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Sanremo 2019, Motta: "Parlo di umanità. Migranti? Come noi, l'amore non è un surplus"

Il cantautore toscano, per la prima volta al Festival, protagonista della nostra intervista

Non è nuovo al palco dell'Ariston, dove ha vinto due volte il Premio Tenco, ma per Motta è il primo Festival di Sanremo. Lo abbiamo incontrato la mattina dopo il debutto: "Per me è andata benissimo - ci ha raccontato - ci sono delle cose che posso ancora migliorare ma mi sono divertito. Ho sentito tutto il palco, mi stava quasi stretto a un certo punto e da questo capisco che è andata bene".

In gara con 'Dov'è l'Italia', il cantautore toscano lancia un messaggio sociale molto forte. Una canzone che denuncia il disorientamento in cui versa il nostro Paese, la mancanza d'umanità - toccando anche il tema migranti - ma che parla anche d'amore. "Nel testo parlo di una donna che non si ricorda più cos'è l'amore. Spesso ci scordiamo che queste persone potrebbero essere innamorate, come se l'amore fosse un surplus. Parlo di umanità".

Motta a Sanremo 2019 con 'Dov'è l'Italia': testo e video

A Sanremo con lui anche gli Zen Circus, di cui faceva parte prima di intraprendere la carriera solista, e altri artisti che come lui si sono affacciati per la prima volta all'Ariston: "Era inevitabile che succedesse questo". Ora avanti fino a sabato, ma con più serenità: "Dopo l'esibizione di ieri ho capito che questa settimana me la voglio godere e mi voglio divertire". 


 

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