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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Volterra

Musei di Volterra, discordia sul bando per l'affidamento dei servizi: chiesto il ritiro da sindacati e assessore

Filcams e Fisascat annunciano lo stato di agitazione perché non sarebbe garantita l'occupazione, a sostenere la presenza di "evidenti incongruenze" è lo stesso assessore alla cultura Dario Danti

I lavoratori dei musei di Volterra sono in stato di agitazione. Motivo del contendere è il nuovo bando di gara in merito all'affidamento dei servizi, una partita sulla quale la città etrusca si gioca una fetta importante del turismo culturale, su cui ha puntato molto in questi anni, vedi la candidatura a Capitale della cultura 2022.

Filcams Cgil Pisa e Fisascat Cisl spiegano che "i lavoratori e le lavoratrici dei Musei di Volterra non hanno ancora ottenuto il ritiro del bando di gara da parte dell’amministrazione comunale. La lotta per la salvaguardia dell'occupazione prosegue attraverso la proclamazione dello stato di agitazione, inviata ieri al prefetto. Si tratta di un percorso ormai obbligato verso lo sciopero. Non comprendiamo come sia possibile che, dopo la richiesta di ritiro del bando da parte dell’assessore alla Cultura Danti, dichiarata anche alla stampa in questi giorni, ancora siamo in attesa di una risposta da parte dell’amministrazione comunale che ha l’indicazione politica, ma non la segue".

L'assessore Dario Danti infatti ha aderito alla richiesta dei sindacati, spiegando che "relativamente alla gara di appalto dei servizi dei Musei di Volterra ci sono evidenti incongruenze tra l’Atto d’indirizzo che abbiamo approvato nella Giunta comunale e il Bando di gara pubblicato. Nel merito: è molto debole la clausola sociale a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e il costo-orario del lavoro riportato è molto inferiore ai livelli contrattuali del Ccnl Federculture da noi indicato come contratto nazionale di riferimento. Per tutti questi motivi ho chiesto e continuo a chiedere che il Bando venga ritirato".

"Non è nell’interesse di nessuno - insistono i sindacati - proseguire in questo modo e mentre l’amministrazione discute su chi, come e se procedere al ritiro del bando di gara, nel frattempo i lavoratori fanno le spese di questo indugiare. La situazione è ancora più paradossale se si pensa che il Comune di Volterra, a firma del sindaco Santi, ha siglato con Cgil, Cisl e Uil già dal 2019 un protocollo d’intesa sugli appalti per la salvaguardia occupazionale e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Questo protocollo è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale ed oggi non viene rispettato".

Le segreterie di Filcams e Fisascat concludono: "Il servizio richiesto all’interno del capitolato non sembra rispettare neppure il numero di lavoratori indicato dalla Soprintendenza per garantire la fruibilità dei musei, che danno occupazione attualmente a più di 30 operatori. Questo numero potrebbe calare drasticamente la prossima estate se rimarrà questo bando di gara. E' per questo che noi non ci fermiamo, ma proseguiremo con la nostra battaglia, perché non ammettiamo che resti indietro qualcuno".

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