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Spezia - Pisa 1-2 | Aquilotti a 'Picco': Marconi è l'uomo dei sogni nerazzurri

'Sua Altezza aerea' torna al gol dopo sei mesi e mezzo: doppietta e liguri al tappeto. Il Pisa sbanca il 'Picco' con una prestazione magistrale, concedendo alla terza forza del campionato soltanto due tiri in porta

I nerazzurri volano nel nido degli Aquilotti. La doppietta di Marconi, tornato al gol dopo sei mesi e mezzo di digiuno, manda al tappeto quella che, al fischio d'inizio del derby, era la terza forza del campionato. Gli uomini di D'Angelo centrano la seconda vittoria consecutiva, inanellano il quarto risultato utile di fila e si spingono a quota 43 punti. La corsa verso la salvezza si fa sempre più poderosa e convincente. E i nerazzurri regalano alla tifoseria una notte da sogno, a un solo punto dai playoff.

E' il solito Pisa dalla ghigna sfrontata e dall'atteggiamento sbarazzino quello che scende in campo al 'Picco' per il derby con lo Spezia. Il primo quarto di gioco scorre via sul filo dell'equilibrio, ma lo Spezia si mette in mostra con dei fraseggi palla a terra che mettono un po' in affanno la difesa nerazzurra. E proprio da una di queste combinazioni gli Aquilotti passano: Ragusa libera Gyasi che in diagonale supera Gori. L'attaccante esterno spezzino si ripete pochi minuti dopo dalla parte opposta dell'area di rigore, ma stavolta Gori è superbo a deviare in corner. Nel frattempo però i nerazzurri sono cresciuti e, dopo aver sfiorato il pari con Pinato (rasoterra dal limite fuori di pochissimo), bucano la porta di Scuffet con l'uomo più atteso. Gucher crossa per Marconi a centro area: 'Sua Altezza Aerea' si alza in volo e spedisce la palla a fil di palo. Nel secondo tempo ci si aspetta uno Spezia arrembante, e invece gli Aquilotti sono timidi nella ricerca del nuovo vantaggio. La manovra ligure si svolge bene fino alla trequarti, poi si inceppa. Il Pisa sino a un quarto d'ora dalla fine si esibisce in una prestazione difensiva perfetta, per poi pungere a morte con la specialità della casa: Scuffet sbaglia l'uscita sul corner di Gucher all'86', Marconi non fallisce il tempo dell'incornata. Il bomber sigla il dodicesimo sigillo stagionale e consegna al Pisa una vittoria pesantissima.

La partita

Seppur senza pubblico, si gioca il trentaseiesimo derby della storia tra il Pisa e lo Spezia sul terreno del 'Picco'. Una sfida particolare per il contesto che circonda le due formazioni, e decisamente pesante per la posta in palio. Entrambe le squadre sono lanciate verso il rispettivo obiettivo stagionale: la Serie A per gli Aquilotti, la salvezza per i nerazzurri.

La gara si apre con le consuete fasi di studio nelle quali le due formazioni si specchiano: 4-3-3 per gli Aquilotti, 4-3-1-2 per i nerazzurri, con Soddimo ad innescare Vido e Marconi. E' lo Spezia che detta il ritmo del gioco sfruttando la qualità dei suoi palleggiatori: il fraseggio stretto dei liguri impone al Pisa una fase difensiva molto accorta, che salta al 26' quando Ragusa si infila al centro e pesca il varco giusto per Gyasi. L'attaccante entra in area e con il mancino fulmina Gori sul palo più lontano. Gli uomini di D'Angelo reagiscono due minuti dopo con una bella combinazione che parte dal traversone di Belli dalla destra e si chiude con la rasoiata di Pinato dalla parte opposta: palla fuori di pochissimi centimetri.

Il Pisa (stasera in maglia gialla) con pazienza comincia a guadagnare metri e sicurezza nelle combinazioni. C'è tempo per una 'paratissima' di Gori sull'ennesima combinazione tra Ragusa e Gyasi, ma adesso sono gli ospiti che spingono. E al 38' gli sforzi vengono premiati. Gucher dalla destra pennella per la testa di Marconi: inzuccata imparabile per Scuffet, 1-1. Il bomber realizza l'undicesimo centro della sua stagione e torna al gol dopo sei mesi e mezzo (Pisa - Pordenone del 2 dicembre scorso). I nerazzurri insistono, Pinato è una costante spina nel fianco in tandem con Vido sulla fascia sinistra della difesa dello Spezia, e proprio i due realizzano una bella combinazione che libera al tiro Marin: il romeno al 42' dal limite sfiora la traversa. Proprio in questa azione Pinato accusa un problema al polpaccio destro e viene costretto alla sostituzione.

Il secondo tempo si apre con De Vitis al posto di Pinato: il numero 30 si posiziona al centro del campo, con Marin che si sposta nella posizione di mezzala sinistra. Il primo squillo è del Pisa e porta la firma di Soddimo. Il numero 10 pesca il taglio profondo di Vido, che supera in progressione Capradossi e si ritrova davanti a Scuffet in posizione defilata. Sinistro debole, il difensore spezzino in scivolata spedisce in corner in collaborazione con il suo portiere. E qualche secondo dopo Marconi tenta la rovesciata in area: Erlic lo tocca da dietro, il centravanti perde la coordinazione e rovina a terra. Ghersini lascia correre.

Ancora Vido al 53': l'attaccante inquadra la porta da 30 metri, Scuffet si distende a deviare in angolo. Nel gioco delle spinte e controspinte però è lo Spezia che si riprende metri di campo e precisione nelle geometrie: le linee degli Aquilotti chiudono tutti i varchi cercati dal Pisa per farsi vedere negli ultimi venti metri, mentre lo Spezia arriva con più fluidità sulla trequarti pisana. D'Angelo capisce che c'è bisogno di forze fresche nella retroguardia per fronteggiare le incursioni degli avversari, e getta nella mischia Meroni e Birindelli. Vincenzo Italiano risponde a venti minuti dalla fine con Galabinov al posto di Nzola: più chili e più centimetri al centro dell'attacco spezzino.

Il Pisa adesso è tutto raccolto nella propria metà campo. Lo Spezia spinge a pieno organico, senza alzare eccessivamente i ritmi a dir la verità, e muove con precisione la palla ribaltando spesso il fronte del gioco. I nerazzurri faticano parecchio a respirare tenendo lontano la palla: Vido e Marconi rincorrono la palla senza riuscire a frenare la manovra ligure. D'Angelo tenta di ravvivare l'attacco inserendo Fabbro al posto di uno stremato Vido. Lo Spezia carica a testa bassa, ma di fatto non riesce mai ad entrare nell'area pisana. Le linee nerazzurre sono strette e ben coordinate, e grazie a Fabbro adesso c'è la possibilità di fare male alle spalle della difesa spezzina. All'86' Marin si guadagna il terzo corner della gara, del quale si incarica Gucher. Parabola arcuata che si spegne sul secondo palo: Scuffet sbaglia l'uscita, Marconi non cicca il tempo dello stacco. 'Air Marconi' schiaccia in rete il 2-1. Dodicesimo gol del bomber.

Si entra nei 5' di recupero. Lo Spezia comincia ad alzare il pallone alla ricerca delle torri, il Pisa non disdegna di ripartire in rapidità. Benedetti e Caracciolo a centro area lottano come gladiatori su Galabinov e Gudjhonsen. Si rivela prezioso anche Minesso, subentrato a Soddimo, nella protezione di alcuni palloni che consentono al Pisa di tenere lo Spezia lontano dalla porta di Gori. I tentantivi degli Aquilotti sono tutti in un sinistro sparacchiato fuori da Mastinu: finisce qua il derby. I nerazzurri volano a quota 43.

Il tabellino

Spezia - Pisa 2-1

Spezia (4-3-3): Scuffet; Vitale (56' Marchizza), Capradossi, Erlic, Vignali (79' Ferrer); Bartolomei, Maggiore, Acampora (79' Gudjhonsen); Ragusa (56' Mastinu), Nzola (69' Galabinov), Gyasi. All. Italiano

Pisa (4-3-1-2): Gori; Pisano (63' Birindelli), Benedetti, Caracciolo, Belli (63' Meroni); Pinato (46' De Vitis), Marin, Gucher; Soddimo (69' Minesso); Marconi, Vido (76' Fabbro). All. D'Angelo

Reti: 26' Gyasi (S), 38' Marconi (P), 86' Marconi (P)

Ammoniti: Erlic (S), Mastinu (S), Galabinov (S), Gyasi (S)

Note: arbitro Davide Ghersini; angoli 5-3 (2-0); recupero 1' e 5'

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