Torre l'attaccante Simone Palombi. Tutti acquisti che alzano l'asticella della qualità della rosa e delle aspettative della piazza, corroborate dalle parole del presidente Giuseppe Corrado che non si nasconde: "L'anno scorso abbiamo sfiorato i playoff. Quest'anno puntiamo a renderli reali". Gemmi dalla Serie C pesca anche Giuseppe Sibilli: arriva come uno sconosciuto, chiuderà l'anno come una delle grandi rivelazioni.

Inizia il campionato e fin da subito le aspettative devono fare i conti con la realtà: il campionato è tosto, anche le neopromosse (Monza in primis) sono molto agguerritte e bisogna fare la guerra in ogni centimetro di campo per conquistare punti. Il debutto a Reggio Emilia in casa della neopromossa Reggiana termina con un 2-2 ricco di rimpianti. Poi arriva il pareggio con la Cremonese (1-1) condizionato dalla clamorosa svista della terna arbitrale che annulla a Masucci il gol regolarissimo della vittoria. La conferma che la pagnotta da masticare è molto dura arriva con la trasferta di Salerno: seppur con un'ora di discreto gioco, il Pisa naufraga 4-1. La difesa scricchiola, le certezze vacillano e l'1-1 col Monza serve a poco. Perché anche a Empoli i nerazzurri affondano inesorabilmente (3-1).

La squadra non riesce a trovare i perfetti equilibri del finale di stagione di qualche settimana prima, e anche quando segna 4 gol non va oltre un clamoroso pareggio: a Vicenza va in scena la sagra degli errori. Poi ci si (ri)mette il Coronavirus a scombinare i piani: l'Ascoli ottiene il rinvio della sfida all'Arena a causa delle troppe positività. E così il Pisa si ritrova a dover vincere a tutti i costi lo scontro diretto in casa della Reggina: Masucci e Sibilli nei minuti di recupero scacciano lontano i fantasmi, che però si ripresentano terrificanti quando sotto la Torre arriva il Cittadella. I veneti sbriciolano il Pisa: il 4-1 incassato apre definitivamente la crisi, acuita dal secondo poker consevutivo (4-0) subito in casa della Spal.

La forza delle idee: la rinascita

robert gucher 2 pisa sporting club - rfotogiornalismo-2

Proprio quanto tutto sembra andare inesorabilmente a rotoli, squadra e società si ricompattano e ritrovano le certezze sulle quali costruire la rinascita. Da brutto anatroccolo, il Pisa si trasforma in cigno dalle movenze eleganti e dalla determinazione feroce. Nel giro di una settimana anche la difesa chiude a doppia mandata la porta e così arrivano 7 punti in tre partite interne consecutive che rimettono in sesto la classifica. Vido e Birindelli confezionano la vittoria in rimonta nel recupero della sfida con l'Ascoli, poi la zampata di Palombi manda al tappeto il Pordenone. Il Pescara parcheggia anche il pullman di fronte alla propria porta e strappa lo 0-0, ma il Pisa si rifa con gli interessi pochi giorni dopo.

In casa del Lecce, la formazione più forte del campionato, i nerazzurri si esibiscono nella partita più bella di tutto il 2020: coesione, organizzazione, personalità, ferocia, furbizia, qualità. Il 3 a 0 rifilato ai salentini profuma di riscossa: adesso la squadra in campo vola e rende semplici anche le giocate più complesse. E così soltanto la fortuna consentono al Chievo di impattare (2-2) all'Arena. E la spiacevole appendice che coinvolge Michele Marconi, colpevole secondo i veneti (gli unici ad averle sentite) di aver pronunciato parole razziste contro Joel Obi, compatta ancor di più l'ambiente.

Si arriva così alla partita di pochi giorni fa: anche a Cosenza il Pisa domina in lungo e in largo ma per poco non riesce a perdere. Pali, traverse e salvataggi miracolosi del portiere dei calabresi costringono agli straordinari i nerazzurri, che realizzano il pareggio soltanto nel finale. L'ultima gara del 2020 (rinviata per Coronavirus il match con il Frosinone) cristallizza una classifica lusinghiera per i nerazzurri: decimo posto, 19 punti in 15 partite, playout distanti cinque lunghezze e playoff lontani quattro punti. Arrivederci al 4 gennaio, quando il Pisa tornerà in campo a Venezia.

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