Sequestrati beni per un valore di 45 milioni di euro, riconducibili all'imprenditore Paolo Farinella, dislocati tra Caltanissetta, Palermo e provincia, Roma, Livorno e Catania. Il sequestro riguarda 10 imprese, 25 fabbricati, 150 ettari di terreno e conti correnti
Il giovane, un 20enne con problemi psichici, aveva tenuto in ostaggio l'anziana minacciandola con un coltello. Ricoverato in ospedale è fuggito la sera di Natale. E' stato ritrovato dalla Polizia e riaccompagnato in clinica
Mentre gli avvocati difensori auspicano magari un ripensamento da parte della proprietà dello stabile di via Montelungo, gli attivisti del Municipio dei Beni Comuni chiamano in causa un'amministrazione comunale accusata di essere rimasta a guardare
Il motivo del sequestro è dovuto al fatto che il padre del titolare è ritenuto un capofamiglia ed è stato condannato a venti anni di reclusione per associazione di tipo mafioso, omicidio volontario ed estorsione
Otto persone cinesi vivevano nel laboratorio del Calzaturificio in condizioni igienico-sanitarie molto precarie. Nello stabile erano stati realizzati nove loculi in cartongesso adibiti a dormitorio, oltre alla cucina, mensa e doccia. Il tutto senza nessuna autorizzazione edilizia
Le confezioni di vari prodotti per la cura della persona erano prive di qualsiasi informazione in lingua italiana a tutela dei consumatori. Il fornitore della merce aveva un magazzino a Santa Maria a Monte
La Guardia di Finanza di Brescia ha sequestrato circa 50mila prodotti liscianti per capelli contenenti la sostanza. Tra le marche più note la Cacau Brasil e la Keratin Complex. Giro d'affari di 150 milioni di euro
I prodotti non avevano l'indicazione del produttore e del materiale usato per l'assemblaggio. Nella rete della Guardia di Finanza sono finiti oggetti di bigiotteria e articoli tessili
Il giovane, una volta libero, ha subito denunciato l'episodio ai Carabinieri che sono riusciti a rintracciare i due malviventi: si tratta di un cascinese 50enne e di un tunisino di 48 anni
Il Podere Cincinnato era stato acquistato dalla famiglia kosovara nel 2006 per una somma di oltre 500mila euro: gli stranieri non sono però riusciti a spiegare alle Fiamme Gialle dove hanno preso tutti quei soldi
Le società non avrebbero dichiarato al fisco 238 milioni di euro nel periodo 2007-2009, il denaro sarebbe stato inviato in Cina. L'operazione "Cian Ba" è lo sviluppo di una precedente inchiesta: le persone indagate salgono a 366